Regione Umbria - Assemblea legislativa


“Serve un tavolo di concertazione per tutelare occupazione e servizi”

In sintesi

Il consigliere Tommaso Bori (Pd) sul bando per il trasporto pubblico locale

(Acs) Perugia, 22 gennaio 2024 - “Serve un tavolo di concertazione con il coinvolgimento dei sindacati interessati, per modificare la ‘Relazione di affidamento dei servizi di Tpl’, alla vigilia della gara d’appalto per l’assegnazione”. Così il consigliere regionale Pd, Tommaso Bori, che ha presentato una interrogazione sul tema, all’ordine del giorno del Consiglio regionale di domani, nella quale si chiede di conoscere “come la Regione intende gestire eventuali inadempienze e/o gravi conseguenze che, in caso di conferma della Relazione di affidamento dei servizi così com’è oggi, potrebbero verificarsi”.

Il consigliere Bori elenca “le criticità della Relazione di affidamento del servizio. In primo luogo la scelta di articolare il Tpl del bacino unico regionale in quattro lotti di gara: le esigue dimensioni territoriali e caratteristiche morfologiche del territorio non appaiono conformi ad un frazionamento dell’appalto del trasporto pubblico locale. Vi è infatti un serio rischio di creare discriminazioni tra territori, tra le aree più disagiate a causa dell’attuale congiuntura economica e della scarsa urbanizzazione e quelle più agiate. C’è il rischio - continua Bori - che possano partecipare operatori economici che non dispongono dell’organizzazione e della solidità necessaria per gestire servizi di tale complessità. Sotto il profilo finanziario la gara rischia di non essere sostenibile a livello economico. Non c’è inoltre una sicurezza in relazione all’impegno nel mantenimento dei livello occupazionali, non si fa riferimento all’attuale personale Savit Srl, che si occupa della gestione del parco rotabile di gruppo ed è azienda di riferimento anche per esigenze specifiche di manutenzione sul prodotto autobus”.

“Appare preoccupante - osserva Bori - che non si specifichi la destinazione del personale in esubero nel periodo non scolastico. Non si fa cenno ai lavoratori ‘non idonei’ che per età, malattia o cause similari, rischiano di essere ricollocati nel trasferimento ad altri datori di lavoro. Dai numeri dei mezzi obbligatori a quelli attualmente disponibili dei mezzi, emerge una evidente riduzione degli autobus (attualmente 670 contro i 571 della flotta indispensabile) con conseguente contrazione del servizio e delle scorte dal 25 per cento al 15 addizionale. Serve un impegno per la continuità dell’occupazione in favore di tutti i lavoratori già impiegati dall’impresa uscente e serve - conclude - un impegno anche per le aziende umbre, che appaiono penalizzate”. RED/mp


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