“Osservatorio disabilità: sulle nomine sinistra ipocrita rinnega sé stessa”
Nota dei consiglieri regionali di opposizione Enrico Melasecche, Donatella Tesei (Lega Umbria), Eleonora Pace, Paola Agabiti, Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia) e Nilo Arcudi (Tesei Presidente - Umbria Civica)
(Acs) Perugia, 27 giugno 2025 - “La doppia faccia della sinistra si manifesta ancora una volta in tutta la sua ipocrisia e incoerenza. La recente nomina del consigliere regionale del ‘campo largo’ e vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Bianca Maria Tagliaferri, a presidente dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, è la prova evidente di come certi principi vengano agitati solo a intermittenza e sempre a convenienza politica”. Lo affermano i consiglieri regionali di opposizione Enrico Melasecche, Donatella Tesei (Lega Umbria), Eleonora Pace, Paola Agabiti, Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia) e Nilo Arcudi (Tesei Presidente - Umbria Civica).
“Non possiamo infatti non ricordare – dicono - le veementi polemiche sollevate nella precedente legislatura da quella sinistra, di cui facevano parte gli attuali assessori Bori, De Luca e Meloni, contro la nomina del consigliere e vicepresidente dell’Assemblea legislativa Paola Fioroni allo stesso incarico di vertice in seno all’Osservatorio e alla quale va il nostro ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto. All’epoca si gridò allo scandalo, parlando di ‘esclusione dei cittadini, delle associazioni e del terzo settore dai luoghi della partecipazione’ e si invocò la legge regionale 11/1995 per sostenere che la nomina dovesse essere tecnica, indipendente, e non politica. Oggi, quella stessa sinistra osserva un imbarazzante silenzio di fronte alla scelta della presidente Proietti che nomina un esponente della sua coalizione politica. Dove si nascondono oggi i moralizzatori di ieri? Sono tutti proni alle scelte della presidente o hanno cambiato idea sulle nomine solo per convenienza? La verità è semplice, la coerenza non è tra le virtù di questa sinistra, che dice una cosa e poi ne fa un’altra. Parliamo infatti di un governo regionale che in pochi mesi ha aumentato le tasse a famiglie e lavoratori umbri sulla base di una menzogna, ha raddoppiato le liste d’attesa dopo aver promesso in campagna elettorale di azzerarle in tre mesi, ha demonizzato la sanità privata convenzionata salvo poi prorogare le convenzioni firmate dal centrodestra e, dopo aver promesso alla CGIL, pur di carpire i voti dei lavoratori, di rivedere la gara del trasporto pubblico locale con il lotto unico, oggi si arrampica sugli specchi pur di giustificare i quattro lotti prima aborriti, per tacere delle scelte strategiche sulle grandi infrastrutture su cui sta facendo fare all’Umbria passi indietro antistorici che ne bloccano lo sviluppo”.
“Non mettiamo in discussione l’esperienza del consigliere Bianca Maria Tagliaferri – proseguono i consiglieri di opposizione - né la sua preparazione o il contributo che potrà offrire nel guidare un organo fondamentale per il monitoraggio e la promozione di politiche inclusive nel territorio regionale. La questione è esclusivamente di opportunità politica. Si tratta infatti dell’ennesimo voltafaccia di una sinistra che predica bene e razzola male, che ieri contestava aspramente ciò che oggi replica in silenzio. Ci aspettiamo coerenza. Se davvero Bori, De Luca e Meloni credono in ciò che hanno detto nella passata legislatura, abbiano oggi il coraggio di condannare questa nomina con la stessa forza con cui attaccarono il centrodestra. Ne va della loro credibilità, della loro parola e della loro faccia”. RED/PG