“Trasporto pubblico studenti, costi troppo alti per studenti degli istituti secondari di secondo grado”
Meloni e Bori (Pd) annunciano interrogazione alla Giunta regionale
(Acs) Perugia, 30 agosto 2024 – “Lo studio, la formazione e l’istruzione costituiscono un diritto che non può essere menomato dai disservizi relativi al trasporto pubblico, dai costi sempre in aumento o da mancate comunicazioni o decisioni”. Così la capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni e il consigliere regionale Tommaso Bori che annunciano di aver presentato una interrogazione alla Giunta regionale per “fare chiarezza sulla possibilità di rateizzazione dei costi e sulla gestione degli orari scolastici degli autobus, che inizieranno dopo l’avvio delle lezioni”.
“Solo nel capoluogo – spiegano Meloni e Bori – l’abbonamento per gli studenti risulta essere il più costoso d’Italia, stando a quasi 300 euro per la tariffa urbana e oltre 400 per quella extraurbana. Ad oggi, inoltre, non risulta confermata la possibilità di rateizzare questo importo così esoso. A questo quadro si aggiunge il fatto che gli orari scolastici di Busitalia partiranno dall’11 settembre, quando invece le lezioni delle scuole riprenderanno già dal 9. Questo quadro complicato per le famiglie, si aggiunge alle difficoltà legate all’aumento del costo dei libri di testo. La questione delle scuole superiori – aggiungono - sarebbe risolvibile se ci fosse la volontà, come richiesto più volte dalle associazioni studentesche, di allineare le tariffe per gli studenti a quelle per gli universitari. Da non sottovalutare la conformazione geografica dell’Umbria, in cui gli istituti superiori sono spesso distribuiti in centri urbani distanti dai più piccoli comuni”.
“Occorre dunque fare il punto per la rateizzazione del pagamento degli abbonamenti per gli studenti – continuano Meloni e Bori – e serve un intervento per evitare disagi alle famiglie, sia per la mancata rateizzazione che per il ritardo dell’entrata in vigore degli orari scolastici rispetto all’inizio delle lezioni. Tutta la legislatura – concludono - è trascorsa con i nostri appelli, le nostre richieste e i nostri atti sul tema, sempre completamente ignorati, un fatto ingiusto per chi si trova in difficoltà e alle prese con questi ritardi”. RED/as