Regione Umbria - Assemblea legislativa


“Bilancio consolidato della Regione Umbria 2024”

In sintesi

L’Assemblea legislativa approva la proposta della Giunta

(Acs) Perugia, 25 settembre 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato all’unanimità la proposta di deliberazione di iniziativa della Giunta regionale ‘Bilancio consolidato della Regione Umbria per l’esercizio 2024’. 

SCHEDA

Il bilancio consolidato è l’ultimo step del ciclo finanziario della programmazione regionale e quello del 2024 ha un risultato in attivo di 57 milioni di euro. Il consolidato fornisce una rappresentazione complessiva dei dati patrimoniali, economici e finanziari dell’Ente. È un’aggregazione di dati che riguardano la Regione Umbria con le proprie articolazioni organizzative, i propri enti strumentali e le proprie società controllate e partecipate, che insieme costituiscono il Gruppo di amministrazione pubblica. Il Bilancio consolidato è il risultato di esercizio di tutti i soggetti che rappresentano il perimetro di consolidamento del bilancio regionale e include 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare, Adisu - Agenzia per il diritto allo studio universitario, Afor - Agenzia forestale regionale, Arpal Umbria, Arpa - Agenzia regionale per la protezione ambientale, Ater - Azienda territoriale per l'edilizia residenziale della Regione Umbria, Aur – Agenzia Umbria Ricerche, Azienda vivaistica regionale Umbraflor, Centro per le pari opportunità, Consorzio Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica - Villa Umbra, Fondazione Umbria Film Commission, Gepafin, PuntoZero Scarl, Sviluppumbria, Umbria Tpl e Mobilità. 

IL RELATORE Francesco Filipponi (Pd-presidente Prima commissione) ha detto che “con l’approvazione del bilancio consolidato non si evidenzia nessuna disponibilità di risorse che possano essere utilizzate dal bilancio regionale. Lo dico perché credo sia necessario un chiarimento, poiché dopo lo svolgimento della commissione in cui l’atto è stato approvato con i soli voti della maggioranza pur riferendosi al 2024, si è generata una grande confusione mediatica, che ha prodotto un messaggio totalmente distorto all’opinione pubblica: si sono accomunati due atti che nulla hanno a che vedere, il consolidato con il consuntivo. Il bilancio consolidato ha lo scopo di offrire una rappresentazione contabile delle decisioni strategiche, della pianificazione e del controllo sugli enti partecipati dalla Regione. Il conto consuntivo 2024 invece, è un atto normativo approvato con legge regionale, in questo caso la n.4/2025, che certifica un disavanzo di circa 70 milioni e 70 mila euro a fronte di un conto economico della sola regione pari a 27 milioni di euro. In altre parole, il bilancio consolidato segue criteri economici e patrimoniali ed è redatto a fini esclusivamente informativi relativi a tutti i soggetti regionali inclusi nel cosiddetto perimetro di consolidamento. Quindi non esiste alcuna correlazione tra i risultati del consolidato e presunte risorse che sia effettivamente nella disponibilità della Regione, visto che questa è una situazione che caratterizza tutte le regioni. Il risultato economico derivante dal bilancio consolidato, non costituisce un utile da distribuire o risorse finanziarie disponibili. Pertanto qualsiasi associazione tra i risultati del bilancio consolidato della Regione Umbria e la disponibilità di risorse che possano essere impiegate dalla Regione Umbria risulta priva di fondamento giuridico e tecnico e priva di qualsiasi caratteri di fattibilità. Stupisce quindi che venga sollevata una questione inesistente su un tema inesistente. Non ci sono utili da distribuire, né risorse da destinare a consuntivo alla spesa corrente o di investimento. E d’altra parte non esiste un qualsiasi atto di legge o amministrativo nella legislatura precedente con cui l’amministrazione abbia disposto degli utili evidenziati del consolidato approvato nel corso dei vari esercizi”.

