QT 4 “Tutela dei pendolari umbri e necessità di interventi urgenti a seguito del vertice con Trenitalia”
Interrogazione di Betti (Pd), risposta dell’assessore De Rebotti: “Anche grazie ai Sindaci, per il prossimo 20 dicembre stiamo organizzando un’iniziativa per cercare di rafforzare le cinque proposte che ho portato già al tavolo con RFI Trenitalia che guardano sia il tema del servizio che ai diritti dei pendolari”
(Acs) Perugia, 11 dicembre 2025 – Nel question time odierno, il capogruppo del Partito democratico Cristian Betti ha interrogato l’assessore Francesco De Rebotti per conoscere “quali ulteriori iniziative politiche, istituzionali e tecniche intenda assumere la Regione Umbria per ottenere dal Governo nazionale e da Trenitalia risposte immediate e soluzioni concrete a tutela dei pendolari umbri e del diritto alla mobilità del nostro territorio”.
Illustrando l’atto, Betti ha sottolineato che “questa interrogazione era successiva ad un incontro svoltosi a Roma, a cui ha partecipato l’assesore De Rebotti insieme ai delegati delle Regioni Lazio e Toscana, con Trenitalia per affrontare i gravi disagi che stanno quotidianamente affrontando i tanti pendolari, studenti e lavoratori. I disagi sono sotto gli occhi di tutti. Qualche giorno fa si è verificata una situazione che ha visto persone rimanere sul treno per oltre sei ore, in un viaggio che sarebbe stato molto più breve. Siamo di fronte a situazioni non più tollerabili. L’Assessore si era presentato al Tavolo con una serie di proposte concrete e fattibili, ma non hanno avuto risposte da Trenitalia e dal Governo. Ricordo anche l’impegno disatteso del ministro Salvini in una sua visita in Umbria. Chiedo quindi quale sarà il percorso e le contro misure che la Giunta regionale intende mettere in campo per dare una risposta concreta a lavoratori e studenti pendolari”.
L’assessore De Rebotti ha risposto che: “A prescindere dal futuro quando arriveranno treni a velocità 200 Km/h, oggi stiamo vivendo un lento deterioramento del trasporto pubblico su ferro, che sta perdendo la partita rispetto ai treni a mercato, questo soprattutto nell'utilizzo della linea direttissima. Gli Intercity ormai viaggiano perennemente sulla linea lenta e questo riguarda in particolare il collegamento verso Orvieto. I nostri treni regionali, quotidianamente, sono sottoposti a ritardi dovuti: all'inserimento sulla linea lenta, a fermate improvvise, incidenti, ecc. Ormai non è più possibile calcolare con esattezza i tempi, soprattutto di ritorno da Roma, oggi è diventata un’avventura quotidiana. Per poter rimettere in carreggiata il servizio, la Regione Umbria, d'accordo con i pendolari, ha presentato, lo scorso 3 novembre, cinque proposte di buon senso, ricevendo tutte risposte negative. Ed io ho abbandonato il tavolo per questo motivo. Ora, come non mai, serve una regia intelligente del Ministero dei Trasporti, che insieme alle Regioni, ricostituisca e ricrei le condizioni affinché ci sia un equilibrio tra il trasporto pubblico su ferro, che è quello che utilizzano pendolari, lavoratori, studenti, semplici cittadini e i treni a mercato. Se andate a vedere il catalogo RFI, si sta ragionando dal 2027 in poi che ci sarà un unico slot orario per i treni pubblici Intercity e regionali, quindi, ad esempio dalle 17 alle 18 ci sarà un solo treno di servizio pubblico che verrà verso l'Umbria, a differenza dei tre attuali. È necessario interessarsi di ciò partendo dalle esigenze dei pendolari creando una discussione insieme alle altre Regioni, perché i nostri treni pubblici, regionali o intercity, servono indifferentemente, partendo da contratti di servizio dell'Umbria o della Toscana, cittadini di tutte le regioni del centro Italia. Serve quindi una regia del Ministero, delle Regioni per arrivare ad un equilibrio fra treni a mercato e alta velocità, che ormai hanno di fatto occupato quasi tutta la linea direttissima. E i treni pubblici, che sono quelli che reclamano i pendolari. Si tratta di cinque proposte ragionate, fattibili, che guardano anche al futuro perché quando si chiede di fare il treno duplex, cioè treni più lunghi, anche quelli che arriveranno, che vanno a 200 km significherebbe mettere nelle condizioni, invece di avere due treni che partono uno alle 17 e uno alle 17 e 15 ad esempio con uno che va verso Foligno e uno verso Orvieto di averci un unico treno che poi a Orte si sdoppia. Per questo abbiamo proposto i treni duplex che partono da Roma. Sono proposte ragionevoli che con un minimo sforzo e investimento Rfi Trenitalia possono fare. Anche grazie ai Sindaci, per il prossimo 20 dicembre stiamo organizzando un’iniziativa per cercare di rafforzare queste cinque proposte che guardano sia il tema del servizio, ma anche i diritti dei pendolari”.
Nella replica, Betti ha detto di condividere l’impostazione e le proposte enunciate dall’Assessore e che mette a disposizione dell’Assemblea. Tra l'altro stiamo lavorando in Seconda commissione per cercare di arrivare a una proposta di risoluzione rispetto alla situazione e le prospettive del trasporto su ferro. Sarà fondamentale il coordinamento del Ministero dei Trasporti che insieme alle Regioni si potrà andare a risolvere questo tipo di problematica che sta diventando veramente pesante e di difficile sopportazione”. AS