Regione Umbria - Assemblea legislativa


L’Assemblea legislativa approva l’Omnibus

In sintesi

L’Aula di Palazzo Cesaroni dà il via libera definitivo al disegno di legge della Giunta “Modificazioni e integrazioni di leggi regionali - norma di abrogazione”

(Acs) Perugia, 24 ottobre 2023 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato a maggioranza, con 13 voti favorevoli della maggioranza, 5 voti contrari della minoranza e un astenuto (Fora-Patto civico), il disegno di legge proposto dalla Giunta, dal titolo “Modificazioni e integrazioni di leggi regionali - norma di abrogazione”.

 

Illustrando l’atto in Aula, il relatore di maggioranza Daniele Nicchi (misto – presidente Prima commissione) ha spiegato che l’Omnibus “introduce modifiche e integrazioni a norme vigenti dettate da esigenze di carattere organizzativo, tecnico o politico. La proposta, presentata dalla presidente della Regione Donatella Tesei, prende atto della necessità di modifica di specifici articoli di leggi regionali, dando esecuzione agli impegni assunti con gli uffici ministeriali. La prima parte del disegno di legge contiene modifiche a leggi regionali necessarie e urgenti richieste dagli Uffici ministeriali a seguito dei rilievi effettuati dal Governo in sede di controllo di legittimità delle leggi approvate. Si tratta di modifiche che non hanno effetti finanziari. Il provvedimento interviene sulla legge regionale ‘15/2021’ sull’edilizia residenziale sociale, sulla ‘16/2021’ che modifica il Testo unico del governo del territorio, sulla ‘1/2022’ che istituisce il garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, sulla ‘4/2022’ che modifica il testo unico del commercio, sulla ‘1/2023’ per le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche in Umbria. Nella seconda parte il provvedimento introduce invece modifiche e integrazioni dettate da esigenze di carattere organizzativo, tecnico o politico. In particolare si interviene sulla ‘24/2008’ per il consorzio Scuola umbra di amministrazione pubblica, sulla legge ‘6/2009’ sul centro per le pari opportunità, sulla ‘3/2010’ che regola la disciplina regionale dei lavori pubblici, sulla ‘11/2013’ dell’ambito territoriale ottimale per i rifiuti gestito dall’Auri, sulla ‘11/2015’ che integra il testo unico sanità e servizi sociali, sulla ‘6/2006’ per il diritto allo studio e Adisu, sulla legge ‘4/1994’ che istituisce il servizio volontario di vigilanza ecologica, sulla ‘14/1994’ che stabilisce i parametri per gli ambiti territoriali di caccia, sulla ‘15/2008’ per la tutela del patrimonio ittico. Gli unici articoli con impatto finanziario riguardano le modifiche agli organi dell’Adisu, prevedendo la sostituzione della figura del direttore generale con quella dell’amministratore unico, al quale compete un compenso inferiore, con conseguente riduzione delle spese di funzionamento dell’Adisu. Inoltre anche le modifiche alla legge ‘4/1994’ sul servizio di vigilanza ecologica, prevede la riduzione del numero dei componenti della commissione di esame e disponendo che la partecipazione alla commissione sia gratuita, determinano un risparmio di spesa”.

 

Inoltre Nicchi ha ricordato che “in Prima Commissione sono stati votati gli emendamenti presentati dalla Giunta e dai consiglieri. Tra gli altri si segnale quello che ha modificato il Testo unico governo del territorio, dove si porta da 4,5 a 6,5 metri l’altezza massima delle serre mobili stagionali. Innalzamento finalizzato ad un migliore isolamento termico, ad una migliore organizzazione interna dello spazio e ad una migliore luminosità per lo sviluppo delle piante. Un altro emendamento, che modifica il Testo unico regionale per le foreste, prevede la fascia di sosta consentita per i veicoli a motore sulle strade transitabili pari a 3 metri, invece degli attuali 1,5 metri. Con un altro emendamento si è voluto eliminare quella previsione normativa secondo cui il rendiconto dei Gruppi consiliari deve concernere ‘esclusivamente’ l’impiego dei contributi riconosciuti dall’Assemblea legislativa ai Gruppi per il pagamento delle spese per le attività istituzionali ed il personale. Con un altro emendamento si sono stralciati alcuni articoli per rinviare ad un momento successivo la valutazione delle modifiche da apportare al Testo unico di governo del territorio, tenuto conto che è in atto un processo di modifica della normativa statale di riferimento in materia di disciplina delle costruzioni. Un ulteriore emendamento inserisce l’ipotesi di esonero dal contributo di costruzione ‘per le opere da realizzare nelle zone agricole, comprese le residenze, in funzione della conduzione del fondo e delle esigenze dell’imprenditore agricolo professionale’. Inoltre, tenuto conto del fatto che sono necessarie grandi superfici per l’ordinaria gestione dell’azienda e dell’attività produttiva agricola e che gli oneri di urbanizzazione e il costo di costruzione risulterebbero altissimi e sproporzionati rispetto alle effettive esigenze di urbanizzazione, con l’emendamento si prevede un aumento della soglia di superficie fino alla quale il contributo non è dovuto. Un emendamento prevede l'istituzione del Registro regionale degli impianti protesici mammari. Con un emendamento della Giunta si proroga la scadenza dei contratti di conduzione delle Aziende agrarie parte del patrimonio regionale a fine 2028. Infine, con un emendamento dell’ufficio di presidenza, si recepiscono le richieste formalizzate dal presidente dell’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea per favorire l’ordinario svolgimento delle attività oltre che agevolare l’approvazione del nuovo Statuto”.

 

Interventi

Andrea Fora (Patto civico): “Mi asterrò perché il voto non può essere articolo per articolo ma solo sull’intero provvedimento. Questo è un atto totalmente condivisibile, salvo alcuni emendamenti che la maggioranza ha voluto approvare nonostante i pareri tecnici contrari espressi in Commissione, come ad esempio l’innalzamento delle serre”.

 

Valerio Mancini (Lega): “Rivendico il primato della politica. I nostri emendamenti sono frutto dell’ascolto delle esigenze dei cittadini. Sull’altezza delle serre abbiamo preso spunto da altre regioni che hanno legiferato in merito. Il nostro compito è quello di migliorare la vita dei cittadini”. 

 

Thomas De Luca (M5S): “In questo atto ci sono cose condivisibili ma ce ne sono altre sulle quali non siamo d'accordo, come l’altezza delle serre. Per questo il mio sarà un voto contrario”.

 

Simona Meloni (Pd): “Esprimerò un voto contrario pur apprezzando alcune cose che sono state inserite in questo atto. Un grande contenitore in cui ci sono delle iniziative positive, come i 100mila euro per la maggiorazione del bonus bebè. Ma abbiamo alcune perplessità in questo atto di indirizzo. Speriamo che nei prossimi mesi si possa incidere sulle tante questioni emergenziali in Umbria, come quelle abitative o sanitarie”. DMB/


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