Regione Umbria - Assemblea legislativa


QT 6 “Mancata accettazione della proposta di Ryanair per l'aeroporto e inadeguatezza della programmazione strategica per il 2026”

In sintesi

Interrogazione di Enrico Melasecche (Lega), la presidente della Giunta, Stefania Proietti, risponde: “la proposta di Ryanair non è stata accolta da Sase e il governo regionale condivide che le rotte indicate (Lamezia, Dublino, Atene, Baden Baden) non avrebbero generato i benefici previsti a fronte del forte impegno finanziario. Ci sarà un nuovo incontro nel 2026”

(Acs) Perugia, 27 novembre 2025 - L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata con cui il consigliere Enrico Melasecche (Lega) chiedeva chiarimenti sulle “motivazioni della mancata accettazione della proposta di sviluppo Ryanair per l'aeroporto internazionale dell'Umbria” e sulla “inadeguatezza della programmazione strategica per il 2026”.

Illustrando l’atto in Aula, Melasecche ha spiegato che “Ryanair, vettore protagonista dello scalo umbro, ha presentato nel luglio 2025 una proposta di sviluppo commerciale di particolare rilevanza strategica. Essa contemplava il raddoppio delle rotte operative (fino a 20 destinazioni internazionali) con l'obiettivo di raggiungere, secondo le stime del vettore, 800mila passeggeri annui entro il 2028, partendo da una previsione consolidata per il 2025 di poco superiore ai 600mila passeggeri. La proposta, come confermato dalla recente conferenza stampa, dalle organizzazioni sindacali (Cisl e Ugl), non riguardava esclusivamente l'annualità 2025 ma includeva piani di sviluppo pluriennali comprensivi dell'anno 2026, configurandosi come un'opportunità di crescita strutturale. L'offerta rappresentava un'occasione per accelerare il percorso di crescita dello scalo, anticipando il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano di Ampliamento Infrastrutturale e valorizzando immediatamente gli investimenti già realizzati. Risulterebbe che la SASE (Società di gestione dell'Aeroporto dell'Umbria spa) ha respinto la proposta per l'anno 2025, come confermato dalle organizzazioni sindacali. Risulterebbe che la Regione Umbria, quale socio di maggioranza di SASE, abbia dichiarato a Ryanair che ‘in questo momento non si possa accogliere tale proposta’, adducendo generiche motivazioni quali priorità di azione e caratteristiche strutturali dell'aeroporto che sarebbero oggetto di futuri investimenti – già programmati e finanziati dalla precedente Amministrazione. L’attuale Esecutivo regionale ha rinviato alla primavera del 2026 ogni discussione relativa al rafforzamento della presenza commerciale di Ryanair, includendo l'eventuale abrogazione della tassa municipale, condizione esplicitamente posta dal vettore per l'implementazione del piano. Sembra che sussistono criticità finanziarie nella gestione SASE, aggravate dalla mancata corresponsione pluriennale delle quote di partecipazione societaria da parte dei Comuni di Perugia e Assisi. Tale decisione costituisce una scelta politica di rinuncia strategica che contraddice il percorso di crescita costruito dalla precedente Giunta e rischia di compromettere irreversibilmente il posizionamento competitivo dell'aeroporto. Le stesse organizzazioni sindacali hanno espresso forte preoccupazione circa il rischio concreto di tornare indietro rispetto ai risultati raggiunti, di frenare lo sviluppo dello scalo e di compromettere il posizionamento strategico nell'ambito della revisione del Piano nazionale degli aeroporti. La decisione dell’attuale Giunta regionale appare politicamente ingiustificabile, in quanto respinge un'opportunità di crescita immediata, con rotte che verranno proposte ad altri aeroporti e rinvia sine die decisioni strategiche senza fornire alcun piano operativo dettagliato, rischiando di portare ad un disimpegno di Ryanair con conseguente ridimensionamento del traffico passeggeri, con il rischio concreto di compromettere la credibilità della nostra Regione nei confronti dei vettori aerei. Un atteggiamento che mina alla radice la possibilità del raggiungimento del record di 1 milione di passeggeri posto come obiettivo da parte della precedente amministrazione. Chiedo quindi alla Giunta: quali siano le esatte motivazioni che hanno indotto la SASE e l'attuale Giunta regionale a respingere la proposta presentata da Ryanair nel luglio 2025. Se tali vincoli di equilibrio economico-finanziario previsti dalla c.d legge Madia stati aggravati dalla persistente mancata corresponsione pluriennale delle quote di partecipazione societaria da parte dei Comuni di Perugia e Assisi, quale sia l'ammontare complessivo delle somme non versate”.

La presidente della Giunta, Stefania Proietti, ha risposto: “Il 30 luglio scorso Ryanair ha manifestato la volontà di potenziare alcune tratte nazionali e europee ma senza la tassa aeroportuale municipale, di 6 euro a passeggero, per un totale di 2,2 milioni di euro. Questa somma serve a risarcire i Comuni nei quali l’aeroporto è localizzato. Purtroppo gli aeroporti non acquisiscono direttamente questa tassa che viene incamerata direttamente dal ministero dell’Economia e delle Finanze, che successivamente restituisce ai Comuni. Ryanair chiedeva che Sase o Regione si sostituissero erogando loro 2,2 milioni di euro all’anno. Il Mef garantisce i 2,2 milioni. La precedente Giunta ha investito nell’aeroporto 4 milioni e mezzo, si tratterebbe di aggiungere 2,2 milioni. Però quali rotte a fronte verrebbero attivate di questo finanziamento? Ryanair ha proposto 4 possibili collegamenti: Lamezia Terme, Atene, Dublino e Baden Baden. La Regione ha chiesto a Sase di assumere una decisione nel merito. Il 17 ottobre è arrivata la risposta: la proposta non è stata accolta ma è stato invece proposto un nuovo incontro nel 2026. Il governo regionale ha preso atto della decisione, condividendo che le rotte non avrebbero generato i benefici previsti a fronte del forte impegno finanziario. Non veritiera, invece, la considerazione che il bilancio dal 2021 viene così sanato. Non è vero neanche che lo squilibrio è generato dalla mancata corresponsione delle quote dei Comuni. La Sase oggi ha intrapreso un iter procedurale per giungere a proposte di collegamenti in base alla continuità territoriale. Questo consentirà, con sussidio pro quota del Governo, di avere nuove rotte più adatte”.

Nella replica, Melasecche ha detto: “Sappiamo che aeroporti così funzionano solo con finanziamenti pubblici e privati. Lei continua a difendere Assisi ma il contributo regionale viene dai soldi versati da tutti gli umbri. Assisi e Perugia sono i Comuni più avvantaggiati rispetto agli altri. Vorremmo anche avere un cronoprogramma preciso perché abbiamo lasciato 10 milioni di euro da investire e vorremmo sapere quando le nuove rotte saranno funzionanti. La tassa è incamerata dal Mef, dunque se il provvedimento non è corretto lo riveda. Quali prospettive e quali hub pensiamo di raggiungere? Non rinunciamo al collegamento con Milano, Roma e altre città importanti. Vorremmo conoscere quando pensa di conseguire il milione di passeggeri, che era il nostro preciso obiettivo”. PG/


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