Approvato l’assestamento del bilancio della Regione Umbria 2023-2025
L’Aula ha dato il via libera a maggioranza. Approvati anche 5 emendamenti e 3 ordini del giorno
(Acs) Perugia, 28 luglio 2023 – L’Assemblea legislativa ha approvato a maggioranza, con 13 voti favorevoli (Lega, FdI, FI, Tesei per l'Umbria, Nicchi-Misto), 5 voti contrari (Pd, M5S, Bianconi-Misto) e 2 astenuti (Patto Civico, Porzi-Misto), l’assestamento del bilancio di previsione della Regione Umbria 2023-2024-2025. Prima del voto finale sono stati approvati 5 emendamenti proposti dalla Giunta. Approvati anche 3 ordini del giorno, due a firma Porzi (Misto) e Pastorelli (Lega), il terzo a firma De Luca (M5S) e Pastorelli (Lega), emendato dalla presidente Tesei.
Illustrando l’atto in Aula, il relatore di maggioranza Daniele Nicchi (Misto, presidente della Prima commissione consiliare) ha spiegato che “nonostante le difficoltà incontrate in questi anni di amministrazione, la gestione del bilancio è stata attuata sempre con la massima prudenza e attenzione. La pressione fiscale è rimasta invariata e sussistono comunque maggiori disponibilità economiche derivanti dal miglioramento dei gettiti, dai proventi dei canoni idrogeologici, dalle entrate Irpef, Irap e da altri vantaggi per la gestione economica finanziaria e dei contenziosi dell’Ente, che hanno portato ad una ulteriore disponibilità di bilancio quantificata in 14 milioni di euro. Tali fondi hanno permesso di dare maggiore attenzione al sociale, al trasporto pubblico, all’agricoltura e a settori altrettanto importanti come cultura e turismo, facendo registrare riscontri positivi e dando risultati importanti a livello economico e sociale per la nostra Regione”.
La manovra si muove in un contesto economico finanziario condizionato dalle conseguenze del conflitto in Ucraina, caratterizzato dall’aumento dei tassi di interesse e dalla spinta inflazionistica. Per questo l’assestamento ha come priorità gli adeguamenti necessari per la gestione ordinaria del bilancio con l’introduzione di alcune misure ed interventi per dare una risposta alle esigenze in atto, favorendo il sostegno e la ripresa delle attività e lo sviluppo economico della regione. Tra le entrate ulteriori stanziamenti sono riferiti al servizio sanitario nazionale: le quote del Fondo sanitario indistinto sono state incrementate per gli esercizi 2023, 2024 e 2025 di 54 milioni 994 mila euro. Il Fondo sanitario regionale indistinto iscritto in bilancio è pari ad 1 miliardo 729 milioni 747 mila euro. Inoltre, il Fondo Nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale è stato incrementato per gli esercizi finanziari 2023 - 2025 di 1 milione 640 mila euro, tenendo conto del maggiore stanziamento di complessivi 200 milioni di euro previsto per il 2023. Tra le entrate extratributarie del Bilancio sono state iscritte le maggiori entrate relative ai canoni derivati dalle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della Regione Umbria. Le maggiori entrate iscritte, rispetto a quelle già previste nel bilancio 2023-2025, sono pari a 2 milioni 187 mila euro nell'esercizio 2023, 3 milioni 496 mila euro nell'esercizio 2024 e 3 milioni 671 mila euro nell’esercizio 2025. Grazie ai proventi derivanti dall’aumento del canone dovuto dai concessionari degli impianti di grande derivazione idroelettrica, a decorrere dal 2023, sono state iscritte spese pari al 5% dei canoni fissi per la predisposizione del Piano a tutela delle acque, mentre, a decorrere dal 2024, è stata iscritta nel bilancio la spesa autorizzata che destina il 35% della componente fissa dei canoni a favore dei Comuni interessati dagli impianti di grande derivazione idroelettrica.
