Regione Umbria - Assemblea legislativa


“Richiesta urgente al Governo di modifica del decreto-legge 175/2025 (transizione 5.0.) salvaguardia delle comunità energetiche rinnovabili, della tutela del paesaggio umbro e delle aree idonee a servizio del sistema economico e sociale regionale”

In sintesi

Sì dell’Aula alla mozione della maggioranza (primo firmatario Luca Simonetti-M5S). Astenuti i consiglieri dell’opposizione. Bocciata mozione della minoranza che chiedeva di riportare la questione in Seconda Commissione per approfondire le osservazioni del Governo

(Acs) Perugia, 11 dicembre 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha votato favorevolmente (12 voti della maggioranza, 4 astenuti della minoranza) la mozione dei consiglieri della maggioranza, Luca Simonetti (M5S-primo firmatario), Cristian Betti (Pd), Fabrizio Ricci (Avs), Bianca Maria Tagliaferri (Ud-Pp), Francesco Filipponi, Stefano Lisci, Letizia Michelini, Maria Grazia Proietti (Pd), che ha accolto un emendamento del consigliere Lisci, che impegna la Giunta regionale ad inoltrare richiesta urgente al Governo circa la ‘modifica del decreto-legge 175/2025 (transizione 5.0.) salvaguardia delle comunità energetiche rinnovabili, della tutela del paesaggio umbro e delle aree idonee a servizio del sistema economico e sociale regionale’.

In maniera dettagliata viene chiesto all’Esecutivo di ‘Avviare tutte le azioni ritenute utili al fine di addivenire ad una fase di concertazione con il Governo nazionale per la modifica del decreto legge in questione apportando sostanziali modifiche volte a difendere il tessuto economico sociale umbro, la tutela del paesaggio e la possibilità di raggiungere gli obiettivi previsti dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima). Nella fattispecie: salvaguardare l’articolo 3 della legge regionale 7/2025 nel comma che qualifica come aree idonee quelle relative a progetti a servizio delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer); garantire alle Regioni di poter definire alcune tipologie di aree non idonee all’installazione di grandi impianti eolici e agrivoltaici, per tutelare i paesaggi identitari dell’Umbria in primo luogo le praterie sommitali dei crinali appenninici e le aree agricole di pregio, con particolare attenzione anche ai territori inseriti nel cratere del sisma del 2016; la possibilità per le Regioni di definire ulteriori aree idonee rispetto a quelle previste dal nuovo art. 11-bis del Dlgs 190/2024 superando l’attuale previsione delle lettera m (comma 4) che preclude quasi la totalità del territorio regionale); di salvaguardare ulteriormente i centri abitati e le aree sensibili dagli impatti odorigeni di impianti di biometano inserendo un criterio di distanza minima di almeno 2mila metri; di rafforzare gli strumenti legislativi volti a rilevare l’eventuale cumulo tra differenti istanze presentate nella medesima area da un medesimo soggetto identificabile come unico centro di interessi, al fine di evitare la parcellizzazione di un unico progetto di grandi dimensioni.

Respinta invece con 5 voti favorevoli e 12 astenuti la mozione della minoranza (prima firmataria Laura Pernazza-FI) che sulla questione chiedeva di trasmettere formalmente alla II Commissione consiliare permanente l’insieme delle osservazioni formulate dal Governo sulla Legge regionale 16 ottobre 2025, n. 7; richiedere alla II Commissione di procedere all’approfondimento delle osservazioni ministeriali, inserendo l’argomento all’ordine del giorno con carattere di urgenza, al fine di garantire un’analisi dettagliata delle stesse; favorire, nell’ambito dei lavori della Commissione, ogni approfondimento tecnico necessario, anche attraverso: la ricostruzione comparata della normativa nazionale e regionale; la valutazione delle possibili modifiche e integrazioni; la presentazione di un quadro aggiornato delle discipline adottate nelle altre Regioni; l’eventuale riconvocazione delle categorie e dei portatori di interesse già auditi. A riferire al Consiglio regionale sugli esiti del percorso di riesame, indicando eventuali proposte emendative o iniziative legislative conseguenti”.


