Regione Umbria - Assemblea legislativa


Qt 2 “Stato del protocollo d’intesa tra il Comune di Gualdo Tadino e Rocchetta s.p.a.”

In sintesi

Ad Andrea Romizi (FI) risponde l’assessore Thomas De Luca: “Raggiunto un accordo di massima tra le parti in campo per restituire alla comunità gualdese la Valle del Fonno”

(Acs) Perugia, 9 ottobre 2025 – Nella sessione dedicata al question time (interrogazioni a risposta immediata) il consigliere Andrea Romizi (FI) ha chiesto all’assessore Thomas De Luca lo ‘stato del protocollo d’intesa tra il Comune di Gualdo Tadino e Rocchetta s.p.a.’

Nello specifico ha chiesto di chiarire “qual è lo stato di avanzamento delle trattative tra Amministrazione regionale, Amministrazione comunale, Comunanza Agraria Appennino Gualdese, Azienda Rocchetta S.p.a., tenuto conto che l’unico atto ufficiale recente è la Delibera di Giunta comunale che prevede la demolizione dell’unico immobile potenzialmente fruibile, peraltro di proprietà privata; chiarimenti in merito alla demolizione sopra richiamata, se l’Amministrazione regionale avalla la linea dell’Amministrazione comunale, imponendo, di fatto, ad un soggetto privato di sostenere spese ingenti per le opere di demolizione e smaltimento di un intero opificio o, al contrario, far sì che le medesime risorse siano riversate a vantaggio della collettività gualdese per una riqualificazione ed un rilancio di una zona dalle caratteristiche uniche sotto il profilo turistico e ambientale; chiarire, oltre alle misure di sicurezza atte al ritorno alla fruizione dell’area Rocchetta, quali sono gli intendimenti ufficiali dell’Amministrazione regionale, in quanto interlocutrice principale rispetto alla Rocchetta in virtù della Convenzione in essere, circa le misure di riqualificazione e rilancio turistico-ambientale dell’area medesima”.

Illustrando l’atto, Romizi ha ricordato che “Tra gli atti impugnati dalla Comunanza Agraria Appennino Gualdese, vi era anche la Delibera della Giunta regionale del 2015 e relativa Convenzione dove la Regione Umbria aveva prorogato la concessione mineraria all’azienda Rocchetta S.p.a. per altri 25 anni. Nella Convenzione tra Regione Umbria e Società Rocchetta S.p.a. vi era la presentazione da parte di Rocchetta alla Regione di un’idea progettuale da realizzare nell’area “Oasi Rocchetta”, un progetto che doveva essere un rilancio e un volano importante per lo sviluppo turistico ambientale di Gualdo Tadino, una città duramente colpita dalla crisi economica. L’idea progettuale proposta dall’azienda e poi presentata dalla Regione Umbria in conferenza stampa, oltre al progetto idraulico di sistemazione dell’ambito fluviale, prevedeva anche il progetto “Oasi Rocchetta”: nell’immobile concesso in comodato d’uso dall’azienda si prevedeva punto ristoro, area noleggio attrezzatura sportiva, museo naturalistico; inoltre si prevedeva la realizzazione di un parco avventura e di un’oasi naturalistica per la fruizione da parte di cittadini e turisti. In data 26 ottobre 2015 era stata redatta, inoltre, una convenzione tra il Comune di Gualdo Tadino e Rocchetta S.p.a. che prevedeva come attività e oneri a carico della società iniziative di ripristino delle zone della ‘Gola della Rocchetta’ colpite dall'alluvione del novembre 2013 con la realizzazione degli interventi previsti dal progetto di massima denominato ‘Oasi della Rocchetta’, predisposto a cura della Rocchetta e presentato al Comune di Gualdo Tadino, interventi che saranno realizzati mediante il maggiore coinvolgimento possibile di imprese e manodopera locale, a condizione che le stesse siano concorrenziali e dotate di una capacità tecnica e di un potenziale di realizzazione pari a primarie aziende nazionali del settore. L’investimento complessivo di tutte le opere a carico di Rocchetta ammonta a circa euro 6 milioni. La Regione Umbria ha stanziato, durante la Giunta Tesei e nella persona del Vice presidente Roberto Morroni, euro 750.000,00 per la messa in sicurezza del costone roccioso adiacente allo stabilimento (I° stralcio) e che sarebbe necessario lo stanziamento di altre risorse per abbassare ulteriormente la classe di rischio dell’intera area. L’intera area Rocchetta presenta una serie di vincoli di natura urbanistica, essendo designata come ZSC (Zone Speciali di Conservazione), e facente parte della zonizzazione come area Natura 2000, caratterizzata pertanto da habitat naturali e specie di flora e fauna di interesse comunitario, rari o minacciati, sulle quali la Regione è responsabile delle misure di conservazione e tutela ambientale. Le recenti interlocuzioni tra l’Amministrazione regionale, con l’Assessore all’ambiente Thomas de Luca, e le parti coinvolte (Comune di Gualdo Tadino, Azienda Rocchetta e Comunanza Agraria Appennino gualdese) sembrerebbe aver condotto ad una revisione del progetto d’intesa, progetto su cui, invece, anche l’ Amministrazione comunale aveva dato il suo parere favorevole. Tale revisione non ha una definizione chiara, visto che non ci sono verbali dei diversi tavoli regionali sia politici che tecnici che sembrerebbe esserci stati in questi mesi, e che l’Amministrazione comunale di Gualdo Tadino ha dichiarato con Delibera di Giunta (n.131 del 29 maggio 2025) che l’immobile che l’azienda si impegnava a dare in comodato d’uso gratuito, pur essendo di proprietà privata, deve essere demolito. L’ipotesi sopra menzionata comprometterebbe l’impostazione originaria del progetto contenuto nella Convenzione: la demolizione in sé comporterebbe dei costi ingenti, e al tempo stesso, qualsiasi altra idea progettuale potrebbe essere impercorribile, stante l’innumerevole serie di vincoli urbanistici tesi alla salvaguardia dell’ecosistema nella sua interezza”.

L’assessore De Luca ha risposto che: “Grazie a questa interrogazione posso annunciare che è stato raggiunto un accordo di massima tra le parti in campo per restituire alla comunità gualdese la Valle del Fonno. Tra gli altri, ringrazio per il lavoro fatto il sindaco di Gualdo Tadino e presidente della provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, la presidente della Comunanza Nadia Monacelli, la proprietà della Rocchetta per aver raggiunto un risultato di equilibrio che probabilmente non tutti si aspettavano di raggiungere: la messa in sicurezza, il ripristino di un’area da poter riconsegnare alla comunità. Il tutto non sarebbe stato possibile senza il lavoro degli uffici tecnici della Regione. Ripartiamo dunque con i necessari iter autorizzativi e tutto verrà presentato in maniera pubblica. Ci sarà il massimo coinvolgimento istituzionale. L’obiettivo strategico dell’intervento è ridurre al massimo la cementificazione dell’area”.

Nella replica, Romizi ha sottolineato come “l’intera vicenda ha visto il mancato coinvolgimento della popolazione che non è stata in alcun modo coinvolta e resa partecipe rispetto alla progettualità con passaggi formali in Consiglio comunale. Dispiace che si proceda senza capacità di recuperare spazi di partecipazione”. AS


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