L’atto prevede ulteriori interventi derivanti dalle variazioni delle entrate e riduzioni di spese, in vari settori. In particolare in Trasporti e viabilità c’è un incremento per il Tpl di 3,4 milioni di euro nel 2023, 0,7 milioni nel 2024 e 1,85 milioni nel 2025. È previsto inoltre un finanziamento di 100 mila euro all’anno per interventi di manutenzione ordinaria delle piste ciclabili. Per quanto riguarda Politiche del territorio e protezione civile, è previsto un finanziamento di 100 mila euro nel 2023 per la manutenzione ordinaria e la gestione delle opere idrauliche del demanio idrico regionale, oltre ad un incremento di 25 mila euro per il funzionamento del Centro di Protezione civile di Foligno. Per il settore della Sicurezza Urbana, c’è un incremento di 135 mila euro nel 2023 per interventi di sicurezza urbana e di diritto alla sicurezza dei cittadini. Anche per Sociale e Welfare ci sono risorse aggiuntive per 1 milione di euro nel 2023 per il Fondo regionale per la non autosufficienza, oltre al rifinanziamento di 180 mila euro all’anno per il sostegno alle famiglie numerose, e 500 mila euro di rifinanziamento per il 2023 del bonus bebè. Per cultura e turismo c’è un incremento di 30 mila euro per il 2023 per il Laboratorio diagnostico di Spoleto, il rifinanziamento alla Fondazione Perugia Musica Classica di 180 mila euro per il 2023 e 2024, rifinanziamento di 110 mila euro per il 2023 e 2024 al Teatro Lirico sperimentale di Spoleto, un incremento di 20 mila euro nel 2023 a sostegno del sistema museale regionale, 66 mila euro per il 2023 a favore della Fondazione Umbria Jazz, ed il finanziamento delle spese per lo sviluppo e la gestione del portale turistico regionale di 50 mila euro per il 2023 e di 300 mila euro per il 2024 e 2025. In agricoltura è previsto un incremento di 75 mila 442 euro nel 2023 per l’Unione dei Comuni del lago Trasimeno; 55 mila euro nel 2023 per le spese per fiere, mostre, mercati e manifestazioni agroalimentari; un incremento di 70 mila euro nel 2023 per i centri faunistici; di 40 mila euro nel 2023 per i centri ittiogenici, e di 44 mila euro nel 2023 per i danni provocati all’agricoltura dalla fauna selvatica. Viene poi istituito il Fondo regionale per il welfare integrativo a favore dei dipendenti della Giunta regionale con una dotazione iniziale di 287 mila euro. Infine sono stati incrementati fondi speciali per far fronte agli oneri derivanti da provvedimenti legislativi regionali in corso di approvazione, con un aumento di 150 mila euro per il 2023 e di 850 mila euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.
Relazione di minoranza, Simona Meloni (Pd)
L’assetto economico finanziario del bilancio regionale, anche quest’anno, rappresenta un’occasione persa per imprimere una svolta. Non ci aspettavamo dalla Giunta un atto così misero e privo di visione, per lo più una somma di piccoli stanziamenti destinati alla cultura e agli spettacoli. Gli unici interventi degni di nota riguardano l’adeguamento contrattuale dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale e l’adeguamento degli stanziamenti relativi alle risorse destinate al servizio sanitario regionale, sulla base dell’Intesa approvata per la ripartizione delle risorse finanziarie destinate al servizio sanitario nazionale per il 2022.
Pare del tutto evidente che, in sanità, nonostante il continuo avvicendamento dei dirigenti, una sostanziale rimodulazione della governance, le cabine di regia, le annunciate convenzioni con l’Università, e gli editti sull’austerità, i risultati non stanno arrivando. Dovete prendere atto che su questo fronte avete fallito. Vi siete insediati all’insegna dell’apertura ai territori, contro il centralismo regionale vi ritrovate ad essere criticati dagli stessi vostri Sindaci a causa di scelte e logiche calate dall’alto, senza un minimo coinvolgimento e condivisione. I rilievi della Corte dei Conti resi pubblici in sede di giudizio di parifica al Rendiconto, sono gravissimi.
