QT 7 “Richiesta di aggiornamento circa il prezzo del latte e le misure di sostegno agli allevatori umbri”
Interrogazione di Meloni (Pd), l’assessore Morroni risponde: “Costante attenzione dalla Regione. Pronti a intervenire qualora fosse necessario”
(Acs) Perugia, 7 febbraio 2023 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata della consigliera regionale Simona Meloni (Pd) relativa alla “richiesta di aggiornamento circa il prezzo del latte e le misure di sostegno agli allevatori umbri”.
Illustrando l’atto ispettivo durante la sessione di Question time, Meloni ha chiesto di sapere “se, ad oggi è stato istituito il tavolo regionale con le associazioni di categoria, della distribuzione, della commercializzazione e della trasformazione e se sì, quali risultati sono stati prodotti e con quali conseguenze sul mercato del latte. Se la Giunta regionale intende uniformarsi agli accordi siglati in altre regioni dove è stato riconosciuto alle stalle un prezzo al litro che aumenta di mese in mese e che eviterebbe la chiusura di molti allevamenti e la conseguente perdita di posti di lavoro. Vogliamo che il latte umbro torni ad essere competitivo senza intaccarne la qualità. In Umbria stiamo parlando di circa 108mila capi con oltre 3mila aziende. L’allevamento in Umbria è un settore importantissimo dal punto di vista economico, ma rappresenta anche una specificità locale che deve essere difesa e tutelata. La pastorizia in Umbria è fatta da piccoli allevatori che tutelano e valorizzano il territorio e l’ambiente e svolgono un ruolo fondamentale di presidio territoriale soprattutto nelle aree interne, come quelle montane, che senza i pastori sarebbero destinate allo spopolamento e all’abbandono. È estremamente importante quindi intervenire subito attraverso investimenti traducibili in maniera rapida in interventi a sostegno degli allevatori, con politiche mirate alla regolazione del prezzo del latte, alla valorizzazione dei prodotti locali e al rafforzamento della filiera. Il costo del latte alla stalla varia da regione a regione: in Umbria viene riconosciuto un prezzo medio che oscilla intorno ai 42 centesimi al litro, cifra chiaramente insufficiente a garantire la tranquillità economica agli allevatori. Nelle Alpi il prezzo è di 52 cent/litro. In Lombardia è stato siglato un accordo che riconosce alle stalle 0,57 euro al litro di per settembre e ottobre, 0,58 euro per novembre e 0,60 euro per dicembre. Il divario tra il costo del latte alla stalla e alla vendita è sempre stato considerevole ma oramai non è più sostenibile tantochè si sta andando incontro ad una progressiva chiusura delle stalle. Il prezzo del latte troppo basso ha ridotto i nostri pastori allo stremo ed ora un intero settore rischia il fallimento”.
L’assessore Roberto Morroni ha risposto che “a dicembre scorso il prezzo del latte bovino era di 58 centesimi al litro. Per il 2023 non sono previste variazioni al ribasso del prezzo riconosciuto ai produttori. Qualora ci fosse necessità siamo pronti ad intervenire di nuovo. Sul protocollo di intesa a livello nazionale del 2021 per garantire un prezzo minimo a stalla, promosso a causa dell’aumento dei costi di produzione, il garante per la concorrenza non si è espresso in modo sfavorevole per la temporaneità dell’accordo e auspicava il ripristino delle ordinarie modalità di contrattazione del latte. L’accordo in Lombardia, rinnovato il 31 gennaio 2023, prevede 57 centesimi al litro per il primo semestre dell’anno. Il prezzo del latte segue le leggi del mercato e risente dei costi di produzione. È innegabile che nel 2021 e nel 2022 ci siano stati aumenti importanti. Attualmente si assiste ad una timida inversione di tendenza che consentirà ai produttori di recuperare margini importanti, anche perché in Umbria la quasi totalità dei produttori è socio conferitore di una cooperativa. La Regione ha dimostrato costantemente una forte attenzione al settore nella consapevolezza del ruolo economico che riveste. Non escludiamo in futuro, se condizioni lo richiederanno, di poter di nuovo svolgere una funzione di moral suasion. Le politiche messe in campo, anche con l’ausilio del Psr, vedono l’Umbria tra le regioni più impegnate sul fronte del benessere animale, che è una misura di forte sostegno al settore zootecnico”.
Nella sua replica Meloni ha ricordato che “l’Umbria ha una lunga tradizione di attenzione al benessere animale. Bene che si continui. Chiedo che la moral suasion si ampli anche alle cooperative più grandi dove afferisce il latte dei piccoli allevatori umbri. È importante che ci sia reciprocità tra chi produce sul territorio e chi poi commercializza quel latte. Vediamo come si muovono le altre regioni e i prezzi del latte per poter eventualmente intervenire come Regione Umbria. Al momento mi sembra che siamo allineati con le altre regioni. Però dobbiamo curare questo settore perché si sta sfilacciando a causa dei pochi introiti e del grande sacrificio che continua a fare”. DMB/