INTERVENTI

Pola Agabiti (FdI): “Non capisco fino a dove può arrivare la mistificazione. In questi giorni abbiamo sentito molte inesattezze, anche dalla Presidente della Regione che invece dovrebbe interpretare il suo ruolo con senso di responsabilità verso gli umbri. Con il consolidato si chiude un ciclo di 5 anni di governo del centrodestra che certifica la gestione amministrativa virtuosa, sia dal lato della Regione che delle 25 società che chiudono tutte in positivo: 57 milioni di euro, di cui 35 della Regione e oltre 21 di tutte le società che fanno parte del perimetro del consolidato. Questo è stato possibile grazie ad un’attenta gestione delle partecipate e delle risorse, ma anche con un’azione amministrativa tesa sempre a migliorare i servizi da dare ai nostri cittadini, orientata ad un’azione efficace, efficiente e tesa all’economicità della macchina regionale. Il consolidato del 2024, così come tutti i consolidati dal 2020, sono sempre stati chiusi con risultati positivi che hanno premiato la buona azione amministrativa messa in campo. Il consuntivo chiude con -70 milioni di euro, che riguardano 2 voci: mutui autorizzati e non contratti e l’altro il fondo anticipazione liquidità. I mutui autorizzati e non contratti per l’amministrazione regionale sono un merito perché quando si decide di finanziare un investimento con mutui poi magari si decide di non sottoscriverlo perché la Regione ha liquidità di cassa importante e lo finanzia così. In quel momento vai a recuperare gli interessi passivi. In questo caso li recuperi e quest’anno nell’assestamento sono riusciti a recuperare 4-5 mln. Non è un debito. Il Fal è uno strumento previsto dalla legge che riguarda il perimetro sanitario, tutte le regioni ce l’hanno tranne due. Vorrei capire dov’è questo disavanzo. Non c’è. Anzi nel rendiconto l’utile di esercizio di 34 milioni ha consentito di accantonare 40 milioni per il payback dispositivi medici. E infatti la Corte dei conti vi ha detto che non serviva accantonare tutti quei fondi. Sarebbe opportuno, prima di fare tanti annunci, essere seri e non mistificare perché i numeri e gli atti ci sono e parlano da soli. Non serve fare propaganda. Non si può giustificare l’aumento delle tasse, che è una scelta politica, con un buco sul rendiconto. Il buco non c’è. Il bilancio è sano e lo dicono anche strutture non politiche”.

Cristian Betti (Pd): “Cerchiamo di riportate verità sul consolidato. Provo ammirazione per la minoranza: avete inventato una strategia narrativa e comunicativa per attaccare la Giunta e la maggioranza, per creare confusione nella popolazione, che però è piena di inesattezze e confonde consolidato e consuntivo. Noi cerchiamo di rimanere sui fatti perché abbiamo responsabilità di governo con dovere di chiarezza e trasparenza: consolidato e rendiconto sono due cose diverse. Non si può partire dal consolidato per dire che non c’era bisogno della manovra. Il disavanzo che c’è nel consultivo è certificato. Oggi parliamo del consolidato”. 

Enrico Melasecche (Lega): “La situazione che abbiamo trovato nel 2019 era tragica. Come ad esempio per i bilanci delle Comunità Montane. Abbiamo lasciato una situazione che non è neanche da confrontare. Umbria mobilità 6 anni fa aveva 50 milioni di debiti e siamo andati a trattarli noi. Abbiamo sbagliato, dovevamo portare i libri in tribunale. Invece ci siamo fatti carico della vergogna che aveva lasciato il Pd. Il dato del consolidato è la sintesi delle sintesi, con bilanci che sono come vasi comunicanti. Quello che abbiamo fatto noi merita serietà e rispetto e non per giustificare una manovra che non ha senso”.

