Regione Umbria - Assemblea legislativa


QT 2 - “Riduzione del numero delle strutture complesse presso l'ospedale di Città di Castello”

In sintesi

A Mancini (Lega) risponde l’assessore Coletto: “Già inviata la lettera al Ministero per ricomporre presso l’ospedale di Città di Castello sia l’apicalità di oncologia che di radioterapia”

(Acs) Perugia, 26 luglio 2024 – Nel corso del question time odierno, il consigliere Valerio Mancini (Lega) ha interrogato l’assessore Luca Coletto per “conoscere le motivazioni per cui non sono più previste strutture complesse per l'oculistica, l'oncologia, la pediatria e la radioterapia presso l'ospedale di Città di Castello”.

“La programmazione della rete ospedaliera umbra contemplata nella delibera di Giunta 1399/2023 – ha ricordato Mancini - prevede una riduzione complessiva di 20 strutture: da 176 strutture complesse previste nella deliberazione della Giunta regionale n. 212/2016 a 156 strutture. Per l’ospedale di Città di Castello erano previste nel 2022 19 strutture complesse e 15 strutture semplici. Con la nuova deliberazione del 2023 sono invece previste 15 strutture complesse e 16 strutture semplici. Desta particolare preoccupazione il fatto che non siano più previste strutture complesse per l’oculistica, l'oncologia, la pediatria e la radioterapia”.

L’assessore Coletto ha risposto che “con Dgr del 2023 è stata allineata la rete ospedaliera al Documento di programmazione (Dgr del 2016). Le strutture complesse indicate, sia l’oculistica che la pediatria, riguardano la Asl Umbria 1. Per entrambe si è verificata la ricollocazione all’interno dell’Azienda sanitaria e precisamente su Branca, mentre su Città di Castello sono rimaste le Unità semplici sia per oculistica che pediatria. Riguardo ad oncologia, la struttura complessa non era stata prevista nella Dgr del 2023, dato che non risultava presente sia nel monitoraggio ministeriale del 2021, sia nell’indicazione della stessa Azienda sanitaria, in quanto soppressa. Come previsto, la programmazione va attuata nel triennio e l’Azienda Asl 1, in questo mese di luglio, ha avanzato la richiesta di ripristinare la struttura complessa di oncologia a valenza aziendale, in quanto la struttura era stata temporaneamente inglobata nell’Unità complessa di medicina interna dell’Alto Tevere con un unico Direttore. Si provvederà dunque ad operare con la neo istituita rete oncologica regionale per valutare la presenza di presupposti di legge per richiedere al Ministero il ripristino. Rispetto alla radioterapia, nel 2016 erano state previste tre strutture complesse con sede a Perugia, Terni e Città di Castello. Con Dgr del 2023 sono state previste due strutture complesse con sede a Terni e a Perugia. Come previsto nel monitoraggio la programmazione va attuata nel triennio. L’Azienda Asl Umbria 1 in questo mese ha avanzato la richiesta di ripristinare la struttura complessa nell’ospedale di Città di Castello, in quanto, per collocazione geografica e per numero di prestazioni effettuate, anche a favore di pazienti oltre confine regionale, risulta strategica. È già stata dunque già inviata la lettera al Ministero per ricomporre presso l’ospedale di Città di Castello sia l’apicalità di oncologia che di radioterapia”.

Nella replica, Mancini ha ringraziato l’assessore per la risposta. “Oggi leggiamo – ha detto – che questa regione ha ottenuto un finanziamento importante di ulteriori 33 milioni di euro dal Governo. Ben venga l’autonomia vera, che vuol dire riconoscere il merito a chi dimostra di averlo. Abbiamo numeri sufficienti, anche grazie alla mobilità attiva, per mantenere i servizi e le strutture indicate nella mia interrogazione”. AS/ 


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