Regione Umbria - Assemblea legislativa


QT 2 “Affidamento servizi trasporto pubblico in Umbria. Chiarimenti su modalità per mantenimento livelli occupazionali, tutela dei diritti dei lavoratori e qualità del servizio”

In sintesi

A Vincenzo Bianconi (Misto) risponde l'assessore Enrico Melasecche: “Gli atti di gara conterranno ipotesi premiali per chi garantirà i posti di lavoro e i livelli retributivi.  Ci saranno tutti i meccanismi per garantire la corretta gestione del servizio e il rispetto degli obblighi assunti, anche verso i sub-affidatari”

(Acs) Perugia, 23 gennaio 2024 – Nella seduta di oggi dell’Assemblea legislativa, nella parte dedicata al question time, il consigliere Vincenzo Bianconi (Gruppo misto) ha chiesto all’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche “informazioni circa l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico in Umbria”, ma anche “chiarimenti in merito alle modalità finalizzate a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, tutelare i diritti dei lavoratori e assicurare la qualità del servizio”.

Nello specifico ha chiesto “se e quali requisiti contrattuali verranno posti in essere nel capitolato di gara, sia agli affidatari che ad ogni altro operatore che dovesse svolgere il servizio in subappalto o in ogni altra forma di collaborazione tra imprese, affinché venga assicurato il mantenimento ed eventuale potenziamento dell’attuale servizio di trasporto pubblico (in termini di numero corse, chilometri percorsi, aree servite, orari, fermate e qualità dei mezzi utilizzati) e siano al contempo salvaguardati i livelli occupazionali per tutta la durata dell’affidamento, chiarendo se e come tali condizioni verranno eventualmente previste come obbligatorie o se semplicemente saranno elementi facoltativi premiali per l’affidamento”.

Illustrando l’atto all’Aula, Bianconi ha ricordato una sua precedente, specifica interrogazione sul tema posta alla Giunta nel novembre 2022 in cui chiedeva, tra l’altro, ‘in cosa consisteranno le 'clausole sociali’ finalizzate alla tutela dei lavoratori nel prossimo bando per la gestione del trasporto pubblico locale in Umbria’. Bianconi ha anche ricordato che l’Assessore delegato aveva “assicurato il mantenimento di tutti i chilometri attualmente in funzione e tutti i dipendenti ed anche ampie garanzie per i lavoratori con la garanzia assoluta del contratto nazionale autoferrotranvieri e del contratto. Oggi, rispetto alle disposizioni previste, sembrerebbe evincersi in particolare che ‘l’impegno a mantenere i livelli occupazionali ed economici a parità di servizi’ costituirebbe un ‘elemento premiante in sede di gara’ e non un requisito obbligatorio imposto come conditio sine qua non per la partecipazione alla gara. Non è chiara neanche la modalità e i limiti consentiti per la ‘eventuale riduzione del costo complessivo del personale con blocco parziale o totale del turnover’ , in particolare se e come questa possa conciliarsi con il mantenimento dei livelli occupazionali in caso di eventuali pensionamenti, dimissioni volontarie o altre situazioni che dovessero determinare un fisiologico calo del numero di occupati. Sarebbe inoltre opportuno definire in modo più chiaro sin da ora eventuali meccanismi di verifica preventiva, prestazione di garanzie e sistemi di penali automatici da applicare agli operatori aggiudicatari e ogni altro ente che dovesse svolgere l’attività in subappalto o in altre forme di cooperazione tra imprese, al fine di rendere effettivo il rispetto degli impegni assunti e scongiurare pregiudizio per i lavoratori, gli utenti e la finanza pubblica nella malaugurata ipotesi di impossibilità di adempimento”.

L’assessore Enrico Melasecche ha risposto che “ad oggi ci sono 3 consorzi che svolgono il servizio in provincia di Perugia, Terni e Foligno-Spoleto. La gara che stiamo facendo è obbligatoria per legge. Alle richieste avanzate oggi ho già fornito risposte in molte occasioni. La precedente Amministrazione ci ha lasciato 6 milioni di penali perché il servizio non era coperto al 35% della bigliettazione. Inoltre non pagavano in tempo le imprese che dovevano versare gli stipendi ai lavoratori. Stiamo riaprendo e rilanciando la Ferrovia centrale umbra, che gli altri avevano chiuso. Essa sarà gestita da Trenitalia con un vantaggio anche per i lavoratori. L’approccio imprenditoriale prevede che non si assumano più lavoratori di quelli che servono al servizio, per evitare che si producano debiti e fallimenti. Tutto il personale dipendente passerà dal gestore uscente a quello entrate, si tratta di una disciplina inderogabile che sarà contenuta negli atti di gara, pena esclusione dall’offerta. Gli atti di gara conterranno ipotesi premiali per chi garantirà i posti di lavoro e i livelli retributivi. Una clausola che oggi non c’è. Non si può pretendere che il bando di gara preveda l’assunzione di nuovo personale a prescindere dalle effettive esigenze. Ci saranno tutti i meccanismi per garantire la corretta gestione del servizio e il rispetto degli obblighi assunti, anche verso i sub-affidatari”.

Vincenzo Bianconi ha replicato che “solo una parte dei quesiti ha ricevuto risposte. Ci saranno dunque garanzie solo per il primo anno e si dovrà capire che peso avranno le premialità all’interno del bando. Ci sono ambiti delle imprese che possono anche essere in perdita se si ritiene che essi rappresentino settori strategici da tutelare”. MP/


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