Regione Umbria - Assemblea legislativa


“Una gara da 3 miliardi di euro richiede il confronto con l’intera società regionale”

In sintesi

Michele Bettarelli (Pd) interviene sul nuovo Piano rifiuti dopo l’audizione in Seconda commissione

(Acs) Perugia, 19 gennaio 2023 - "Sul ‘Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti’ si gioca una parte importante del futuro dell’Umbria. Una gara che si aggirerà sui 3 miliardi di euro, cifra che descrive la portata di un piano su cui è, e sarà indispensabile, il confronto con l’intera società regionale”. E’ quanto chiede in una nota il consigliere regionale Michele Bettarelli (Pd - vice presidente dell’Assemblea legislativa), a margine dei lavori della Seconda commissione consiliare.

“L’audizione tenuta ieri - spiega Bettarelli - con sindaci, gestori e Auri, dopo quella di dicembre con l’assessore Morroni, rappresenta l’avvio di un percorso di condivisione, teso a migliorare il Piano proposto dalla Giunta regionale. I dubbi e le perplessità emerse per bocca degli amministratori locali intervenuti insieme ai gestori degli impianti sono la dimostrazione che sull’impalcatura disegnata dalla Giunta regionale è necessario lavorare ancora per renderla maggiormente funzionale agli obiettivi prefissati. Ci sono in particolare alcuni aspetti che non possono passare inosservati. Oltre a lavorare maggiormente per elevare la percentuale di raccolta differenziata, incentivare i sistemi di riciclo e di riuso, diminuendo il conferimento in discarica, occorre avere una specifica strategia sulle plastiche, sulla riduzione dei rifiuti alimentari e piani di gestione dei rifiuti speciali. Al contempo il sistema non può che dotarsi di strumenti maggiormente idonei a salvaguardare la dimensione territoriale, ambientale ed economica. Occorre infatti valutare attentamente la proposta di addivenire ad un soggetto unico per la gestione e i servizi connessi all’impianto di termovalorizzazione previsto dalla Regione che, in coerenza con quanto stabilito dal Cal e ribadito ieri dai sindaci, deve stabilirne la localizzazione e non provare a scaricare questa responsabilità sull’Auri e sui privati proponenti”.

Per Michele Bettarelli è “al contempo opportuno rivedere anche il principio di separazione tra la gestione degli impianti di trattamento di rifiuti da quello di spazzamento e raccolta. Con il Piano d’ambito serve inoltre allineare le scadenze delle concessioni rispetto alle gare dato che le attuali concessioni scadono in modo differenziato per ambiti tra il 2024 e il 2038. Di quanto emerso ieri e di quanto emergerà anche nelle prossime audizioni, la Giunta regionale non potrà che tenerne conto, anche in relazione alla base d’asta della gara che si aggira sui 3 miliardi: una cifra importante che rappresenta la portata di un Piano che può e deve essere una vera e propria opportunità per lo sviluppo sostenibile di tutta la nostra Regione”. RED/mp

 


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