“Piano sociale, serve accelerazione per la costruzione di un welfare collaborativo che assicuri il diritto alla cura per tutti”
Intervento di Simona Meloni (Pd)
(Acs) Perugia, 28 settembre 2023 – “Serve subito il programma attuativo per il Piano regionale integrato della non autosufficienza e serve un’accelerazione per il Piano sociale, alla luce di bisogni sempre crescenti, soprattutto nel post pandemia”. Così la capogruppo del Pd, Simona Meloni, specificando come “serva un grande appello alle forze sociali dell’Umbria, regione che non ha mai, fino ad ora, lasciato indietro nessuno, affinché si possa costruire insieme un welfare collaborativo e partecipato, con una programmazione trasparente e democratica”.
La consigliera Meloni ribadisce “l’utilità del provvedimento per la Non autosufficienza ma anche la necessità e l’urgenza, ora, del Piano triennale operativo, che dovrà essere concretamente partecipato dagli operatori, dalle istituzioni e dai territori. E’ proprio nella nostra attività quotidiana sul territorio di ascolto e di confronto che ci si accorge infatti della estrema necessità di un Piano sociale grande e omnicomprensivo, che offra prospettive sulle fasce di popolazione che oggi hanno bisogno di supporto. Un piano inclusivo, che tenga conto di nuovi bisogni come la salute mentale, i disagi, le dipendenze, l’abbandono scolastico, i disagi giovanili e la solitudine degli anziani e il complessivo e costante aumento delle fragilità. Queste sono le situazioni sempre più urgenti e per le quali, fino ad ora, abbiamo trovato solo risposte tiepide e scarse”.
“Per costruire una grande alleanza sociale – spiega Meloni – serve impostare, come avevo suggerito nella mia proposta di legge per un welfare collaborativo, un modello basato su nuove alleanze tra istituzioni, famiglie, il privato sociale, il mercato, che valorizzino le capacità di iniziativa dei singoli e delle formazioni sociali. Viene denominato anche welfare generativo in quanto finalizzato a rendere i soggetti destinatari di interventi e prestazioni sociali protagonisti di azioni di rigenerazione, val a dire di interventi a vantaggio della collettività, che possono consistere in interventi di cura, di prossimità e di rigenerazione di valore sociale. L'intento del provvedimento è quindi quello di favorire un coinvolgimento attivo dei cittadini che, prescindendo da vincoli di carattere associativo stabili, favorisce il nascere di esperienze collaborative per lo svolgimento di attività sociali, offrendo ai destinatari degli interventi l'opportunità di esprimere la propria autonoma iniziativa per lo svolgimento di attività di interesse generale, favorendo in tal modo anche la creatività e la messa a servizio delle proprie competenze, in diretta attuazione del principio di sussidiarietà enunciato dalla nostra Costituzione”. RED/pg