Giontella Francesco

Dopo aver preso parte alla Prima guerra mondiale sul fronte italiano e su quello di Verdun (Francia), amministra alcune aziende agricole, aderisce al Partito fascista e a Bastia Umbra si impegna nella coltivazione e nella lavorazione del tabacco in un proprio stabilimento (costruito nel 1939 distrutto dai guastatori tedeschi il 14 giugno 1944 e poi ricostruito) grazie a una concessione assegnatagli dal governo Mussolini e diviene dirigente del Monopolio tabacchi. Dal 1935 al 1944 è podestà di Bastia Umbra, ma abbandona la politica dopo la caduta del fascismo.
Nel settore del tabacco sperimenta nella coltivazione delle varietà Kentucky, Bright e Sumatra), introducendo innovazioni nella loro lavorazione e costruendo stabilimenti (provvisti di accorgimenti volti a migliorare l’ambiente di lavoro, come l'aria condizionata e la filodiffusione, ma anche a fornire servizi, come il refettorio, l’asilo nido, la sala proiezioni e la biblioteca) anche a Orvieto (1946), Buonconvento e Monteroni d’Arbia (1951). Ciò gli consente di essere conosciuto come imprenditore anche all’estero e, unico in Italia, di essere autorizzato a produrre sigarette, sia pur non commerciabili, con il suo nome.
Nei primi anni Cinquanta torna in politica alla guida di una lista civica formata da repubblicani, democristiani, socialdemocratici e monarchici, contrapposta a quella comunista, che nel 1952 (anno nel quale viene nominato cavaliere del lavoro) lo elegge sindaco, carica che ricopre per tre mandati fino al 1964 (quando viene nuovamente eletto sindaco Umberto Fifi).
Durante i suoi mandati la realizzazione di numerose infrastrutture (strade, ponti, acquedotti, case popolari, scuole, stadio), contribuiscono allo sviluppo economico dell’area grazie all’aumento dell’occupazione.
Nel 1956 costituisce a sue spese il Consorzio idrico per lo sfruttamento del Tescio e del Chiascio.
Negli anni Cinquanta è presidente della locale squadra di calcio.
Oltre che cavaliere del lavoro è stato nominato grande ufficiale e gran maestro dell’Ordine del Santo Sepolcro.
Bastia Umbra gli ha dedicato una via che costeggia il suo tabacchificio e l’ospizio da lui edificato (nella cui cappella sono riprodotte le immagini di due dei tre figli prematuramente scomparsi), oggi sede di una scuola superiore.
Francesco Giontella (cavaliere del lavoro), https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Giontella_(cavaliere_del_lavoro) (consultato il 18 maggio 2021).
Curiosità - Francesco Giontella, http://archiviostorico.tabaccai.it/index.php?option=com_phocagallery&view=category&id=139:francesco-giontella&Itemid=172 (consultato il 18 maggio 2021).
I tifosi omaggiano Francesco Giontella, 20 dicembre 2020, https://www.bastia.it/?p=110773 (consultato il 18 maggio 2021).
Enrico Brozzi e Paola Gualfetti, Umberto Fifi e Francesco Giontella. Due protagonisti della ricostruzione a Bastia: 1944-1964, Associazione Pro Bastia, Bastia Umbra 1997.
Umbria. I sindaci. Gli stemmi, introduzione di Enrico Sciamanna, Petra, Bastia Umbra 2002, p. 35.
Enrico Brozzi e Paola Gualfetti, Umberto Fifi. Il valore della coerenza, Enrico Brozzi e Paola Gualfetti, Assisi 2005, pp. 83-88, 92.
Alberto Stramaccioni, Storia delle classi dirigenti in Italia. L'Umbria dal 1861 al 1992, Città di Castello, Edimond 2012, pp. 260-261, 413, 430, 563.
Giuseppina Grilli, L’industria del tabacco a Bastia Umbra. Storia e memoria dello stabilimento Giontella e delle sue maestranze, Il Formichiere, Foligno 2016, passim (in particolare pp. 79-110, 161-173).