Qt 1 - “Supporto all’imprenditoria giovanile”
I consiglieri Paola Fioroni e Stefano Pastorelli (Lega) interrogano sugli “intendimenti della Giunta regionale”, l’assessore Michele Fioroni risponde “tema centrale per la Giunta, con bandi per start up, autoimprenditorialità e cultura di impresa”
(Acs) Perugia, 26 maggio 2023 – Nella seduta dedicata al question time, i consiglieri Paola Fioroni e Stefano Pastorelli (Lega) hanno interrogato l’assessore Michele Fioroni in merito al “supporto all’imprenditoria giovanile: intendimenti della Giunta regionale”.
Illustrando l’atto in Aula Paola Fioroni ha spiegato che l’interrogazione punta a conoscere “quali misure di carattere economico e strategico l’Esecutivo di Palazzo Donini intende adottare o abbia adottato per incentivare e rilanciare l’imprenditorialità giovanile umbra e supportare le imprese con titolari under 35. Dai dati della Camera di Commercio emerge che tra il 2019 ed il 2022, a fronte di una flessione nazionale del 6,8%, le imprese giovanili in Umbria sono scese del 10,2%, con la contrazione di ben 785 aziende: aI 31 dicembre 2019 in Umbria si contavano 7.685 imprese con titolari under 35, mentre alla fine del 2022 il censimento ha segnato 6.900. La provincia di Terni ha registrato una flessione delle aziende guidate da giovani dell’11,l%, passando dalle 2.042 di fine 2019 alle 1.815 rilevate il 31 dicembre scorso. A Perugia, invece, negli ultimi tre anni si è praticamente perso un imprenditore under 35 ogni 19 (-9,9%), con il censimento delle aziende di proprietà di giovani scivolate dalle 5.643 del 2019 alle attuali 5.085. L’ultima indagine Flash Eurobarometro sull’imprenditoria sociale mostra che solo pochi giovani tra i 15 e i 30 anni nell’Ue hanno compiuto passi concreti verso la creazione di un’impresa, sebbene quasi la metà (46%) abbia pensato di farlo, individuando nella mancanza di capitali o risorse ed i rischi finanziari i principali ostacoli che impediscono ai giovani di diventare imprenditori. La flessione delle imprese giovanili può essere giustificata dall’andamento demografico negativo, ma anche dai maxi rincari che comportano forti riduzioni dei margini di guadagno. Occorre poi tenere conto anche della difficoltà strutturale del ricambio generazionale nelle aziende italiane ed umbre, e la non sufficiente quantità di incentivi che le Istituzioni hanno dato per aiutare i giovani ad intraprendere percorsi imprenditoriali”.
L’assessore Michele Fioroni ha risposto che “la Giunta ha dato da subito grande centralità al tema. Ad esempio con il con programma Smart up, uno dei più innovativi programmi di accelerazione messo in campo dalla regione che prevedeva un percorso di accompagnamento per gli startupper. O con il programma Myself sull'auto imprenditorialità, con un milione di risorse con possibilista di finanziare anche imprese non costituite. Con il percorso di accompagnamento l'obiettivo è ridurre il più possibile gli errori che i giovani possono compiere nelle fasi iniziali di impresa. In ogni bando regionale sull’innovazione abbiamo introdotto una priorità per le imprese giovanili. Per la cultura imprenditoriale delle nuove generazioni di imprenditori abbiamo attivato un master sulle imprese e l’export, che vuole intercettare i giovani figli di imprenditoria. Anche con l'educazione all'imprenditoria, promuovendo tra le scuole superiori umbre una challenge sullo sviluppo delle idee di business basate sulla sostenibilità, con una buona partecipazione”.
Nella sua replica Paola Fioroni si è detta “soddisfatta dell’impegno per la cultura imprenditoriale dei giovani, fin dalle scuole. Bene come si sta aumentando in regione l'auto imprenditorialità femminile. La cultura di impresa è un tema da mettere al centro dell’agenda politica. Anche il ricambio generazionale è un importante elemento su cui lavorare. I giovani sono il motore per rendere attrattiva questa regione. Dobbiamo sostenerli”. DMB/