“Ad Orvieto passerella deprecabile della maggioranza, servono azioni concrete”
Nota dei consiglieri regionali Meloni, Paparelli, Bettarelli (Pd) sui servizi sanitari della città.
(Acs) Perugia, 29 novembre 2022 – “Percorsi di accesso misti per Pronto soccorso e Cup ma anche una decina di malfunzionamenti, disservizi e disfunzioni in una sanità orvietana su cui il Piano sanitario si abbatte senza pietà, tagliando e riducendo prestazioni già ridotte all’osso. Una situazione insostenibile, di fronte alla quale ci sentiamo di deprecare la passerella organizzata oggi pomeriggio e che vedrà protagonista la presidente Tesei e i vertici della sanità regionale e di Usl 2. Uno spettacolo indegno nei confronti di chi, invece, soffre per scelte sbagliate”. Così i consiglieri regionali del Partito democratico Simona Meloni, Fabio Paparelli e Michele Bettarelli.
“Mentre si investono 200 milioni nei nuovi ospedali di Terni e Narni – Amelia, a Orvieto – continuano i consiglieri – saranno destinati 17 milioni. Gli investimenti del Pronto soccorso rispondono invece alla logica di accoglienza e poi per il successivo smistamento verso Perugia o Terni. La Casa di Comunità e l’ospedale di Comunità sono stati annunciati e verranno sponsorizzati in pompa magna ma siamo sicuri che saranno in grado di ammortizzare i tagli già avvenuti?”.
“Saremo al fianco dei sindaci e dei consiglieri che si sono ritrovati nel documento che mette in fila tutte le problematiche: sanità territoriale in condizione di sofferenza, medici di base carenti. Stesso discorso per il servizio di comunità assistenziale. La sospensione delle attività dei punti di erogazione servizi nel distretto dell’orvietano allontana inoltre i servizi ambulatoriali e infermieristici dalle aree più marginali, con ripercussioni sulle fasce più fragili della popolazione. Il tutto – concludono - in netta controtendenza con le strategie dell’area interna, che dovrebbe invece avvicinare i servizi ai cittadini. Ecco quindi la nostra ferma condanna nei confronti della passerella e soprattutto delle azioni regionali, che dovranno necessariamente cambiare segno, se non vorranno marginalizzare un comprensorio così importante per l’Umbria”. RED/mp