L’assessore Thomas De Luca, nel suo intervento ha spiegato che “non si tratta di una questione che fa comodo alla maggioranza. In molti durante questi giorni ci hanno detto perché non avete aspettato il nuovo decreto prima di approvare la legge regionale, non lo abbiamo fatto perché i Sindaci di ogni appartenenza politica, i cittadini ci hanno chiesto un impegno diretto e concreto per garantire che il territorio umbro non venisse fatto in piccoli pezzi per essere occupato da impianti totalmente fuori scala rispetto alle esigenze del territorio regionale. Non è questione di colore o ideologia. Necessario che questa assemblea dia una indicazione chiara e netta. Si tratta di una situazione in cui il governo ha dimostrato di aprire un dialogo su alcuni aspetti e non volerne altri. Il governo, con cui nelle scorse ore la presidente Proietti ha dialogato con scambi di note, ha accolto tutti gli impegni della regione umbria tranne uno: il fatto che nella legge si prevedano aree non idonee per la realizzazione di impianti. Potevamo cedere, ma questo sarebbe stato abdicare alla volontà di difendere la nostra terra. La decisione di impugnare la legge sull’articolo 4 è qualcosa che auspico non avvenga. Sono le stesse aziende, anche quelle dei grandi impianti, che dicono che è assurdo che vengano abdicate le aree idonee. Su alcune colline non si possono fare 40 ettari di agrivoltaico. È un impatto non congruo, resisteremo in Corte costituzionale. Ancora oggi le Regioni possono definire le aree non idonee. È assurdo che all’interno del decreto si preveda una restrizione della possibilità di individuare le aree non idonee da parte delle Regioni. La parte relativa alle Cer è da difendere chiedendo che venga inserita nel nuovo decreto. Daremo battaglia in sede di conferenza Stato-Regioni. È importante che oggi questa Assemblea dia un indirizzo chiaro di unità”.

 

Interventi in dichiarazione di voto:

Laura Pernazza (FI): “Lei come assessore (riferito a De Luca) ha la facoltà di avviare qualsiasi tipo di azione come Giunta, lo può fare anche senza questa mozione. Lei lo sa perfettamente che lo sta facendo per pura, sola ed unica strumentalizzazione politica rispetto a questo argomento. Io chiedo molto chiaramente di riportare le osservazioni dei ministeri alla Commissione affinché ciascun membro della Commissione stessa si possa formare un giudizio consapevole e approfondito sulle materie che lei pone alla ratifica di questa Aula. La possibilità di definire ulteriori aree idonee sono tutti elementi che lei tranquillamente può difendere come Giunta nelle sedi opportune ed avviare le azioni e le interlocuzioni che lei ritiene più opportune. Se ha veramente volontà di creare una maggioranza allargata rispetto a questi temi e di aiutare i consiglieri a formarsi un giudizio consapevole e approfondito della norma e delle ripercussioni di questa norma accetti di parlarne in Commissione. Se diversamente vuole fare una forzatura politica lei se lo può tranquillamente votare, i numeri ce li avete. Rimarchiamo il fatto che il passaggio in Commissione è doveroso e necessario. Vorremmo un approfondimento anche alla presenza degli uffici tecnici preposti su queste tematiche. Non voteremo un atto che ci espone rispetto a tematiche che sono così delicate, importanti e anche specifiche che necessitano un ulteriore approfondimento”:

Letizia Michelini (Pd): “Capisco la difficoltà per il centrodestra e per la consigliera Pernazza, nel giustificare questo decreto che va nella direzione contraria di quello che invece dovrebbe auspicare, cioè il raggiungimento degli obiettivi della transizione energetica anche per la nostra regione relativamente alle fonti rinnovabili e certamente anche quella di dare uno strumento in mano alle Regioni per preservare nella maniera più utile possibile, attraverso un bilanciamento importante di interessi come quelli umbri legati al paesaggio, salvaguardare aspetti e questioni che abbiamo vagliato approfonditamente in Commissione con le amministrazioni comunali, con le associazioni di categoria. Abbiamo anche condiviso degli emendamenti in comune proprio perché ritenevamo che fosse utile anche in attesa dell'emanazione di questo decreto dare uno strumento in mano ai nostri territori e di dare lo strumento più utile che potesse essere anche di suggerimento al governo stesso per prendere una direzione che era assolutamente accolta favorevolmente da un'intera regione. Auspico che il governo possa ritornare nei suoi passi altrimenti rischiamo uno scempio per la nostra regione, quindi nel momento in cui i comuni alzeranno il telefono per chiedere il motivo per cui si è creato questo scempio. Questa Aula non fa strumentalizzazioni, dà un mandato di Indirizzo politico alla nostra Giunta e supporta la sua azione. Sono assolutamente a favore di questa mozione”

Donatella Tesei (Lega): “Quest'Aula, tutti i consiglieri credo avessero diritto e dovere di leggere le osservazioni fatte dal Governo attraverso quattro ministeri. La mozione presentata dalla consigliera Pernazza era proprio rivolta a valutare attentamente e a capire quali erano le considerazioni e osservazioni che sono state fatte. Sono state fatte tante osservazioni in contrasto a norme di legge, che significa che forse abbiamo corso troppo e male per questo qualche campanello d'allarme ce l'avrebbe dovuto mettere a tutti e in particolare a chi ha fatto quella legge. la finalità non è quella di dire che votiamo contro o siamo contrari. Sostenere che ci sono delle aree non idonee per tutelare il paesaggio, la nostra regione e tutto il resto non significa questo, significa però utilizzare un modus operandi che sia più consono a queste istituzioni e a raggiungere risultati condivisi. Le forzature non portano mai da nessuna parte. La condivisione deve essere ricercata a monte”. AS


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