Moroni Giovanni
Alle elezioni amministrative del 1960 si presentano tre liste: quella presentata da liberali, repubblicani e socialdemocratici (253 voti), quella della Dc (1.586) e la “Tre Monti”, social comunista (1.788). A determinare il successo di quest’ultima contribuisce anche il gran numero di consensi ottenuti ad Avigliano Umbro che, di fatto, sancisce l’avvenuto legate tra la rivendicazione autonomistica e la contrapposizione politica.
Viene eletto sindaco Giovanni Moroni, che guida una giunta con Psi (2 assessori), Pci (1) e indipendenti (2).
Moroni adotta un metodo di lavoro che prevede la partecipazione della popolazione e la collaborazione con il prefetto, il tesoriere comunale e l’opposizione Dc per risolvere i problemi derivanti dalla pesante situazione finanziaria del Comune dovuta a un deficit strutturale e a debiti fuori bilancio (per i quali chiede le dimissioni da consigliere dell’ex sindaco Giovanni Grespi).
Imposta le celebrazioni per il centenario dell’Unità d’Italia come processo non ancora compiuto in termini di riscatto dei deboli e degli emarginati.
L’azione della sua amministrazione si rivolse al riordino della “macchina” comunale, ai rapporti con i dipendenti, alle relazioni sociali, ai trasporti, alla tutela della salute, senza dimenticare il piano nazionale e internazionale, il che fece passare in secondo piano le problematiche autonomistiche.
Le successive amministrative del 22 novembre 1964 sono condizionate dalla legge che prevede l’introduzione del sistema proporzionale nei comuni con più di 5.000 abitanti e dal fatto che si candida come indipendente nelle liste del Pci alle elezioni per la Provincia: mentre in precedenza i candidati del Psi erano inseriti in una lista unitaria che aveva il simbolo del Pci, alle amministrative del 1964 il Psi presenta una lista autonoma. Le due liste di sinistra eleggono 11 consiglieri (8 comunisti e 3 socialisti) su 20 (1 socialdemocratico e 8 democristiani). La giunta, oltre al sindaco Moroni, ci sono 3 socialisti e 4 comunisti.
Il nuovo consiglio comunale dibatte molto sullo sviluppo economico regionale e sul tema della Regione e della programmazione economica. Il 18 giugno 1965 viene approvato un ordine del giorno con il quale si chiede l’impegno del governo per risolvere i problemi economici dell’Umbria.
Nell’agosto 1966 il sindaco Moroni si iscrive al Psi e questa sua scelta il 4 ottobre porta alle dimissioni di 2 assessori socialisti e 1 comunista. In consiglio comunale c’è chi chiede le dimissioni del sindaco, mentre il Pci propone la ricostituzione di una giunta di sinistra e, nell’eventualità, la nomina di un sindaco tra i consiglieri eletti. Secondo il sindaco Moroni non può costituirsi a Montecastrilli una maggioranza di centro-sinistra in linea con il governo nazionale senza un accordo a livello provinciale. Il 12 luglio 1967 il consiglio non approva il bilancio di previsione e, quindi, viene nominato un commissario prefettizio (Angelo Vannuzzi).
Dopo le amministrative del 1968 viene nominato sindaco Lamberto Palazzari.
Tra il 1964 e il 1970 Moroni è anche consigliere della Provincia di Terni per il Pci.
Dopo il passaggio al Psi è ancora assessore a Montecastrilli sia nella prima sia nella seconda sindacatura di Lamberto Palazzari (1969-74).
Tra il 1980 e il 1985 è nuovamente consigliere della Provincia di Terni, ma per il Psdi. Di questo partito diventa anche vicesegretario nazionale e Parlamentare europeo dal 1984 al 1989 nel Gruppo socialista. Nel 1989 è tra i promotori e i dirigenti del Movimento di unità e democrazia socialista, che confluirà poi nel Psi.
Giovanni Moroni, https://www.europarl.europa.eu/meps/it/1594/GIOVANNI_MORONI/history/2 (consultato il 15 maggio 2021).
Psi: scomparso Giovanni Moroni, http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1992/02/25/Politica/PSI-SCOMPARSO-GIOVANNI-MORONI_134600.php (consultato il 15 maggio 2021).
Dal decentramento all'autonomia. La Provincia di Terni dal 1927 al 1997, a cura di Renato Covino, Provincia di Terni, Terni 1999, pp. 299-300.
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Umberto Cerasi, Mezzo secolo di vita, cronaca, cronistoria, arte e ricordi dal 1946 al 2000, Leoni Grafiche, Amelia 2006, p. 53, http://www.umbertocerasi.it/mezzo%20secolo.pdf (consultato il 10 agosto 2017).