“Pronti a modificare la legge regionale per risolvere lo stato emergenziale che sta vivendo la pesca in Umbria”
Manuela Puletti e Valerio Mancini (Lega) dopo l'audizione, di cui erano promotori, di questa mattina in Terza commissione: “Contrastare con ogni mezzo il trend negativo”
(Acs) Perugia, 14 marzo 2024 - “Grazie alla mia iniziativa, condivisa e sottoscritta dal collega Mancini, le associazioni ittico-sportive umbre hanno oggi avuto modo di rappresentare alla Terza Commissione regionale e al delegato dell’assessore, le gravi difficoltà della pesca in Umbria e le loro aspettative in fase di revisione della Carta e del Piano ittico, per cercare di invertire numeri drammatici per il settore. Con un trend negativo che noi della Lega vogliamo tentare di contrastare con ogni mezzo, a partire appunto da una Carta e un Piano ittico che siano meno penalizzanti per i pescatori, fino alla revisione, se necessario, della legge n. 15/2008”. Così il consigliere della Lega Manuela Puletti, assieme al collega Valerio Mancini, al termine dell’audizione sulla revisione di Carta e Piano ittico richiesto dalla stessa Puletti, che, membro di un’altra Commissione, per l’occasione è stata invitata alla seduta della Terza.
“Le associazioni della pesca sportiva - spiega Puletti - hanno rappresentato le gravi difficoltà del settore, aggravate dalla carenza di ripopolamenti e dal conseguente calo di manifestazioni sportive che si organizzano in Umbria. Rispondendo ad una mia domanda il funzionario della Regione Michele Croce ha elencato i numeri che confermano quanto lamentato dal settore: le licenze di pesca sono passate da circa 16mila alle 11mila del 2018, sino alle 8.500 del 2023. I tesserini sono passati dai 7mila del 2018 ai 3.800 dell’ultima stagione. Numeri drammatici – commenta Puletti – aggravati dalle restrizioni europee, ma anche dai progetti ‘Life’ a cui l’Umbria in passato ha aderito, bloccando di fatto i ripopolamenti. E la prova di ciò è data dal fatto che molti pescatori umbri abbiano deciso di praticare la loro passione nelle vicine Marche. E questo – evidenzia – creando un grave danno anche alle attività economiche: quelle legate strettamente alla pesca, ma anche quelle che, come per la ristorazione, beneficiavano dell’arrivo di appassionati di questa disciplina. Come evidenziato dalle associazioni Arci Pesca, Cpa, Enalpesca e Libera Pesca, che ringrazio, solo con un constante monitoraggio si può avere una regolamentazione della pesca che risponda alle reali esigenze del territorio e del settore, senza imposizioni che vengano fatte calare dall’alto. Apprendo con soddisfazione della volontà di aggiornare la Carta e il Piano ittico entro la fine della legislatura, vista l’urgenza di intervenire sul settore. L’auspicio è che, attraverso queste istanze che arrivano dalle associazioni della pesca sportiva, si possa invertire un approccio al tema eccessivamente sbilanciato verso divieti e progetti dell’ambientalismo estremista che sta distruggendo la pesca, le sue tradizioni e la sua economia”.
“Da parte nostra – conclude Mancini, in qualità di presidente della Seconda Commissione, assieme a Puletti – vista l’efficacia e l’efficienza del gruppo della Lega nel portare avanti proposte di legge anche di iniziativa dei consiglieri, siamo pronti ad attuare un percorso di ascolto e di proposta insieme alle associazioni della pesca e agli operatori economici, perché riteniamo di avere il pieno diritto di legiferare per risolvere lo stato emergenziale che sta vivendo la pesca in Umbria”. RED/mp