I cittadini non si spiegano peraltro come avete fatto a fare un buco di bilancio di oltre 200 milioni mentre gli tagliavate i servizi e le prestazioni sanitarie. Badate bene, il tema dell’indebitamento non è una questione che si limita al sistema sanitario pubblico. Sulla sanità si impiegano l’80% delle risorse del Bilancio regionale. Ciò significa che con i debiti che avete accumulato tutto il sistema regionale è in evidente sofferenza con ricadute gravi. Sulla programmazione europea 21/27 ci sono evidenti ritardi. Quanto avete stanziato sul fondo per il triennio 23/25 risulta del tutto insufficiente a cofinanziare le misure e a far partire i progetti. La Regione per decenni è stata tra le più virtuose d’Italia perché riusciva a spendere tutte le risorse che l’Europa le assegnava. Oggi ho seri dubbi che ciò accada.
Dicevamo di un bilancio di assestamento di piccolo cabotaggio. Nel provvedimento in discussione infatti, tolte le applicazioni delle somme provenienti da provvedimenti Statali, non restano che provvedimenti i cui importi si attestano tra i 50 e i 500 mila euro. Sono provvedimenti su cui non si può neanche entrare per valutare se buoni o meno, si tratta di mance e spot pre-elettorali più o meno condivisibili, ma irrilevanti rispetto alla vita degli umbri.
Tutto ciò, come accennato in precedenza, in un quadro di costante e progressivo sfilacciamento del bilancio regionale nella sua struttura portante. Le difficoltà più volte segnalate dai livelli ministeriali e dalla Corte dei conti rendono quanto meno discutibili non tanto le risultanze del bilancio, quanto la sostenibilità degli equilibri di bilancio nel tempo. Di tutti i grandi proclami circa l’efficientamento della spesa e, più in generale, del Sistema Regione, alla chiusura del terzo ciclo di bilancio a carico di questa amministrazione, non si rinvengono tracce di effettivi risultati positivi se non come detto l’evidente smantellamento del sistema sanitario regionale: questo è il vostro unico risultato a poco più di un anno dal termine della Legislatura. Ad aggravare questa situazione, non certo confortante, c’è anche il tema relativo alla gestione dei fondi del Pnrr. Ciò che ci appare incredibile è che non esista, o quanto meno, non sia mai stato reso pubblico, un quadro generale riepilogativo dei progetti Pnrr locali e regionali. Data la situazione, presumiamo che ci sia un altissimo rischio di sovrapposizione tra i progetti Pnrr e quelli finanziati con le risorse della programmazione 21/27. C’è il rischio non remoto di andare a finanziare le stesse opere. La Giunta ha preferito considerare una questione riservata il PNRR, svilendo il ruolo di questa Assemblea legislativa, e più in generale non considerando valori come la trasparenza e la partecipazione della Comunità umbra al raggiungimento dei risultati. Anche in questa manovra come l’anno scorso, non ci sono misure in questo senso, manca la visione dello sviluppo dell’Umbria. Occorrerebbe anche stanziare, più che bonus una tantum, risorse specifiche nel settore sociale, per cui non sono previsti sufficienti stanziamenti”.
Interventi
Andrea Fora (Patto civico): “Con questo atto si compiono un’azione tecnica e una politica. È stato fatto un lavoro importante, con l’istituzione del capitolo di spesa per le leggi regionali in itinere. Bene il riallineamento delle entrate Irpef e la previsione del welfare integrativo. Una forte azione di riforma della pubblica amministrazione è sicuramente necessaria anche per evitare di perdere l’occasione storica del Pnrr. Importante l’invarianza della pressione fiscale. I 14 milioni di disponibilità sono l’esito di una operazione di razionalizzazione svolta con efficacia. Sulle scelte politiche, viene incrementato il fondo per la non autosufficienza e ci sono altri piccoli interventi in materia di welfare. Non credo nella politica dei bonus, che spesso sono risorse quasi sprecate. Le misure dell’assestamento sono apprezzabili ma vanno inserite in un intervento strutturale. Su famiglia e natalità ci sono in Commissione alcune proposte di legge che mirano a fronteggiare il decremento demografico. Rilevo la mancanza di interventi su leggi regionali non finanziate, come la disciplina delle cooperative di comunità, che possono essere invece utili per i borghi e le aree urbane depresse; le comunità energetiche, su cui è stato fatto un investimento al momento solo politico. Il mio sarà un voto di astensione”.
