"Opere infrastrutturali e nuovi servizi ferroviari per l'Umbria"
Rappresentanti del comitato ‘Ultimo Treno’ e di Italia Nostra ascoltati, su loro richiesta, in Seconda commissione
(Acs) Perugia, 5 novembre 2025 – La Seconda commissione, presieduta da Letizia Michelini, ha ascoltato ieri pomeriggio, a Palazzo Cesaroni, rappresentanti del comitato ‘Ultimo Treno’ e di Italia Nostra sul tema delle ‘opere infrastrutturali e nuovi servizi ferroviari per l'Umbria’. L’audizione era stata richiesta da loro stessi per presentare un documento di proposte e di indirizzo sulla tematica in questione.
Alessio Trecchiodi (Comitato Ultimo Treno) e Luigi Fressoia (Italia Nostra) hanno auspicato che, in campo ferroviario, “la Regione prenda le giuste decisioni affinché non perda il proprio assetto, ma viceversa venga potenziato poiché la ferrovia assicura spostamenti a velocità superiore alla gomma e, su distanze inferiori ai 600 chilometri, superiori anche all’aereo. La notizia più eclatante – hanno detto – è che per attivare la futura metropolitana ad Alta velocità europea, con l’arrivo sui nostri binari dei convogli francesi, tedeschi e forse spagnoli, svizzeri e austriaci, RFI ha intenzione, nei prossimi anni, di vietare il transito in Direttissima dei convogli umbri e marchigiani che attualmente sono 28 al giorno. Questo divieto – hanno evidenziato – con spostamento sulla linea lenta, comporta un aumento di circa 30 minuti rendendo vano il potenziamento ferroviario finora previsto ad Orte. Per quanto riguarda l’Alta velocità, aree italiane popolate similmente alla nostra non richiedono terminal tipo Medio Etruria per agganciarsi all’Alta velocità, bensì sono giornalmente servite dai Frecciarossa direttamente a casa loro. È paradossale – hanno osservato – che l’Umbria non reclami un servizio di Alta velocità del tutto simile ad altre regioni. Un terminal fuori regione peggiorerà la nostra condizione ferroviaria. Serve consapevolezza che con la prospettiva imminente di ridimensionamento a causa della saturazione in Direttissima, l’Umbria nel lungo tempo perderà il proprio assetto ferroviario primario, l’asse Terontola-Perugia-Foligno-Orte. Un aspetto positivo da cogliere al volo è che una parte degli attuali 28 treni umbri e marchigiani, diretti a Roma, vengano trasformati in Freccia (con una tipologia nuova di servizio che somma l’Alta velocità al pendolarismo sulla tratta umbra) con il vantaggio per RFI che tra Orte e Roma questi convogli non creino difficoltà (perturbazione del flusso). Su questa nuova tipologia di trasporto possono essere indirizzati parte dei finanziamenti TPL, per la quota corrispondente ai treni regionali sostituiti in Freccia, su cui i pendolari muniti di regolare abbonamento possano accedere senza costi aggiuntivi. Il Frecciarossa perugino ha una velocità media superiore ai Freccia Udine-Roma e Lecce-Milano, un dato che smentisce chi sostiene che in Umbria non si può attivare il sistema Alta velocità: questa – hanno concluso - è l’Alta velocità di Rete, di fatto collegamenti che nessun altro mezzo può superare”.
I due rappresentanti del comitato ‘Ultimo Treno’ e di Italia Nostra hanno poi approfondito il loro ragionamento e le loro proposte anche attraverso il supporto di una cartina dell’Italia e dei suoi collegamenti ferroviari e quindi del numero di utenti dell’Alta velocità. Hanno concluso il loro ragionamento evidenziando che i Frecciarossa in Umbria possono attivare 3mila passeggeri al giorno su tre coppie di treni, sottolineando il ‘perché’ si dovrebbe preferire la Medio Etruria”.
A margine degli interventi degli auditi, sono intervenuti alcuni consiglieri: Enrico Melasecche (Lega-vice presidente Commissione) ha manifestato, argomentandola, contrarietà rispetto alle proposte emerse; Fabrizio Ricci (Avs) ha sottolineato, tra l’altro, l’importanza di capire il modo con cui si spostano le persone a livello umbro, nazionale ed europeo. Cristian Betti (Pd) ha sottolineato l’importanza strategica per l’Umbria della tematica in questione. La presidente Michelini ha assicurato un approfondimento su quanto emerso dall’audizione, prevedendo una relazione che verrà posta all’attenzione dell’assessore De Rebotti. AS/