Qt 3 “Promuovere il reinserimento sociale delle donne vittime di violenza”
Interrogazione di Fioroni (Lega), l’assessore Coletto risponde: “molte azioni messe in campo dalla Regione”
(Acs) Perugia, 7 marzo 2023 – Nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa è stata discussa l’interrogazione a risposta immediata del consigliere regionale Paola Fioroni (Lega) relativa alle “azioni volte a promuovere il reinserimento sociale delle donne vittime di violenza”.
Illustrando l’atto in Aula, Fioroni ha chiesto alla Giunta informazioni sui “progetti di reinserimento lavorativo di donne vittime di violenza sul territorio umbro svolti anche in sinergia con altri enti anche del Terzo settore. Se vi è intenzione di costruire su questo tema percorsi continuativi che vedano coinvolti una rete fattiva, dai centri antiviolenza, ai centri per l’impiego alle associazioni di categoria , alla consigliera di parità, al centro pari opportunità, enti del terzo settore, Università e Arpal, e a tutti quei soggetti che possono dare un contributo a costruire una rete di progetti e azioni fattive. E di intervenire nei confronti del Governo per aumentare il reddito di libertà o promuovere iniziative analoghe. Questo è un tema che deve essere al centro dell’agenda politica, non solo perché l’8 marzo è la giornata internazionale delle donne. È fondamentale investire sul recupero dell’autonomia lavorativa delle donne che sono state vittime di violenza, anche per superare la violenza economica che impedisce di denunciare la violenza. Per questo è necessario sostenere una progettazione destinata all’inclusione lavorativa e investire su servizi di welfare che permettono alle donne di poter trovare il proprio percorso in ambito lavorativo. Il lavoro è un ambito di vita su cui costruire politiche sempre più affidabili ed efficaci: in Umbria esistono diversi esempi di aziende a conduzione femminile o che vantano politiche di welfare ed inclusione fino a raggiungere la certificazione di genere, ma permangono ancora situazioni da recuperare. A maggio 2022 è stata approvata la mia mozione, per implementare strumenti di welfare per sostenere l’inserimento lavorativo delle donne e ridurre le disparità di genere, predisponendo un piano straordinario per implementare le azioni di welfare per mettere la donna in condizione di avere un percorso lavorativo continuativo, con sistemi di armonizzazione cura lavoro, con espresso riferimento all’inserimento lavorativo di donne vittime di abusi e di violenza e di donne con disabilità. Altro aspetto su cui intervenire sono le politiche abitative”.
L’assessore Coletto ha risposto che “il centro pari opportunità concorre con la Giunta per l’eliminazione delle discriminazioni tra sessi e per il contrasto della violenza di genere. A ottobre 2021 è stato siglato un protocollo di intesa con Sviluppumbria, Arpal, Punto zero e Camera di commercio per la costituzione dello sportello Point Donna per individuare opportunità di accesso delle donne nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria. Il progetto prevede che lo sportello avrà sede nel centro antiviolenza dell’Umbria a Perugia, con possibilità di apertura anche a Terni. Inoltre nel 2017 è stato siglato un protocollo d'intesa per l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza tra Regione, centro pari opportunità, Anci, associazioni e molti altri soggetti per promuovere l’inserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di maltrattamenti. Il programma regionale di prevenzione e contrasto della violenza di genere del 2017 ha permesso il progetto di occupabilità delle donne vittime di violenza di genere per l’inserimento lavorativo di circa 100 donne. Inoltre nel 2017 la Regione ha finanziato con 73 mila euro un progetto per il sostegno dell’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza. Per i progetti di accompagnamento delle donne di uscita da situazioni di violenza in Umbria nel 2020 ci sono stati 67 mila euro, 76 mila per il 2021 e 70mila per il 2022. inoltre sono stati finanziati percorsi e progetti personalizzati per donne vittime di violenza. Negli ultimi anni c’è stato un incremento delle risorse per le politiche abitative per le donne vittime di violenza”.
Nella sua replica Fioroni ha auspicato che “i percorsi di autonomia abbiano una continuità e siano una opportunità per le donne perché il reinserimento lavorativo è uno degli aspetti fondamentali. I dati mostrano che dopo la pandemia sono aumentati i casi di violenza così come il rischio solitudine. Si tratta di un fenomeno strutturale che va affrontato con azioni di continuità che non possiamo tralasciare”. DMB/