QT 3 “Blocco nuovi ingressi nelle residenze protette e mancati ristori”
Interrogazione di Bori (Pd), l’assessore Coletto risponde: “Ingressi in linea con il dato degli anni precedenti. Commissioni al lavoro per valutare le domande di ristoro”
(Acs) Perugia, 7 febbraio 2023 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata del consigliere regionale Tommaso Bori (Pd) relativa al “blocco nuovi ingressi nelle residenze protette e mancati ristori”.
Illustrando l’atto ispettivo durante la sessione di Question time, Bori ha chiesto alla Giunta di “sapere se sono stati veramente bloccati i nuovi inserimenti delle persone non autosufficienti all’interno delle residenze protette e quali motivi hanno portato a tale scelta". E di conoscere quali sono le motivazioni che bloccano la distribuzione dei ristori alle cooperative sociali e alle strutture sanitarie e se non ritenga utile e necessario mettere in campo tutte le azioni affinché questa imbarazzante situazione venga sbloccata.
La residenza protetta accoglie anziani non autosufficienti, non curabili a domicilio e che non necessitano di prestazioni sanitarie complesse. L’Umbria, in passato, si è sempre contraddistinta per una rete assistenziale attenta e di prossimità, cercando di non lasciare sole le persone anziane non autosufficienti facendogli avere un'assistenza sanitaria, soprattutto per le persone sole. Al momento nella nostra regione risultano bloccati nuovi inserimenti all'interno delle residenze protette e le nuove procedure autorizzative regionali devono essere ora applicate anche nei casi di emergenza. Inoltre la pandemia ha colpito molto duramente anche le cooperative sociali e le strutture sanitarie che per svolgere il loro importante servizio alla comunità ricevono dei contributi regionali in base ai servizi svolti. L’impossibilità di ospitare le persone nel periodo della pandemia ha determinato la mancanza di quote vitali per la tenuta in vita delle strutture. La situazione economico-finanziaria in cui versano è sempre più preoccupante e non più sostenibile. La Regione Umbria nel novembre 2020 ha chiesto alle cooperative sociali e alle strutture sanitarie una rendicontazione sulle mancate entrate rispetto all’anno precedente promettendo che sarebbe poi intervenuta con dei ristori. Ad oggi, a distanza di più di 2 anni, tali promessi ristori non sono ancora arrivati e tale situazione di inerzia rende la loro condizione finanziaria decisamente precaria”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto che “la Usl Umbria 1 ha pubblicato un bando, rispetto al quale sono pervenute 34 domande. Una apposita Commissione le sta valutando. I lavori dell’organismo sono stati rallentati dal pensionamento di alcuni componenti ora sostituiti. Anche la Usl Umbria 2 ha pubblicato un bando e nominato una Commissione, che sta procedendo. Rispetto al presunto blocco degli inserimenti, nella Usl Umbria 1 l’inserimento dei pazienti è in linea con quello degli anni passati. Anche se la procedura risente del budget disponibile nei diversi Comuni. Ed anche nella Usl Umbria 2 i ricoveri risultano in linea con gli anni precedenti”.
Bori ha replicato che “il lavoro delle Commissioni risulta molto macchinoso, visti i tempi lunghi che si registrano. Sul blocco degli ingressi, valuteremo i dati perché a noi arrivano sollecitazioni da diversi territori circa il loro blocco, in particolare rispetto alle residenze protette”. MP