QT 5 “Realizzazione cabina primaria di trasformazione elettrica nel Comune di Ferentillo”
Interrogazione di Stefano Lisci (PD) all’assessore Thomas De Luca, che risponde: “Criticità ereditata dalla precedente Giunta. Interverremo per tutelare le aree contigue e di fondovalle del Parco del Nera”
(Acs) Perugia, 11 settembre 2025 – Nel question time odierno, il consigliere regionale Stefano Lisci (PD) ha interrogato l’assessore all’ambiente Thomas De Luca per sapere “se risponde al vero che il Comune di Ferentillo non abbia ratificato la dichiarazione del proponente che attesta l’impossibilità di localizzare altrove la cabina primaria di trasformazione elettrica nel Comune; quali sono gli intendimenti della Giunta regionale al fine di tutelare l’area da una proliferazione di ulteriori infrastrutture di distribuzione e accumulo nei pressi della stessa cabina primaria di Ferentillo, in area in fascia A del PAI e di elevato pregio agricolo, ambientale e paesaggistico a pochi metri dal Parco fluviale del Nera; quali sono gli intendimenti della Giunta sul progetto e quelli ad esso collegati anche nel caso in cui emergessero irregolarità nell'iter già approvato”.
In Aula il consigliere Lisci ha ricordato che “con determinazione dirigenziale della Regione Umbria n.1889 del febbraio 2024 è stata concessa alla società E-Distribuzione l'autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio di una nuova cabina primaria di trasformazione nel comune di Ferentillo. I lavori risultano iniziati a gennaio 2025, prima della pubblicazione della determinazione dirigenziale 1889/2024 e in assenza della ratifica prevista dal punto 6.17 dello stesso atto. Il Comune di Ferentillo non risulta aver rilasciato formali pareri durante le sedute della conferenza di servizi convocata dalla Regione Umbria, sebbene l’intervento abbia comportato una modifica alla pianificazione urbanistica comunale, né ha proceduto a ratificare la certificazione relativa alla non delocalizzabilità dell’opera di interesse pubblico. Dopo il rilascio dell'autorizzazione da parte della Regione Umbria, il Comune non avrebbe rilasciato il relativo permesso di costruire all'intervento. La cabina primaria ricade in prossimità del Parco fluviale del Nera, all’interno di una fascia di rispetto in cui sono vietate le attività di qualsiasi tipo di edificazione; la realizzazione di ogni tipo di impianto tecnologico, ad esclusione delle opere attinenti alla corretta regimazione dei corsi d’acqua, alla regolazione del deflusso di magra e di piena, alle derivazioni e alle captazioni per approvvigionamento idrico, energetico e per il trattamento delle acque reflue; i movimenti di terra che alterino il profilo naturale del terreno, con la sola eccezione di quelli connessi ai progetti di recupero ambientale; la fascia di rispetto dei connettori è pari a m 100 e la cabina primaria è posta a ridosso della Forma Quattrini, da cui è separata solo da una strada bianca che è anche sede di rilevanti percorsi escursionistico-turistici (Greenway del Nera, Via di San Francesco); l’opera in progetto non rispetterebbe l’articolo 34 del Regolamento del Parco, né il soggetto gestore del Parco (la Regione Umbria) avrebbe rilasciato pareri in merito, limitandosi a rilasciare un parere in merito alla VINCA per l’interferenza con un sito di interesse comunitario. Inoltre, al progetto in questione risultano collegati i progetti ‘Energia Montebibico’ e ‘Energia della Valnerina’ e le relative stazioni elettriche di trasformazione presentati dalla società ‘Fred Olsen renewables italy srl’ per i quali è in corso la procedura di Valutazione d'impatto ambientale da parte del ministero dell'Ambiente. Il progetto ‘Energia Montebibico’ prevede la realizzazione di un parco eolico composto da 8 aerogeneratori per una potenza massima complessiva di 49,6 MW, nel comune di Spoleto, a cui si aggiunge un sistema di accumulo di energia elettrica di capacità pari a 15 MW nel territorio del comune di Ferentillo e le opere di connessione alla nuova stazione elettrica di trasformazione della RTN a 380/132 kV e relativi raccordi aerei. Il progetto ‘Energia della Valnerina’ prevede la realizzazione di un parco eolico composto da 8 aerogeneratori, per una potenza complessiva di 57,6 MW, da installare nei comuni di Sant'Anatolia di Narco, Vallo di Nera e Spoleto, integrato con un sistema di accumulo da 12 MW, con opere di connessione ricadenti anche nel Comune di Ferentillo. Sia la realizzazione della cabina primaria a Ferentillo che i progetti relativi ai due parchi eolici di cui sopra sono stati fortemente contestati dai Comuni in cui le pale eoliche dovrebbero ricadere, sia da varie associazioni del territorio nonché da privati cittadini, come emerso dagli incontri pubblici”.
L’assessore De Luca ha risposto che “questi sono i danni che ci ha lasciato la precedente Giunta regionale. Con me questa cabina primaria non sarebbe mai stata realizzata all’interno di un’area Pai a pochi metri dal Parco del Nera. Ci troviamo a gestire una autorizzazione unica rilasciata nel 2024 con una prescrizione postuma, cosa alquanto singolare perché queste prescrizioni vanno verificate prima, in cui si richiedeva una ratifica di non delocalizzabilità della struttura. Tutte cose che vanno verificate in fase autorizzativa. La determina dirigenziale di febbraio 2024 prevede la dichiarazione di opera di interesse pubblico non altrimenti localizzabile, una attestazione che doveva essere ratificata dal Comune e dalla società E-Distribuzione. La Conferenza dei servizi ha acquisito la posizione favorevole degli enti mentre il Comune di Ferentillo non ha mai partecipato o trasmesso comunicazioni. La società autorizzata, dopo circa un anno, ha trasmesso la dichiarazione di ‘opera di interesse pubblico non altrimenti localizzabile’. Ho tentato di trovare un’altra soluzione ma la società aveva autorizzazioni valide e piena titolarità, annullando i nostri spazi di manovra. La mancata ratifica e l’assenza di qualunque comunicazione da parte del Comune di Ferentillo non può determinare la mancanza di legittimità dell’autorizzazione in possesso di E-Distribuzion: costituisce una inottemperanza che però non porta alla nullità dell’autorizzazione. Su questa fattispecie normativa, relativamente all’autorizzazione unica, non è previsto un obbligo di pubblicazione, come invece avviene per le Aia. La Giunta regionale, ieri, ha approvato una delibera per mettere un punto definitivo su questa area, che presenta rischio idraulico, elevato pregio paesaggistico e un ecosistema fragile. Bisogna inserire il fondo valle all’interno delle aree protette. Chiederemo una interpretazione autentica dell’Assemblea legislativa del Piano del parco rispetto alla legge del 1995, affinché queste zone rientrino nella aree di protezione. Vogliamo istituire una area contigua che tuteli quell’area naturale e poi avviare una riperimetrazione del Parco che porti quella zona all’interno dell’area protetta del Parco fluviale eliminando anche le complesse burocrazie nella gestione del Parco. Non dovranno più esserci questi paradossi”.
Il consigliere Lisci ha infine sottolineato che “era importante fare chiarezza, anche in relazione ai parchi eolici. Dobbiamo elaborare prima possibile una legge che preveda il rispetto dell’ambiente. Questi comuni soffrono lo spopolamento e non possono subire anche i parchi eolici. A Spoleto siamo stati costretti a delocalizzare impianti sportivi mentre a Ferentillo è stata autorizzata una costruzione vicino al fiume”. MP/