Stefano Pastorelli (Lega): “Grazie al buon operato della Giunta è stato possibile finanziare ulteriori interventi nel 2023 in settori importanti come il trasporto pubblico locale, le piste ciclabili, la manutenzione delle opere idrauliche, il centro di protezione civile di Foligno, la sicurezza urbana, il fondo regionale per la non autosufficienza, il sostegno economico alle famiglie numerose, il bonus bebè. Ma incrementi ci sono anche per la cultura e il turismo, come per il laboratorio diagnostico di Spoleto, per la Fondazione Perugia Musica classica, per il teatro lirico sperimentale, per il sostegno del sistema museale regionale, per la fondazione Umbria Jazz. Senza dimenticare gli interventi aggiuntivi per l’agricoltura, per l’Unione dei comuni del Lago, le fiere, le mostre e i mercati del settore agroalimentare, i centri faunistici, il fondo regionale per il welfare integrativo per i dipendenti regionali, i fondi per i provvedimenti legislativi in corso di approvazione dall’Assemblea legislativa come ad esempio la pdl per la birra artigianale. Oramai questa Aula è divisa a metà. In minoranza ci sono professionisti delle fake news, come ad esempio quelle sul Pnrr. Le criticità sono molte ma si sta facendo molto con un impegno importante della Presidente e della Giunta. Gli umbri lo stanno vedendo e i risultati stanno arrivando”.
Michele Bettarelli (Pd): “La realtà è diversa dal quadro idilliaco che la maggioranza dipinge. Dopo 4 anni di governo continuate ad attribuire responsabilità alla Giunta e all’Esecutivo nazionale precedenti. Questo rendiconto rappresenta una occasione mancata. Avete solo provato ad accontentare qualcuno, in vista delle elezioni. Sono state date mancette invece di prevedere interventi strutturati. I cittadini devono rinunciare alla sanità pubblica se non possono spostarsi ed affrontare costi e disservizi. Spesso questa Giunta confonde l'efficientamento con i tagli. In materia di appalti questo è evidente, con le gare al massimo ribasso nelle Asl”.
Manuela Puletti (Lega): “Questa manovra è stata pensata per valorizzare il nostro territorio. L’Assestamento è una garanzia del lavoro che questa maggioranza sta portando avanti nonostante le difficoltà. Ad oggi abbiamo una regione che sta vantando dati su Pil e turismo da far invidia a molte regioni. Anche l’export è in crescita. Le fughe dei cervelli c’erano in passato, ora tornano. I dati eccellenti sul turismo dimostrano il buon lavoro. Sulle infrastrutture dopo decenni si parte con la E78. Questi sono dati, e la minoranza dovrebbe prenderne atto. Il bilancio è in salute e il gradimento della Presidente è in crescita. Quello che avete detto è strumentale e non supportato dai dati. Sulla sicurezza si sta lavorando bene. Un ringraziamento a Melasecche per gli ulteriori fondi trovati. Bene il lavoro sulla famiglia: con questo assestamento stiamo dimostrando che questa è una priorità per la GIunta e per la Lega. Piccoli passi in avanti anche per la caccia e la pesca. Anche gli ulteriori fondi per chi ha visto distrutti i loro raccolti dalla fauna selvatica. Ci sono ottimi segnali su tantissimi argomenti e sulle battaglie che abbiamo portato avanti in questa Aula. Ringraziamo la Giunta per i risultati che stiamo ottenendo, nonostante le difficoltà. Una imparziale lettura politica dei dati non può criticare il coraggio di questa Giunta e di questa maggioranza”.
Valerio Mancini (Lega): “La Giunta ha saputo focalizzare interventi su alcuni temi che erano stati messi in evidenza. Mi chiedo se esistono degli emendamenti della minoranza su questo documento. Se avessero voluto modificare queste scelte avrebbero potuto presentarli, ma per fare questo sarebbe stata necessaria una visione politica. Volevo presentarli io alcuni emendamenti. L’assessore Agabiti ha mantenuto la parola circa gli stanziamenti per la sicurezza e questo deve essere apprezzato. Sulla birra artigianale, c’è una legge significativa per un tema che crea occupazione e ora viene finanziata. La legge sui canoni da grandi derivazioni, che la Lega ha voluto fortemente, permette di avere fondi aggiuntivi per la protezione civile che ha sempre patito una carenza di fondi. Altro aspetto da sottolineare, lo sblocco della Strada delle Tre Valli. Nella precedente legislatura non c’era attenzione alle grandi opere. E se ci saranno risultati sarà grazie a questa Giunta e all’impegno di alcuni di noi. La capogruppo Meloni ha caricato il Consiglio regionale di responsabilità eccessive, soprattutto sull’emergenza climatica. Valutazione ampiamente positiva su questo atto, talmente valido da non aver ricevuto proposte di emendamento dalla minoranza”.
