Qt 3 - Qualità delle forniture domiciliari di dispositivi medici monouso, ausili per incontinenza, presidi per diabetici e prodotti destinati ad un'alimentazione particolare”
Interrogazione di Vincenzo Bianconi (Misto) sulle “garanzie per gli assistiti e le famiglie di quantità sufficienti di prodotti e adeguati standard qualitativi in tutta l’Umbria”, l’assessore Luca Coletto risponde: “Nel periodo 2021-23 sono stati forniti circa 64 milioni di pezzi. Sugli standard minimi, le stazioni appaltanti procedono all'aggiudicazione sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa, come previsto dal Codice degli appalti”
(Acs) Perugia, 5 marzo 2024 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata del consigliere Vincenzo Bianconi (Misto) relativa a “Qualità delle forniture domiciliari di dispositivi medici monouso, ausili per incontinenza, presidi per diabetici e prodotti destinati ad un'alimentazione particolare. Garanzie per gli assistiti e le famiglie di quantità sufficienti di prodotti e adeguati standard qualitativi in tutta l’Umbria”.
Dopo aver illustrato l’atto ispettivo, Bianconi ha chiesto di sapere: “a quanto è ammontato il numero di presidi per l’incontinenza (pannolini e traverse) forniti, anche attraverso farmacie o altri soggetti, per l’ambito domiciliare e quanto per quello ospedaliero negli anni 2021, 2022 e 2023 in Umbria. Come vengono stabiliti gli standard minimi qualitativi nell’ambito delle procedure pubbliche di acquisto di forniture domiciliari di dispositivi medici monouso, materiali di medicazione, presidi per diabetici e prodotti destinati ad un'alimentazione particolare, affinché questi garantiscano adeguata qualità e omogeneità in tutto il territorio regionale. Se e quali eventuali criteri sarebbero previsti al fine di assicurare che gli acquisti di forniture domiciliari di dispositivi medici monouso, materiali di medicazione, presidi per diabetici (in particolare strisce reattive e aghi pungidito) e prodotti destinati ad un'alimentazione particolare siano quantitativamente sufficienti con le attuali esigenze della popolazione umbra e delle prevedibili future esigenze crescenti. Se è già possibile o se ritiene di prevedere in futuro la possibilità per gli utenti a cui viene riconosciuto il diritto di ricevere presidi per l’incontinenza o altri dispositivi medici monouso di decidere se utilizzare presso le farmacie riconosciute un budget, da integrare eventualmente con somme proprie, al fine di poter scegliere liberamente la marca e modello di prodotto che si adatta meglio alle personali esigenze dell’assistito, così come in alcuni casi già avverrebbe ad esempio con alimenti per celiaci”. Per quanto riguarda il numero e gli standard qualitativi di tali prodotti, sembrerebbe esserci forte eterogeneità e variabilità nel tempo e nei luoghi in conseguenza delle diverse procedure di affidamento pubblico per il loro reperimento da parte delle amministrazioni sanitarie. Tale eterogeneità temporale e geografica, con conseguente difficoltà di comparazione concreta nella qualità dei servizi di fornitura di tali ausili medici, emergerebbe ad esempio dalla “Indagine sulla spesa regionale per gli ausili per incontinenza 2023” in cui l’Autorità nazionale anticorruzione”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto che “nel periodo 2021-23 sono stati forniti circa 64 milioni di pezzi. Nello stesso periodo sono stati utilizzati 15,7 milioni di pezzi in ambito ospedaliero. Sugli standard minimi, le stazioni appaltanti procedono all'aggiudicazione sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa, come previsto dal Codice degli appalti. Rispetto alla qualità degli ausili, la procedura di gara è stata espletata da Umbria salute, per garantire omogeneità su tutto il territorio regionale. La valutazione è stata qualitativa (70 punti su 100) ed economica (30 punti su 100). La centrale di committenza regionale sta lavorando alla prossima gara di appalto, con nuovi parametri per garantire ausili per incontinenza di qualità ancora migliore, prevedendo anche la consegna a domicilio. I quantitativi delle forniture domiciliari vengono determinati in base alle reali necessità e all’evoluzione delle tecnologie. Sugli ausili per il diabete, un tavolo di lavoro ha determinato i quantitativi spettanti all’Umbria, di concerto con le associazioni dei malati. Per malattie rare e fibrosi cistica, la valutazione viene rimessa al centro di specialistico riferimento”.
Il consigliere Bianconi ha replicato che “serve un momento di confronto con le associazioni dei malati e di chi assiste i malati per raccogliere elementi utili nella messa a punto della prossima gara di appalto. Anche se le risorse sono sempre limitate, individuare le criticità nelle forniture rappresenta una premessa per migliorare certi servizi. Se la qualità degli ausili non è sufficiente le famiglie sono costrette ad acquistarne altri ma non tutti possono permetterselo”. MP/