Letizia Michelini (Pd): “Sono stupita per le dichiarazioni che ho letto e che ho ascoltato oggi. Persone che nei 5 anni precedenti hanno ricoperto ruoli di governo regionale e comunale dovrebbero conoscere la differenza tra un consolidato e un consuntivo. Abbiamo dovuto affrontare le gravi negligenze del governo di centrodestra nella precedente legislatura. Abbiamo dovuto reperire decine di milioni di euro così come per la co-programmazione, per coprire i tagli nei trasferimenti. La Giunta precedente ha scelto di galleggiare, di non fare scelte, ad erodere servizi. Siamo di fronte ad una narrazione mistificatrice da parte della minoranza. L’opposizione è stata rianimata solo dalle polemiche su manovra fiscale causata dal bilancio che proprio loro avevano lasciato. State cercando di ingannare i cittadini umbri con dichiarazioni in malafede”.

Donatella Tesei (Lega): “Questo intervento, piuttosto che colpire noi come precedente Governo, colpisce invece i responsabili tecnici degli uffici della Regione. La mistificazione viene da lontano. La consigliera Michelini avrà chiesto al suo assessore al bilancio come mai in Aula dichiarò di aver trovato i conti in ordine. Avete mistificato i numeri per giustificare la manovra da 184 milioni. Avete bruciato decine di milioni a Monteluce come su Umbria Mobilità. Continuare a confondere i dati significa mistificare la realtà. La Corte dei conti ha parificato i bilanci. Oggi abbiamo un consolidato che grazie alla nostra azione è tornato in attivo, grazie al lavoro che noi abbiamo svolto. I numeri a caso avete iniziato a darli voi, senza nemmeno mettervi prima d’accordo. La manovra sulle tasse potete giustificarla come volete ma senza motivarla con un disavanzo nel bilancio che non esiste. Andate a vedere l’ammontare del consuntivo 2019, nonostante il quale non abbiamo fatto una manovra fiscale come la vostra”.

Fabrizio Ricci (Avs): “Mi sembra che ci sia qualche contraddizione nelle cose che sono state dette e che non ci sia invece stata ancora una risposta chiara alla questione centrale che ha posto il collega Filipponi all'inizio. E cioè se il risultato economico derivante dal bilancio consolidato costituisce o non costituisce un utile da distribuire, o comunque risorse finanziarie disponibili per la Regione. Abbiamo letto nei giorni scorsi tante cose poco chiare. La consigliera Agabiti ha fatto un passaggio sulla questione del payback, dicendo che non serviva accantonare quella cifra. Eppure oggi noi andiamo a discutere una mozione del consigliere Giambartolomei relativa al rischio di insolvenza e mancato incasso dal payback”.

Laura Pernazza (FI): “Il Pd e il presidente Filipponi hanno dichiarato che il consolidato è passato con i soli voti della maggioranza. Ricordo che i commissari di opposizione erano temporaneamente impegnati, come già preannunciato, ma l’atto è stato trattato e votato lo stesso. Il bilancio della Regione del 2024 era inequivocabilmente sano: senza nuovi debiti, con liquidità di cassa, con riduzione del debito, con pagamenti tempestivi. Il risultato di amministrazione 2024 chiude con meno 70milioni. Quello del Comune di Assisi chiude con meno 141mila euro. Si tratta dello stesso prospetto ma di numeri che vengono volutamente letti in modo diverso, facendo risultare il bilancio di Assisi in attivo. Alcune partite e accantonamenti sono stati sovradimensionati. E quindi non esiste alcun disavanzo, che peraltro sarebbe stato contestato dalla Corte dei conti. È chiaro che una parte politica sta operando una mistificazione. Sarebbe necessario convocare in Commissione i revisori dei conti, e lo chiederò ufficialmente, per stabilire se c’è un disavanzo da 70 milioni. Che non c’è, perché rispetto al 2019 c’è stato un risanamento dei conti. Ed aspettiamo che qualcuno ci dimostri il contrario. Anche la Corte dei conti ha chiesto di ricalibrare gli accantonamenti, ritenuti eccessivi. E tali sono stati voluti per creare il presunto disavanzo. Voteremo questo documento perché rappresenta una situazione finanziaria sana e positiva”.

