QT 4 - “Realizzazione del ‘Museo della regia fabbrica d’armi’ a Terni”
Melasecche (Lega) interroga, l’assessore Bori risponde: “vanno fatte tutte le valutazioni per vedere se questo progetto, che oggi non è ricompreso, può entrare a far parte del piano di valorizzazione dei beni culturali”
(Acs) Perugia, 13 marzo 2025 – Nel question time odierno, il capogruppo della Lega Enrico Melasecche, con un atto firmato anche da Donatella Tesei (Lega), ha interrogato l’assessore Tommaso Bori per conoscere “quando e come intende procedere per assegnare al Comune di Terni la somma di 3 milioni di euro, utilizzando il Fondo sviluppo e coesione acquisito dalla precedente amministrazione, e fissando un crono programma che consenta al comune di Terni di completare la struttura del ‘Museo della regia fabbrica d’armi’ o ‘Museo delle armi’, in modo da chiudere un percorso trentennale rispetto ad un’incompiuta che costituisce ad oggi un evidente spreco di danaro pubblico da evitare”.
Illustrando l’atto in Aula Melasecche ha spiegato che “l’antica Fabbrica d’armi, oggi Polo di mantenimento delle armi leggere, fu costruita nel lontano 1875, circa dieci anni prima della realizzazione delle acciaierie, e custodisce una collezione di armi tra le più importanti d’Europa, la quale, secondo il desiderio coltivato in città da decenni, potrebbe costituire il nucleo espositivo di un nuovo centro museale della città. Tale struttura è collocata lungo il percorso che porta 500mila turisti l’anno verso la Cascata delle Marmore e costituirebbe un’ulteriore attrazione ed una certezza dal punto di vista dell’equilibrio economico, con la creazione di vari posti di lavoro ed un introito certo dalla bigliettazione da destinare alla valorizzazione del sito e del percorso che si snoda lungo il Nera verso la Cascata. La realizzazione di quest’opera risponde all’obiettivo di incrementare l’offerta museale del territorio ed implementerebbe, una volta realizzata, un’offerta turistica originale per l’intera Umbria con il recupero di contenitori storici che erano fin dagli anni in cui partì l’iniziativa non utilizzati e quindi destinati in caso contrario al conseguente degrado. Da assessore regionale ho ritenuto di sottoporre alla Giunta l’inserimento dell’opera ‘Museo della regia fabbrica d’armi’ fra gli obiettivi del Fondo sviluppo e coesione per l’utilizzo di circa 3 milioni di euro fra i 10 previsti per la valorizzazione dei beni culturali di tutta l’Umbria. Anche la Giunta comunale di Terni, l’8 marzo 2024, ha approvato un atto di indirizzo per ribadire il forte interesse dell’Amministrazione sul tema ‘Museo delle armi’ per giungere al progetto cantierabile ed alla gara d’appalto conclusiva”.
L’assessore Bori ha risposto che “ad oggi non sono stati ancora selezionati gli interventi da finanziare per la richiesta di slittamento fatta dalla precedente Giunta. Sarà necessaria una procedura di attivazione da parte dall’attuale Giunta e andrà aperto un bando per l’inserimento della varie progettualità. Per il Museo delle armi di Terni va valutato, come previsto dalla delibera della precedente amministrazione, se ci sono le condizioni e vanno fatte tutte le valutazioni del caso per vedere se questo progetto, che oggi non è ricompreso, può entrare a farne parte del piano di valorizzazione dei beni culturali finanziato con il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027. Tutti gli atti per la realizzazione del Museo della regia fabbrica d’armi a Terni di cui sto parlando sono stati decisi dai due firmatari dell’interrogazione quando erano nella Giunta precedente. L’accordo per la coesione 2021-27 per l’uso del Fsc è stato sottoscritto a marzo 2024. Tra le linee di azione è ricompreso il piano di valorizzazione dei beni culturali che prevede 10 milioni di euro. La Regione ha stabilito criteri e priorità per l’emanazione delle risorse 2025. A novembre la Giunta ha approvato lo schema di convenzione per la chiusura degli interventi. Nel frattempo c’è stata l’approvazione dell’accordo e la proposta avanzata a novembre 2024 che prevede lo slittamento semestrale delle fasi progettuali. La proposta di modifica è stata sottoposta all’Amministrazione centrale ed è stato trasmesso l’atto alla Regione dal ministro competente per il Pnrr”.
Nella sua replica Melasecche si è detto “insoddisfatto della risposta burocratica dell’Assessore. Mi auguro che il vostro impegno sia più sostanzioso, preciso e veloce. Tempo da perdere non c’è. La risposta è totalmente insufficiente. Spero lei voglia approfondire la cosa e prendere una decisione. Non è possibile rimandare una scelta del genere. La giunta Proietti decida velocemente”. DMB/