Donatella Porzi (Misto): “Mi astengo su questo atto. Non critico le riallocazioni, ma critico il bilancio nella sua totalità con la sanità che versa in situazione disastrosa. Nella passata legislatura a presentare emendamenti erano anche consiglieri di maggioranza. E venivano accolti anche emendamenti della minoranza. In questi 4 anni l’opposizione ha fatto una serie innumerevole di proposte che sono state tutte respinte al mittente, e nella maggior parte dei casi non c’è stata neanche discussione. Abbiamo iniziato questa legislatura con un mio atto sulla Orte-Falconara. Oggi leggiamo che questa infrastruttura, per una congiuntura particolare, dal momento che non sarà realizzata la Roma-Pescara, la Orte-Falconara gode di un ulteriore finanziamento. Se avessimo approvato i miei atti non avremmo fatto nulla di male. Sulla scuola, siamo la Regione con il tasso di abbandono più alto dopo la Sardegna. Cosa che pagheremo in futuro”.
Thomas De Luca (M5s): “Come minoranza non vogliamo solo dare uno sguardo critico sull’atto, ma anche indicare soluzioni. Ricordo che il segretario regionale della Lega, Caparvi, ha assistito personalmente alla bocciatura di un emendamento alla Camera sullo stato di emergenza richiesto a seguito degli eventi alluvionali di Bastia, Nocera, Assisi e Valtopina che hanno causato ingenti danni. Presenterò seduta stante un ordine del giorno per la presa in carico di questo problema, alla luce della bocciatura da parte del governo. Servono risorse per coprire i danni di questi fenomeni”.
Paola Agabiti (assessore): “Il bilancio mette in campo politiche di risanamento e di rilancio che vedono i loro effetti in questa manovra di assestamento, nella quale si effettua una rivalutazione delle esigenze emerse nei primi sei mesi dell'anno. Contrariamente al passato non sono stati lasciati debiti nei trasporti o con le province. E’ un bilancio che ha una visione, ma prima bisogna garantire le esigenze amministrative e gestionali. Se non puoi garantire il corrente non puoi pensare alla prospettiva. Stiamo svolgendo una verifica rispetto agli obiettivi che ci siamo dati nel previsionale all’interno del contesto che viviamo, condizionato dall’inflazione e dai tassi di interesse. Le variazioni vanno a sostegno di interventi strategici per la Regione, come i 6 milioni di cofinanziamento dei fondi europei, che garantiscono un moltiplicatore, ad esempio in agricoltura. E questo lo facciamo subito, non come in passato. L’indirizzo della Giunta è avere una sinergia attenta ed efficace con le risorse disponibili, concentrando l’attenzione non solo su risorse proprie ma anche su quelle della programmazione europea. In questo l’Umbria è virtuosa ed efficiente nell’utilizzo e nella tempestività del loro impiego, oltre alle risorse che il Governo mette in campo. I programmi europei verranno messi a sistema con i fondi Pnrr. Nei prossimi anni partiranno importanti strumenti programmatici grazie al lavoro svolto dalla Giunta per intercettare risorse del Pnrr. Saremo in grado di dare nuova linfa al sistema socio economico regionale. Stiamo ponendo le basi per un nuovo modello di sviluppo solido, innovativo e resiliente. Vogliamo ricreare un sistema regionale che renda l’Umbria attrattiva, con una maggiore efficienza del sistema amministrativo. Siamo riusciti a chiudere la controversia con la Provincia di Perugia e stiamo chiudendo anche con quella di Terni. Sul personale abbiamo istituito una nuova direzione per il Pnrr, abbiamo già provveduto all’assunzione di 38 unità per venire incontro alle esigenze e velocizzarne i tempi di attuazione delle misure in corso. Altre 4 assunzioni verranno fatte ad agosto e 59 tra settembre e ottobre. Ricordo l’impegno della Giunta a favore delle famiglie, dove abbiamo messo in campo 16 milioni di euro per l'attività sportiva, le borse di studio, i centri estivi. Misure sistemiche che verranno riproposte nei prossimi anni. A cui vanno aggiunti gli interventi in ambito universitario. In tema di promozione siamo riusciti a inserire 2 nuove aree interne, che avranno a disposizione 59 milioni di euro per servizi essenziali ma anche investimenti per i piccoli borghi. I flussi turistici hanno incrementi a doppia cifra, con ricadute anche a livello occupazionale. Questi sono i risultati ottenuti in conseguenza ad una svolta significativa sulle politiche di sviluppo per il tessuto produttivo e le amministrazioni, con scelte strategiche che portano ad un cambio di visione e di prospettiva. La nostra azione continua a esplicare effetti nel segno di un uso oculato e razionale delle risorse, per esser pronti ad affrontare le sfide che abbiamo di fronte. Solo così possiamo gestire i nuovi programmi comunitari per favorire lo sviluppo economico che la Regione si merita, con le carte in regola per un salto di qualità che da sempre aspettiamo”.
