Qt 4 “Estensione del periodo di validità del farmaco antivirale Paxlovid”
Il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega) interroga, risponde l’assessore Luca Coletto: “scelta fatta da Aifa”
(Acs) Perugia, 13 giugno 2023 - Nella sessione dedicata al Question time della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, il consigliere Valerio Mancini (Lega) ha chiesto all’assessore alla Sanità, Luca Coletto di sapere “quante confezioni di Paxlovid (nirmatrelvir 150 mg/ritonavir 100 mg) compresse a cui è applicabile l’estensione del periodo di validità sono nella disponibilità del sistema sanitario regionale e qual è il costo unitario di ciascuna confezione”.
Illustrando l’atto, Valerio Mancini ha ricordato che “farmaco Paxlovid è un medicinale antivirale utilizzato per il trattamento degli adulti con Covid-19 che non necessitano di ossigenoterapia supplementare. Il 22 febbraio 2023 Pfizer ha comunicato l’estensione del periodo di validità di Paxlovid, precisando che se le confezioni hanno una data di scadenza superata questo non significa che il prodotto sia da considerarsi scaduto. Infatti, il 24 gennaio 2023 l’Agenzia Europea dei Medicinali ha approvato un nuovo periodo di validità per Paxlovid, estendendolo da 18 mesi a 2 anni. Secondo Pfizer questo significa che le confezioni che riportano sulla scatola e sul blister una data di scadenza compresa tra novembre 2022 e novembre 2023 restano valide per un periodo più lungo rispetto alla data di scadenza stampata. La nuova data di scadenza può essere determinata attraverso l’identificazione dello specifico numero di lotto riportato nella nota di Pfizer”.
L’assessore Coletto ha risposto che “al 5 giugno le confezioni di Paxlovid nella disponibilità del sistema sanitario regionale erano: 1658 di un lotto la cui data di scadenza passa da aprile 2023 a gennaio 2024, 3095 confezioni di un lotto che passa da novembre 2023 a gennaio 2024, 70 che passano da dicembre 2022 a settembre 2023, 8 da febbraio a ottobre 2023 e 2 confezioni da gennaio a agosto 2023. non siamo a conoscenza del costo unitario delle confezioni in quanto il farmaco è stato fornito alle Regioni dalla struttura governativa ‘Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia’. Voglio ricordare che tutte le modifiche relative a questo farmaco sono partite dall’Aifa, l’Agenzia nazionale del farmaco, che dipende direttamente dal Governo, e che tali direttive sono state concordate da Aifa con la Pfizer”.
Nella sua replica Mancini ha detto che “il costo del farmaco non si trova, neanche al Ministero. Tra tre mesi le domanderò quante confezioni saremo costretti a buttarne via. E chiederò quanto abbiamo speso. I cittadini hanno il diritto di saperlo, ma non lo sapranno. Bisogna dare la verità ai cittadini, sia per la salute che per le risorse economiche. Se dobbiamo prorogare la scadenza delle confezioni del farmaco è perché ce ne hanno date troppe. Serve la documentazione scientifica che confermi questa scelta”. DMB/