Regione Umbria - Assemblea legislativa


Adisu: “L’Umbria punti a diventare una realtà all’avanguardia nel campo del diritto allo studio”

In sintesi

Conferenza stampa di Bori (Pd): “Nuovo ‘welfare studentesco’ per agevolare non solo lo studio ma anche l’esperienza di vita degli studenti e favorire una loro futura permanenza in Umbria per progetti di vita e di lavoro

(Acs) Perugia, 9 giugno 2023 – Il consigliere del Partito democratico Tommaso Bori ha tenuto stamani una conferenza stampa a Palazzo Cesaroni, insieme al segretario regionale dei giovani democratici, Michelangelo Grilli. Illustrata una mozione che andrà in Aula martedì prossimo, incentrata su un nuovo “welfare studentesco”, con cui si chiede l’impegno di “ampliare le finalità e le competenze di Adisu, nonché la dotazione finanziaria dell’ente, al fine di integrare nella concezione di diritto allo studio anche quei servizi essenziali e funzionali alla sua effettiva realizzazione, quali: la mobilità, le politiche abitative, la salute fisica e mentale”.

“Necessario – ha detto Bori - costruire attorno al nucleo di strumenti e servizi strettamente funzionali alla fruizione del Diritto allo Studio, un sistema di ‘welfare studentesco’ che, in sinergia agli altri enti pubblici e alle componenti attive della società civile, metta in campo interventi, agevolazioni, servizi aggiuntivi e politiche atte a migliorare e perfezionare l’esperienza accademica e di vita degli studenti e delle studentesse che hanno scelto l’Umbria quale sede per la loro formazione. Penso all’accesso ai beni e ai servizi di prima necessità, alle politiche abitative, all’orientamento e all’inserimento nel mondo del lavoro. Lo stesso vale per l’accesso alla cultura, al sostegno e promozione di attività culturali, sociali e aggregative, alla partecipazione e impegno civico, promuovendo la consapevolezza, la prevenzione e la salute riproduttiva, il benessere e lo sport. Servono atti concreti come quello di stabilizzare, in accordo con il sistema universitario, la misura di ‘No Tax Area’ a 30mila euro di Isee, rendendo strutturali i fondi necessari e lo stanziamento di fondi per la copertura totale delle borse di studio erogate da Adisu, nonché tutte le altre erogazioni e misure previste.

Fondamentale – ha aggiunto Bori - anche il tema della mobilità per gli studenti. Per questo chiediamo di confermare e rendere strutturale, in accordo con gli altri enti coinvolti, l’abbonamento unico annuale a 60 euro per gli studenti universitari, ampliandone la platea anche alle popolazioni studentesche dell’Accademia delle Belle Arti ‘Pietro Vannucci’, il Conservatorio di musica ‘Francesco Morlacchi’ e la Scuola di Mediazione linguistica, nonché agli specializzandi e ai dottorandi dell’Università degli studi di Perugia e dell’Università per stranieri di Perugia, che risultano attualmente esclusi. Torniamo inoltre a ribadire l’importanza di istituire, con un accordo tra comuni e ADiSU e gli altri enti interessati, un servizio di mobilità notturna nelle città di Perugia e Terni, rivolto soprattutto alle esigenze della popolazione studentesca universitaria al fine di prevenire anche il rischio di incidenti sulle strade. Serve dunque una vera e propria riforma dell’offerta di mobilità nel territorio regionale sulla base delle esigenze della popolazione studentesca, al fine di rendere agevoli ed efficienti i collegamenti dentro la città capoluogo e tra di essa e le altre città che ospitano poli universitari distaccati”.

“Negli ultimi anni – ha proseguito - gli studenti hanno sofferto per la carenza di spazi abitativi, per questo motivo è giunto il momento di intervenire, attraverso un apposito piano per la residenzialità studentesca universitaria, con una serie di misure organiche e coordinate a partire dal completamento dei lavori ai collegi universitari attualmente in ristrutturazione, valutando al contempo anche la costruzione di nuove strutture, anche in previsione di potenziali aumenti della popolazione studentesca nei prossimi anni, al fine di garantire una copertura totale degli idonei al posto letto e, allo stesso tempo, ottenere un indiretto effetto di calmierazione dei prezzi di mercato degli alloggi privati. Ma anche sul fronte degli affitti è auspicabile che si adottino politiche strutturali di sostegno ai canoni destinate agli studenti universitari, in primis stabilizzando e implementando il fondo straordinario varato nel 2021-22. Parallelamente servirebbe mettere in campo incentivi fiscali per la messa a disposizione di alloggi privati e per l’ammodernamento e l’efficientamento energetico degli stessi. In questo senso sarebbe opportuno promuovere la contrattazione sociale tra associazioni di rappresentanza dei proprietari e sindacati degli inquilini, al fine di ottenere accordi vantaggiosi per la popolazione universitaria. Istituire un Osservatorio regionale per la residenzialità universitaria servirebbe ad esempio ad avere un tavolo permanente di confronto nel quale assumere decisione nell’interesse di tutti.

Un capitolo a parte, ma altrettanto importante, è quello della salute e del benessere psicofisico della popolazione studentesca. Ciò passa dall’assicurare l’erogazione di servizi di medicina base agli studenti e alle studentesse fuori sede e specifici servizi, gratuiti o fortemente agevolati, di assistenza psicologica e cura salute mentale rivolti alla popolazione studentesca. Servono politiche atte a rafforzare la consapevolezza, l’educazione e gli strumenti in ambito di salute sessuale e riproduttiva, in particolare attraverso agevolazioni per l’accesso a dispositivi anticoncezionali e di protezione sessuale e progetti di sensibilizzazione, informazione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.

“L’Umbria – ha concluso - dovrebbe avere l’ambizione di promuovere un vero e proprio sistema di ‘welfare studentesco’, attraverso la previsione di interventi, agevolazioni, servizi aggiuntivi e altre politiche atte a migliorare e perfezionare l’esperienza formativa e di vita degli studenti e delle studentesse in Umbria. In particolare occorrerebbe mettere in campo interventi di contenimento del costo della vita, attraverso agevolazioni e altre misure per il reperimento dei beni e servizi di prima necessità, in particolare in ambito alimentare, dell’igiene personale, abitativo, medico e farmacologico. Politiche e strumenti – da organizzare in sinergia con gli istituti universitari, Arpal, gli enti locali, il mondo sindacale e delle imprese – di orientamento e inserimento nel mondo del lavoro, nonché di formazione e sensibilizzazione sul funzionamento del mercato del lavoro e sui diritti dei lavoratori. Tutti progetti e interventi che, se rivolti anche alla promozione della partecipazione e dell’impegno civico e alla crescita culturale e sociale, potrebbero portare l’Umbria a diventare una realtà all’avanguardia nel campo del diritto allo studio, con un ricadute importanti su tutta la regione”. PG


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