Gruppo Acque minerali italiane: “Regione ignora richieste dei sindacati: troppo disinteresse sulla vicenda”
Nota di Bori (Pd) che annuncia interrogazione
(Acs) Perugia, 15 giugno 2023 - “Inaccettabili i ritardi e il disinteresse della presidente Tesei e dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, nei confronti della vertenza del gruppo ‘Ami – Acque minerali italiane’ nei due stabilimenti umbri. Ottanta lavoratori aspettano di conoscere ancora le loro sorti e l’assessore regionale Fioroni, da un mese e mezzo, non risponde alla richiesta di incontro inviatagli dai sindacati sul tema”: così il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd), che annuncia la presentazione di una interrogazione “per chiedere di conoscere il punto della situazione della vertenza, lo stato dell’arte del piano quinquennale annunciato ai quattro venti dalla nuova proprietà e prospettive future, di lungo periodo ma non solo”.
“Manca un anno non solo dalle Regionali, capitolo sul quale la presidente Tesei sta ragionando per cercare di ottenere il bis per la propria ricandidatura, ma anche dalla scadenza per la concessione per l’uso delle sorgenti – spiega Bori – e quindi ci auguriamo che la Governatrice non si distragga troppo alle beghe interne e affronti con attenzione il futuro di questa vertenza. Da parte nostra, abbiamo cercato di essere un pungolo in tutti gli snodi fondamentali, compreso il momento in cui, nel marzo 2022, il nuovo proprietario incontrò le istituzioni, lasciando fuori i lavoratori. Quello di oggi ci appare un nuovo momento dirimente. Il silenzio e il disinteresse caduto sul tema sono un problema”.
“Serve riaccendere i riflettori sulla vicenda – continua Bori – e non ci pare affatto sufficiente il ritorno della produzione della storica bottiglia verde per parlare di rilancio. Il livello di oltre 190 milioni di bottiglie l’anno da produrre è lontano da raggiungere ed è dunque necessario che tutte le istituzioni, le associazioni di categoria e gli stakeholders remino dalla stessa parte, con l’obiettivo di salvaguardare una realtà storica della nostra regione”. RED/PG