“ZES, occasione persa: la maggioranza chiude al confronto sul futuro dell’Umbria”
Nota dei gruppi di opposizione (FDI, FI, Lega e Tp-Uc) su mozione non ammessa alla discussione
(Acs) Perugia, 28 novembre 2025 - “Siamo molto amareggiati e dispiaciuti per la scelta della maggioranza di non ammettere alla discussione una mozione seria ed equilibrata, costruita con attenzione allo sviluppo dell’Umbria e alle reali esigenze dei territori, ampliando l’inclusione ai Comuni oggi esclusi dalla ZES. Il nostro atto nasce da un lavoro puntuale, fondato sui criteri europei e sulla necessità di garantire pari condizioni alle imprese umbre nell’ambito della ZES Unica”: lo scrivono, in una congiunta, i consiglieri regionali di opposizione (FDI, FI, Lega e Tp-Uc).
“Ricordiamo – scrivono - che la ZES è stata estesa all’Umbria grazie al Governo di centrodestra, dopo un’importante mediazione portata avanti insieme alle Marche dai presidenti Tesei e Acquaroli. Un risultato che ha riconosciuto alla nostra regione un’opportunità non scontata e di grande valore per attrarre investimenti, favorire nuova occupazione e rilanciare aree produttive strategiche. La mozione chiede semplicemente di avviare una valutazione tecnica per ampliare l’inclusione dei Comuni oggi esclusi, coinvolgendo la minoranza, le amministrazioni locali, le associazioni di categoria e le realtà produttive, così da evitare squilibri territoriali e cogliere appieno le potenzialità dello strumento. Un atto concreto, responsabile e utile per aggiornare la mappatura alla luce delle mutate condizioni economiche e sociali.
Invece, la maggioranza ha scelto una chiusura totale, impedendo qualsiasi confronto nel merito. Non solo ha bocciato il nostro atto in modo incomprensibile, ma lo ha sostituito con una mozione ideologica e pretestuosa, che finisce per strumentalizzare un tema troppo importante per essere piegato a logiche politiche. La nostra proposta è un punto di partenza serio per costruire un percorso condiviso e rafforzare l’economia regionale. La decisione della maggioranza priva l’Umbria di un’occasione di confronto reale su uno strumento che può fare la differenza per molti territori. Basta leggerla per capirlo”.
“Continueremo a impegnarci – concludono - affinché la ZES diventi un’opportunità per tutta l’Umbria, senza esclusioni, senza squilibri e senza chiusure ideologiche. L’Umbria merita un approccio responsabile, orientato allo sviluppo, che la riporti fuori dallo status di “regione in transizione” in cui anni di politiche sbagliate del centrosinistra l’hanno trascinata”. RED/PG