Palazzari Lamberto
Le elezioni amministrative del 17 novembre 1968 portano in consiglio comunale 10 Dc (fra cui la prima donna, la maestra Emilia Atti Bettelli, poi assessora nella giunta di Lamberto Palazzari e in quella di Vittorio Saverio Mancini), 1 Msi, 1 Psiup, 3 Pci e 5 Psi, ma ciò nonostante non è facile procedere all’elezione di una giunta di centro-sinistra. Nel gennaio 1969 viene quindi eletto sindaco Lamberto Palazzari, giovane Dc, che guida una giunta di soli Dc. Non mancano i contrasti interni a questo partito e così, dopo riunioni di consiglio in cui manca il numero legale e la non approvazione del bilancio l’11 ottobre 1969 la giunta si dimette (dopo il passaggio dal Psi al Psdi dell’ex sindaco Moroni, ora assessore) e il 3 dicembre 1969 viene nominato un nuovo commissario prefettizio (Sebastiano Burgio).
Le amministrative del 7 giugno 1970 si tengono contemporaneamente alle regionali e alle provinciali. L’avvio del nuovo ente fa risorgere le ambizioni autonomistiche di Avigliano.
In consiglio comunale vengono eletti 10 Dc, 4 Psi (eletti ad Avigliano e Farneta), 4 Pci e 2 Psu (eletti nel capoluogo). L’11 luglio 1970 Lamberto Palazzari viene di nuovo eletto sindaco, questa volta alla guida di una giunta Dc-Psdi.
Data la crisi idrica la sua giunta rafforza i controlli contro gli abusi.
Il 27 luglio 1971 il consiglio comunale discute dell’istituzione dei consigli di frazione e a maggioranza viene approvata la relazione del vicesindaco Grespi che, pur non valutandoli in modo negativo non li ritiene urgenti.
L’approvazione della legge regionale 4/1972 sulla partecipazione popolare, voluta da Fabio Fiorelli, definisce le procedure da seguire per il tentativo autonomistico di Avigliano. Il 30 marzo 1973, Raffaele Rossi (del Pci, che aveva insegnato ad Avigliano nei primi anni Sessanta, quando era segretario della Federazione di Terni ed era stato consigliere comunale nel 1970) ed Enrico Manca (Psi) affermano che la soluzione autonomistica per Avigliano consentirebbe di chiudere un periodo difficile e aprirebbe una nuova fase di collaborazione tra la popolazione e il suo ente locale rinnovato nei metodi di gestione e nei programmi amministrativi. Della stessa opinione sono i socialisti Fabio Fiorelli, presidente della Provincia, e Bruno Capponi, segretario regionale del Psi. Il 2 luglio 1973 il consiglio comunale affronta il problema ma non recepisce l’invito di Raffaele Rossi ad avviare un diverso rapporto tra le varie realtà del territorio e le loro forze politiche, ritenendo adeguato nei comportamenti e nelle scelte il modus operandi dell’amministrazione.
5 marzo 1974, dopo le dimissioni degli assessori Giuseppe Maccaglia prima e Moroni poi, la giunta si dimette. Il 16 aprile 1974 la stessa maggioranza Dc-Psdi in consiglio elegge sindaco Vittorio Saverio Mancini (12 voti su 19) con assessori ancora Moroni e Greppi (12 voti).
Il 27-28 ottobre 1974 il 60,7% degli abitanti del comune di Montecastrilli si pronuncia contro la separazione di Avigliano Umbro e la sua elevazione a Comune, ma il 19 dicembre il consiglio regionale esamina comunque la proposta di legge Fiorelli, Arcamone, Provantini e Picuti per la costituzione del nuovo Comune, poi approvata con 17 voti favorevoli (Pci, Psi, Psiup e il Dc Picuti) e 11 contrari (Msi-Destra nazionale, Psdi, Dc) e dopo i rilievi del commissario di governo la approva definitivamente il 27 febbraio 1975, con deliberazione n. 1416, con 16 voti a favore (Pci, Pci, Psiup), 9 contrari (Dc, Psdi, Msi – il Dc Picuti è assente), 1 astenuto (Pri).
Il consiglio comunale di Montecastrilli conferma l’intenzione di rispettare il risultato del referendum e contesta la decisione del consiglio regionale ma il 12 giugno 1975 il ministro Morlino firma la legge che istituisce il Comune di Avigliano Umbro.
Nel 1976 viene confermato alla presidenza della la Comunità montana “Croce di Serra”.
Umbria. I sindaci. Gli stemmi, introduzione di Enrico Sciamanna, Petra, Bastia Umbra 2002, p. 424.
Zefferino Cerquaglia, Il Comune di Avigliano Umbro. Genesi e costituzione, Presentazione di Romano Ugolini, Ediart, Todi 2008, 88, 90, 94, 99, 112, 121, 139, 197.
Umberto Cerasi, Mezzo secolo di vita, cronaca, cronistoria, arte e ricordi dal 1946 al 2000, Leoni Grafiche, Amelia 2006, p. 72, http://www.umbertocerasi.it/mezzo%20secolo.pdf (consultato il 10 agosto 2017).