QT 8 – “Contributi per la partecipazione di minori ai Centri estivi 2025”
A Paola Agabiti (FdI) risponde l’assessore Barcaioli: “Il bando dei centri estivi approderà in Giunta il prossimo mercoledì, ma il nostro sforzo, per il prossimo anno, è quello di far sì che sia direttamente la Regione a pagare la fattura del Centro estivo”.
(Acs) Perugia, 5 giugno 2025 - L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso l’interrogazione a risposta immediata, presentata dal consigliere regionale Paola Agabiti (Fratelli d’Italia) dal titolo “Contributi per la partecipazione di minori in età prescolare e in obbligo di istruzione ai Centri estivi 2025”. Nello specifico, Agabiti ha chiesto all’assessore Fabio Barcaioli “se è intenzione proporre per l’estate 2025, l’Avviso pubblico per l’erogazione di contributi per la partecipazione di minori in età prescolare e in obbligo di istruzione ai Centri estivi e quali sono le motivazioni che stanno ritardando l’iter relativo all’approvazione della graduatoria e conseguentemente il pagamento del contributo alle famiglie beneficiare dell’Avviso pubblico Centri estivi 2024”
Illustrando l’atto in Aula, Agabiti ha sottolineato che “Questa interrogazione possiamo definirla superata visto che l’assessore ha ritenuto di dover anticipare la risposta a mezzo stampa, in modo irrituale due giorni fa, quando il confronto andrebbe fatto in quest’Aula. I centri estivi rappresentano un’importante opportunità di crescita sociale, emotiva e cognitiva per bambini e adolescenti, offrendo un ambiente sicuro e stimolante durante la pausa scolastica. La partecipazione a tali attività, alternando i momenti di gioco a quelli di apprendimento, stimola la creatività e l'autonomia dei bambini, promuovendo la socializzazione e il rafforzamento delle competenze relazionali. I centri estivi sono altresì un efficace strumento di inclusione sociale, offrendo a bambini e ragazzi, indipendentemente dal contesto socio-economico, culturale e familiare, un ambiente sicuro, stimolante e partecipativo. La chiusura delle scuole incrementa la domanda di cura e sorveglianza dei figli. È accertato che tale compito grava in misura maggiore sulle donne, che, in assenza di servizi adeguati o della possibilità di accedervi, riducono l’orario lavorativo o abbandonano il lavoro. I centri estivi sono pertanto un servizio che contribuisce a migliorare la partecipazione femminile al lavoro. La Regione Umbria ha introdotto, a partire dal 2020, contributi a copertura parziale/totale dei costi sostenuti dalle famiglie per la partecipazione di bambini e ragazzi ai centri estivi. Tali contributi hanno permesso, nei cinque anni precedenti, mediamente a circa 9.000 minori all’anno, di beneficiare dell’iniziativa. Le famiglie hanno segnalato ritardi nell’approvazione della graduatoria relativa all’avviso pubblico Centri estivi 2024, con conseguente dilazione nei pagamenti alle famiglie beneficiarie del contributo. La delibera di Giunta ‘957/2024’ prevede per l’azione del Fse Umbria 2021/2027 ‘Servizi di conciliazione degli impegni di lavoro e familiari erogati da strutture pubbliche/private durante il periodo estivo’ una dotazione finanziaria di 13.500.000 euro”.
L’assessore Fabio Barcaioli ha risposto che: “La mia uscita sulla stampa non era rivolta alla sua interrogazione. La Regione, da fine febbraio a prima del ponte di giugno ha impiegato 3 persone fisse a fare telefonate per i controlli poiché il bando di quest’anno è stato fatto con i fondi dell’FSC che prevedeva un campionamento stratificato. Quindi abbiamo dovuto controllare non i centri estivi più grandi, ma tutti, anche quelli più piccoli e ad oggi ne mancano ancora 29 da controllare e la graduatoria è arrivata in Giunta soltanto perché il Direttore della sezione ha deciso di prendersi la responsabilità di mandarla ugualmente, con l’impegno di continuare i controlli anche oltre l’uscita della graduatoria stessa. Lei forse pensa che con il suo comunicato stampa ha colpito me? Io non ho mai colpito, come dice lei (rivolto all’interrogante) i dipendenti di Punto Zero. Cercare di fare diventare politica una questione esclusivamente tecnica è sbagliato perché poi ci vanno a rimettere i lavoratori. Il ritardo sul nuovo bando è effettivamente colpa mia, ma lo è perché sto cercando di dare alla Regione un programma che permetta alle famiglie di non dover anticipare i soldi per il centro estivo, ma fare una sorta di contributo libri. Non si può pagare a marzo una spesa che la famiglia ha affrontato nel periodo estivo precedente. E le famiglie che non possono permettersi di anticipare i soldi dei centri estivi non ne usufruiscono. Quindi il nostro sforzo è quello di far sì che il centro estivo faccia la fattura direttamente alla Regione. Questo è il nostro obiettivo, che quest’anno non riusciamo purtroppo a raggiungere, ma che metteremo in atto per il prossimo. Il bando dei centri estivi lo porterò il prossimo mercoledì in Giunta”.
Nella replica, Agabiti ha ricordato di aver “lavorato sull’argomento per 5 anni e mi sento di ringraziare i dipendenti di Punto Zero, i dipendenti regionali e tutti quanti hanno collaborato con me raggiungendo risultati importanti. Se oggi lei continua a portare avanti il mio lavoro di 5 anni significa che ha dato risultati giusti e che lei ritiene di continuare. Dopo sette mesi dal vostro insediamento non ho ancora sentito un progetto, un programma, una proposta nuova se non portare avanti quanto fatto da noi nella legislatura passata, in tutte le materie”. RED/