Luca Simonetti (M5S): “Il bilancio consolidato in attivo non consente di avere fondi per coprire gli interventi necessari. Possiamo riconoscere dei meriti alla Giunta precedente ma senza dimenticare che la sanità ha accumulato un disavanzo di oltre 240 milioni, che deve essere coperto con i fondi che servirebbero per migliorare i servizi per i cittadini. I consiglieri di minoranza sono venuti in Aula facendo una clamorosa retromarcia”.

Eleonora Pace (FdI): “Avete vinto una campagna elettorale basata sulle menzogne e dopo un anno non avete fatto nulla. Si dice che noi saremmo maestri di una strategia comunicativa geniale: se fossimo stati bravi a mentire la metà di quanto siete stati bravi voi negli scorsi 5 anni avremmo vinto per i prossimi 70 anni. La narrativa costruita dalla minoranza nella scorsa legislatura ha messo alla berlina questa Regione in tutta Italia, a partire dalla sanità. Avete costruito una narrativa mistificatoria, vergognosa e calunniosa. È un anno che governate ma delle promesse elettorali non si vede niente: ospedali al collasso peggio di prima, le liste d’attesa sono raddoppiate, date i soldi alla sanità privata come prima. Ancora dite che la manovra è necessaria perché noi abbiamo lasciato un disavanzo di 243 milioni di euro. I cittadini umbri tra 4 anni vi relegheranno nell’unico posto che si riserva a chi mente sapendo di mentire: l’opposizione”.

Matteo Giambartolomei (FdI): “Sarebbe utile non limitarsi a leggere il titolo degli atti. Se Simonetti avesse letto il mio atto sul payback dispositivi medici non avrebbe fatto il suo intervento. Nessuno ha parlato di mettere in discussione i gettiti derivanti dal payback dispositivi. È solo un modo per permettere alle piccole aziende umbre di far fronte al pagamento nell’immediato, visto che ci sono problemi burocratici di accesso al credito”.

Tommaso Bori (assessore): “Tutto questo dibattito si riduce ad una domanda semplice. Noi oggi stiamo parlando del bilancio consolidato della Regione Umbria, che prevede al suo interno una serie di realtà, queste realtà producono un risultato. Questo risultato è disponibile per le casse della Regione? No. Lo sapete anche voi. Eppure in questi giorni si è assistito ad una propaganda sul fatto che ci fossero liquidità che si poteva utilizzare. Il risultato economico derivante dal bilancio consolidato non costituisce un utile da distribuire o risorse finanziarie disponibili, al contrario di quello che avete detto voi. Qualsiasi associazione tra i dati del bilancio consolidato della Regione Umbria e disponibilità di risorse che possano essere impiegate dalla Regione Umbria risulta priva di qualsiasi fondamento giuridico, tecnico e destituita da qualunque carattere di fattibilità. Con l'approvazione del bilancio consolidato non si determina alcuna disponibilità di risorse. Il bilancio consolidato della Regione è redatto esclusivamente a fini conoscitivi, per dare informazioni circa la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della struttura complessiva dell'ente regione, in un'ottica complementare e integrata rispetto ai dati del rendiconto generale dell'amministrazione regionale. È determinato solo a fini conoscitivi, senza alcun impatto sul bilancio di previsione della Regione. Il bilancio consolidato rappresenta il quadro complessivo dei bilanci di tutte le società che rientrano nel perimetro di consolidamento della regione. Il consolidato e il rendiconto sono due documenti contabili diversi e distinti, che non possono essere assolutamente confusi. È grave che lo faccia chi questa regione l'ha governata fino a pochi mesi fa. I risultati economico-patrimoniali del bilancio consolidato non modificano i risultati conseguiti nei rendiconti o i bilanci dei singoli enti facenti parte della regione, ma esprimono il risultato complessivo derivante dal consolidamento sulla base delle regole contabili previste per legge delle singole gestioni”. DMB/MP


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