Donatella Tesei (Presidente Regione): “Ho sentito in Aula cose fuorvianti e prive di fondamento. Stigmatizzo la coerenza di alcuni interventi rispetto al tema di oggi: il bilancio. Dò atto al consigliere Fora di aver fatto una disamina attenta. la consigliera Meloni ha parlato in maniera forte dei progetti del Pnrr. Ricordo all’Aula che 15 giorni fa abbiamo presentato la relazione sul programma di Governo. Sul Pnrr in quella relazione c’è scritto tutto, con vari report sugli importi di 2,9 miliardi che l’Umbria ha intercettato. E secondo diverse analisi la Regione potrebbe aggiudicarsi anche altre risorse. Nella relazione c’era anche lo stato di attuazione: tutti i progetti sono stati avviati e auspichiamo di riuscire a ultimarli nei tempi. Per questo abbiamo costituito una direzione ad hoc, anche per andare in aiuto dei Comuni che sono in difficoltà per mancanza di personale. Alla consigliera Porzi, sulla Orte-Flaconara, ricordo che quell’atto non è stato accolto perché era già stato fatto tutto. Sul tema della carenza infrastrutturale non abbiamo neanche aspettato il covid, ma ci siamo mossi subito. E continueremo a farlo. Alcune opere sono già state finanziate, per le altre continueremo a dialogare con il Governo, perché questo è il vulnus della nostra regione. Anche nel passato si sarebbe potuto portare a casa qualcosa. Siamo la cenerentola d’Italia dal punto di vista infrastrutturale. Ho sentito, poi, preoccupazioni sulle risorse comunitarie. Ci siamo assicurati molti fondi. Abbiamo cercato di porre questo tema all’attenzione dei vari ministri. Speriamo di recuperare qualche cosa. Sulla capacità di utilizzo delle risorse comunitarie, quando siamo arrivati a fine 2019 abbiamo rimodulato molte risorse perché non si era stati capaci di utilizzarle. Noi velocemente le abbiamo riprogrammate per sostenere imprese e famiglie. Questo è stato il primo grande risultato. Poi c’è stato il Covid che per 2 anni ha impegnato tutte le amministrazioni a gestire una cosa sconosciuta. Non lo dobbiamo scordare. Sui giovani che lasciano la nostra regione, è un problema serio sul quale lavorare e che esiste da tempo. Il prossimo impegno sono le nostre imprese. La politica di questo governo ha aiutato le nostre imprese che hanno recuperato 11 punti di Pil rispetto al 2019. Secondo le previsioni saremmo dovuti essere in recessione. Invece ci sarà una crescita anche se non molto alta per le conseguenze della guerra. Siamo sempre stati al fianco delle nostre imprese per capirne le esigenze. Sui giovani il 2022 ha segnato un punto importante: i 500 giovani che tutti gli anni lasciavano la nostra regione dopo la laurea, nel 2022 sono stati solo 38. Significa che stiamo facendo meglio e speriamo di proseguire in futuro. Oggi il paradigma è diverso: l’apparato pubblico è una grande risorsa, vanno riviste e potenziate le professionalità. Lo abbiamo fatto con una gestione molto oculata, non ultimo con le nostre partecipate che finalmente hanno bilanci in positivo. Il pubblico può funzionare. Bisogna valorizzarne le professionalità. Sulla ricostruzione del sisma 2016 i numeri della macroarea dimostrano che l'Umbria ha i migliori risultati. Ma a fine 2019 c’erano solo le macerie. Le ordinanze per portarle via le abbiamo fatte noi. Ora sono partiti anche i grandi progetti. E questo con 2 anni di Covid, con l’aumento delle materie prime, con