Qt 3 -“Chiusura attività ambulatoriali specialistiche ospedale di Umbertide”
Interrogazione di Bettarelli, Bori, Meloni e Paparelli (Pd). Assessore Coletto: “Regione ha indicato di mantenere attive e garantire tutte le attività di ricovero e di specialistica ambulatoriale”
(Acs) Perugia, 21 marzo 2023 – Nel question time odierno, i consiglieri regionali del Partito democratico Michele Bettarelli, Tommaso Bori, Simona Meloni e Fabio Paparelli, hanno interrogato l’assessore Luca Coletto per sapere “come intende attivarsi con la Direzione della Usl Umbria 1, per garantire il personale sufficiente al mantenimento dei servizi dell’Ospedale e del territorio di Umbertide e per garantire il diritto alla cura e alla salute dei cittadini umbertidesi”.
“In particolare – ha sottolineato in Aula Bettarelli - quali azioni si intendono mettere in atto per scongiurare una probabile chiusura degli ambulatori specialisti (Urologia ed Endoscopia in primis); quali prospettive future, concrete, ci saranno per l’ospedale di Umbertide visto che, ad oggi, il Pronto soccorso è stato fortemente depotenziato di personale e servizi diventando, di fatto, Primo soccorso; il reparto di Medicina ha un organico ai minimi termini non in grado di garantire l’operatività ordinaria; gli ambulatori fra cui quello oncologico funzionano a singhiozzo, passando da tre ad una seduta settimanale e senza una programmazione reale; la chirurgia ha urgente bisogno di ripristinare tutte le attività consentendo ai professionisti di operare in sicurezza.
Bettarelli ha sottolineato che “si tratta di un tema su cui torniamo per l’ennesima volta. Avevamo presentato una interrogazione con risposta scritta lo scorso 18 novembre senza però ricevere riscontro. Per questo la ripresentiamo nel question time. La sanità in Umbria, in questi ultimi 2 anni, complice la pandemia e con la scusante della pandemia è in pieno collasso: i servizi sono stati tagliati radicalmente, il personale è ai minimi termini, migliaia di prestazioni inevase, liste di attesa lunghissime e in molti casi addirittura chiuse, con la conseguenza che i cittadini, per curarsi devono recarsi in strutture private, sempre che se le possano permettere. Il Piano sanitario regionale approvato dalla Giunta, ma non ancora dal Consiglio, piuttosto che incrementare le risorse, prevede una serie di tagli alla sanità pubblica. Inoltre il Piano di efficientamento della rete ospedaliera mette in discussione strutture e servizi importanti nella rete territoriale. In particolare per quanto riguarda il presidio ospedaliero di Umbertide nel Piano di efficientamento si scrive: ‘l’ospedale di Umbertide, parte integrante del Presidio ospedaliero unico di Città di Castello, è individuato come ospedale di base con sede di Primo Soccorso e allineamento dei posti letto agli standard del DM 70/2015 e potrebbe essere rimodulato con vocazione monospecialistica a carattere ortopedico per tutta l’attività programmata in sinergia con l’attività riabilitativa erogata dall’istituto Prosperius, il quale da poco è passato a partecipazione di maggioranza pubblica. Tale ospedale con funzione specifica nella rete ospedaliera è in integrazione funzionale con l’ospedale di Città di Castello a sostegno dei percorsi di cura per diversi livelli di intensità. Inoltre, l’ospedale di Umbertide è a disposizione dell’intera rete ortopedica regionale per lo svolgimento dell’attività programmata protesica, e in particolare con l’Azienda ospedaliera di Perugia’. Nella nostra regione non esiste un piano di programmazione futura che investa soprattutto nel capitale umano che, in sanità è elemento essenziale per dare risposte ai cittadini, sia per quanto riguarda gli ospedali, sia per quanto riguarda la medicina territoriale. In questo contesto, la maggior parte degli ospedali umbri si trova in situazione di forte difficoltà sia per la continua carenza di personale, sia per la strumentazione molto spesso non adeguata alle esigenze degli utenti; fra queste strutture c’è anche l’ospedale di Umbertide, un presidio ospedaliero che riveste notevole importanza soprattutto per la sua localizzazione geografica visto che rappresenta il punto di riferimento di quel bacino di utenza che va dalla zona nord del Comune di Perugia fino alla zona Sud di Città di Castello. Attualmente l’ospedale di Umbertide si trova in situazione di grave difficoltà dovuta in larga parte alla carenza di personale che sta mettendo in seria crisi il funzionamento stesso dei servizi minimi; per consentire le ferie del personale infermieristico in servizio ospedaliero, viene utilizzato il personale infermieristico impiegato al Centro salute destinato quindi all’assistenza territoriale. La carenza di personale sta mettendo a rischio anche le prestazioni dei Poliambulatori e del Laboratorio analisi. Servizi importanti vengono continuamente depotenziati e in certi casi chiusi per assenza della minima strumentazione indispensabile; si parla di una probabile sospensione degli ambulatori di Urologia ed Endoscopia sino alla fine del 2023”.
L’assessore Coletto ha risposto che: “La Direzione regionale Salute e Welfare ha già messo in atto tutte le azioni per garantire prestazioni specialistiche ambulatoriali e non sono state quindi date disposizioni per depotenziare le attività specialistiche degli ambulatori urologici e di endoscopia. Disposizioni sono state date per assicurare l’erogazione di prestazioni ambulatoriali e di ricovero nel rispetto del governo delle liste di attesa e nell’ottica della razionalizzazione dell’uso delle risorse. Le attività endoscopiche e quelle relative alla legge 194 presenti nell’ospedale di Umbertide sono state temporaneamente accentrate presso l’ospedale di Città di Castello senza riduzione dell’offerta. L’accentramento si è resa tra l’altro necessario anche nell’ottica della razionalizzazione delle risorse a causa del persistere dei vincoli del patto di stabilità che impongono un ripensamento nella distribuzione dell’offerta territoriale, il tutto comunque nell’ottica di garantire la totalità delle prestazioni erogate. Gli spazi lasciati temporaneamente liberi sono stati utilizzati per sfruttare uno spazio filtro per l’isolamento di pazienti positivi al Covid evitando di ridurre gli spazi del ricovero per la riabilitazione. Rispetto alle prospettive future, la Direzione regionale sta procedendo con la revisione della rete emergenza-urgenza il cui primo atto è l’istituzione del dipartimento emergenza-urgenza interaziendale cui conseguirà il disegno di tutte le articolazioni dei Ps e delle postazioni mobili con la definizione della dotazione organica. In attesa della riorganizzazione le strutture permangono con l’attuale organizzazione. Le Direzioni aziendali garantiscono il personale necessario provvedendo al reclutamento di quanto necessario. La Regione ha dato indicazioni per mantenere attive e garantire tutte le attività di ricovero e di specialistica ambulatoriale e con la Dgr di governo delle liste di attesa il recupero delle prestazioni in attesa e l’offerta adeguata alla domanda per garantire i tempi di attesa”.
Bettarelli, nella replica, ha detto di prendere atto “di un’indicazione di massima rispetto a una volontà di massima, fatte salve le difficoltà attuali legate a strumenti sovraregionali, quali il patto di stabilità. Il nostro impegno continuerà ad essere quello di mantenere alta l’attenzione sulla questione, se necessario, con ulteriori atti ispettivi. È indispensabile mantenere i servizi e il personale sull’ospedale di Umbertide, in quanto struttura ponte tra Città di Castello e Perugia nord”. RED/