Regione Umbria - Assemblea legislativa


“Per un’Umbria libera dai tumori HPV-correlati”

In sintesi

Nella “Giornata internazionale di sensibilizzazione per l’eliminazione del tumore della cervice uterina e degli altri tumori HPV correlati”, a Palazzo Cesaroni presentata in una conferenza stampa la mozione a firma delle consigliere regionali del Partito democratico Sarah Bistocchi, Maria Grazia Proietti e Letizia Michelini

(Acs) Perugia, 17 novembre 2025 – Le consigliere regionali del Partito democratico Sarah Bistocchi e Maria Grazia Proietti hanno illustrato stamani, in una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Cesaroni di Perugia, la mozione “Per un’Umbria libera dai tumori HPV correlati”, firmata anche dalla consigliera Letizia Michelini.

L’atto, che sarà votato in Aula nel prossimo Consiglio regionale (il 27 novembre prossimo), impegna la Giunta a “istituire un ‘Piano regionale per l’eliminazione dei tumori HPV-correlati’ che integri vaccinazione, screening e comunicazione; recuperare le coperture vaccinali femminili e maschili, estendendo l’offerta vaccinale fino a 30 anni anche agli uomini, al fine di garantire equità e pari opportunità di prevenzione tra uomini e donne, coinvolgendo farmacie, medici di medicina generale e punti di prossimità; potenziare la comunicazione istituzionale e scolastica, favorendo una maggiore consapevolezza sui rischi dell’HPV e sull’importanza della prevenzione, con iniziative dedicate; prevedere risorse dedicate al ‘Piano regionale per l'eliminazione dei tumori Hpv-correlati’, al fine di garantire l’implementazione delle misure di prevenzione, vaccinazione, screening e comunicazione per raggiungere l’obiettivo di rendere la nostra regione libera dall’HPV entro il 2030, in linea con la strategia dell’OMS”.

Il Papilloma Virus, noto come HPV (Human papilloma virus), è la più comune infezione trasmessa sessualmente nei Paesi sviluppati ed è responsabile di una quota significativa di tumori prevenibili con lo screening e contrastabili con la vaccinazione, che è gratuita. Non solo il tumore della cervice uterina, ma anche tumori anogenitali e orofaringei che colpiscono sia donne che uomini. L’OMS ha l’obiettivo di eliminare entro il 2030 il tumore della cervice uterina attraverso tre traguardi: il 90% delle ragazze vaccinate contro l’HPV entro i 15 anni, il 90% delle donne sottoposte a screening entro i 35 anni e nuovamente entro i 45 anni e il 90% delle donne con lesioni cervicali precancerose o invasive trattate in modo tempestivo. Ma anche la vaccinazione dei maschi è un passaggio decisivo per raggiungere l’eliminazione del virus, praticamente già raggiunta in altri Paesi, come l’Australia.

“Presentiamo oggi questo atto – ha detto Sarah Bistocchi – perché è la giornata internazionale di sensibilizzazione per l’eliminazione del tumore della cervice uterina e degli altri tumori HPV correlati, per questo motivo vedrete Palazzo Cesaroni, sede dell’Assemblea legislativa, illuminato di verde. Dal punto di vista politico è un atto che avrà effetti concreti sulla vita delle persone, donne e uomini. Si tratta infatti di un tema che attraversa le generazioni, e ai più giovani vogliamo ribadire l’importanza di rapporti sessuali che siano protetti, ma attraversa anche i generi perché non è un qualcosa che riguarda soltanto le donne ma riguarda pure gli uomini, i quali non sono estranei al problema perché possono essere portatori sani o ammalarsi loro stessi. Una battaglia che possiamo affrontare e vincere tutti insieme, a cominciare dall’impegno delle istituzioni, che daranno il loro contributo attraverso il prossimo Piano sociosanitario. Potenziare la vaccinazione, lo screening e le campagne di informazione può ridurre in modo significativo l’incidenza dei tumori HPV-correlati, salvare vite, ridurre la sofferenza e contenere i costi sanitari. Vaccinare, informare e monitorare significa investire nella salute dei cittadini, ridurre disuguaglianze e offrire alle nuove generazioni la concreta possibilità di vivere libere dai tumori prevenibili”.

“È un obiettivo molto ambizioso – ha detto Maria Grazia Proietti – e la comunicazione è un compito chiave della politica. Le iniziative di sensibilizzazione devono includere campagne rivolte a tutta la cittadinanza, il coinvolgimento dei medici di medicina generale, le scuole, le università e i farmacisti per creare una cultura condivisa nella prevenzione. Al tempo stesso è un obiettivo raggiungibile, attraverso l’integrazione con i vari nodi della Rete oncologica e con il nuovo Piano sociosanitario. Importante recuperare le persone non vaccinate e il coinvolgimento dei maschi, poiché il virus si diffonde fra tutte le persone. In Italia si stimano oltre 6mila nuove diagnosi l’anno di tumori causati dal Papillomavirus umano (Hpv), responsabile di circa il 97% dei tumori della cervice uterina, dell’88% dei tumori anali, del 70% dei tumori vaginali, del 50% dei tumori del pene, del 43% dei tumori vulvari e di circa il 26-30% dei tumori del distretto testa-collo; i ceppi più pericolosi di HPV, circa venti, sono quelli capaci di provocare lesioni maligne a livello dell’apparato genitale e nelle vie respiratorie superiori, ovvero lingua, palato, naso, laringe, faringe e tonsille”.

Il protocollo vaccinale prevede 3 dosi da somministrare nell’arco di 6 mesi per gli over 14, mentre sono 2 le dosi da effettuare, a distanza di 6-12 mesi, per gli under 14. La vaccinazione viene consigliata anche a chi ha già avuto un contatto con il Papilloma virus oppure a chi ha subito un intervento chirurgico per rimuovere lesioni sia benigne che maligne, in quanto capace di rafforzare il sistema immunitario. PG/


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