il superbonus che ha creato difficoltà nel trovare aziende. Dobbiamo informare in maniera corretta la comunità regionale. Bisogna stare con i piedi per terra e conoscere i limiti di bilancio. Oggi le risorse comunitarie le dobbiamo cofinanziare con il bilancio se non le vogliamo perdere. Ci vuole consapevolezza. Attraverso un’azione mirata e responsabile il cofinanziamento è un moltiplicatore che nel corso dei prossimi anni avrà un effetto sulla comunità regionale. Sulla famiglia i bonus sono strutturali, come il bonus nuovi nati, la misura a favore della neomamme, tutti i sostegni per le famiglie, le borse di studio. Comunque non c'è preclusione a lavorare su una legge per la famiglia”.
Emendamenti (tutti della Giunta regionale)
Emendamento 1
L’avanzo di amministrazione dell’Assemblea legislativa disponibile alla fine dell’esercizio, pari a 3 milioni 999mila 291 euro, sarà restituito al Bilancio regionale
Emendamento 2
Contributi agli enti locali per la partecipazione alle procedure di gara del soggetto aggregatore regionale: la società ‘Punto Zero Scarl’, a seguito della fusione per incorporazione di società regionali nella. Si autorizza per ciascuno degli anni 2023 e 2024 la spesa di 105mila euro
Emendamento 3
Accantonamento del Fondo per rinnovi contrattuali 2022-24 per un importo pari a 1 milione 100mila euro
Emendamento 4
Rimodulazione dei Fondi vincolati dell’Agenzia per la coesione territoriale: iscritta nel Bilancio una prima quota di 310mila 657 euro del finanziamento complessivo di euro 760mila 657 concesso dall’Agenzia per la realizzazione del progetto ‘Sac-Ru’ Cup del Programma operativo nazionale di governance e capacità istituzionale. Si tratta di una variazione compensativa a invarianza dei saldi di bilancio
Emendamento 5
Sostegno alle misure di welfare integrativo per i dipendenti della Giunta con un fondo finanziato da risorse annualmente stanziate nel bilancio in misura non superiore allo 0,5% dell’ammontare degli oneri per il trattamento economico del personale, nella misura massima di 287mila 322 euro
Ordini del giorno
1 Ordine del giorno a firma Donatella Porzi (Misto) e Stefano Pastorelli (Lega): “valorizzare e sostenere con incisività e adeguate risorse l’operato delle istituzioni museali, con particolare riferimento a quelle a gestione diretta degli Enti locali, impegnati a garantire l’apertura delle sedi ma con grandi difficoltà legate alla ridotta dotazione di personale”.
2 Ordine del giorno a firma Donatella Porzi (Misto) e Stefano Pastorelli (Lega): “valorizzare le manifestazioni storiche dell'Umbria con adeguate risorse finanziarie destinate a sostenere eventi rievocativi della cultura e delle tradizioni umbre, sia per quanto attiene la partecipazione popolare che il conseguente impatto sul settore turistico”.
3 Ordine del giorno a firma Thomas De Luca (M5s) e Stefano Pastorelli (Lega) emendato dalla presidente Tesei riguardo l’impegno della Giunta e il ruolo del Governo sulle risorse da destinare ai territori umbri colpiti dall’alluvione del giugno scorso: l’atto chiede quindi l’impegno della Giunta regionale a “verificare presso il Governo la possibilità di reperire risorse straordinarie da destinare ai territori umbri colpiti dall’alluvione verificatasi nel giugno scorso che hanno interessato i territori dei comuni di Assisi, Bastia, Valtopina e Nocera Umbra”. DMB/MP/PG