QT 4 - “Informazioni su Agenda urbana 2021-2027 del Comune di Perugia, quartiere di San Sisto”
Interrogazione di Andrea Romizi (FI), l’assessore Meloni risponde: “la versione definitiva del Programma di sviluppo urbano sostenibile dovrà essere presentata entro il 28 febbraio prossimo. Scelte comunque in capo al Comune”
(Acs) Perugia, 25 febbraio 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso l’interrogazione a risposta immediata su “‘Agenda urbana 2021-2027’ del Comune di Perugia, quartiere di San Sisto”, presentata dal consigliere regionale Andrea Romizi (FI), che chiedeva di “chiarire, a fronte delle interlocuzioni tenutesi con l’amministrazione comunale di Perugia, gli intendimenti di quest’ultima circa le linee progettuali per Agenda Urbana, i tempi necessari per la sua realizzazione e le modalità attraverso cui attuare i progetti; se tali risorse verranno investite integralmente per la rigenerazione del quartiere di San Sisto o se verranno destinate ad altre zone della città, depotenziando il progetto di Agenda Urbana; se la Giunta regionale ritiene che la rigenerazione Urbana del quartiere di San Sisto sia o meno una questione centrale per lo sviluppo, la crescita e la vivibilità del territorio, o se, contrariamente, ritiene che possa essere preferibile non intervenire nel modo precedentemente programmato, a scapito del quartiere di San Sisto”.
Nel dettaglio, Romizi ha spiegato che “la precedente Giunta comunale ha individuato in San Sisto uno dei quartieri dove sviluppare nuove soluzioni di rigenerazione. Quindi si è giunti a delineare il ‘Programma di Sviluppo Urbano Sostenibile di Perugia’ dal titolo ‘Connetti San Sisto’, mirato a: valorizzare il verde in ambito urbano, includendo misure per la qualità dell’aria, la riduzione del rumore e altri indicatori ambientali; potenziare la rete ciclabile e la creazione di zone 30; riqualificare Piazza Martinelli e le strutture come la biblioteca Penna e il teatro Brecht; recuperare la sala Foresi e la palazzina comunale di via Pergolesi; creare soluzioni ICT e nuovi servizi della Pubblica Amministrazione; attivare percorsi di inclusione socio-lavorativa; sostenere centri famiglia e servizi educativi territoriali e di comunità; creare innovazione sociale territoriale. Per un totale di 14,7 milioni di euro tra cofinanziamento comunale, Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo Sociale Europeo e Fondo europeo di sviluppo regionale-assistenza tecnica.
Nonostante le delibere regionali e comunali di riferimento e nonostante le evidenti necessità della zona di San Sisto, non risulta che siano stati approvati atti ufficiali e parrebbe invece evincersi, da notizie di stampa, che si possa andare verso un frazionamento delle risorse da destinare in differenti quartieri della città. Tale approccio – ha concluso Romizi - rischia di pregiudicare di fatto l’efficacia integrale dell'intervento e la capacità di perseguimento dell’obiettivo di una piena risoluzione delle problematiche concernenti la vivibilità, la mobilità e la fruibilità del quartiere di San Sisto”.
L’assessore Simona Meloni ha risposto: “Le risorse europee non vanno disperse. Per utilizzarle al meglio servono anche risorse umane adeguate nella Pa. La Regione ha finanziato con 50 mila euro per la consulenza tecnica delle fasi di co-progettazione delle strategie territoriali, visto che i Comuni non hanno personale e tecnici preparati in numero adeguato. Ogni Comune deve presentare quindi la versione definitiva del Programma di sviluppo urbano sostenibile entro il 28 febbraio prossimo. Il ‘Tavolo istituzionale di coordinamento’ è composto dall’assessore regionale e dai sindaci dei 5 Comuni coinvolti in Agenda Urbana. La proroga del bando al 28 febbraio dovrebbe consentire di concludere le procedure. Il Comune di Perugia ha approvato il Programma di sviluppo urbano 5 giorni prima delle elezioni del 2024, individuando il macro progetto per la città nel quartiere di San Sisto. Quel progetto è stato ripreso e partecipato con i cittadini dalla nuova Giunta. L’Amministrazione comunale può individuare delle modifiche al progetto, destinando parte dei fondi ad altre zone. Si tratta però di scelte in capo al Comune, rispetto alle quali la Regione può solo fornire supporto, qualora richiesto”.
Il consigliere Romizi ha replicato che “la nuova Amministrazione di Perugia può legittimamente attuare dei correttivi. Ma non andrebbe stravolta una impostazione che ha fatto procedere le scelte da uno studio strategico, tornando all’improvvisazione, alle esigenze della politica e agli interventi spot per accontentare più quartieri. Le risorse e le progettualità vanno concentrate in un quartiere per renderle più efficaci, evitando di disperderle”. MP/