Regione Umbria - Assemblea legislativa


“SI TENTA DI MASCHERARE I FALLIMENTI SU SANITÀ, SICUREZZA, DECORO URBANO, INVOLUZIONE CULTURALE E POLITICHE DI SVILUPPO CON DELIBERE ‘FUFFA’, COME QUELLA SUL FANTOMATICO RIEQUILIBRIO” - NOTA DI PAPARELLI (PD)

(Acs) Perugia, 11 novembre 2022 - “La destra e Melasecche tentano di mascherare i propri fallimenti sulla sanità, sull’ospedale, sulle liste di attesa, sulla sicurezza, sul decoro urbano, sull’involuzione culturale, sulle politiche di sviluppo (che fine ha fatto, a proposito, l’area di crisi complessa come strumento di riqualificazione industriale del sistema locale del lavoro?), con delibere fuffa, come quella recentemente approvata e volta a coprire la bocciatura della Giunta di cui fa parte, del progetto stadio-clinica, su cui lo stesso Assessore regionale aveva promosso persino una raccolta di firme con contenuti ovvi e fomentando quindi i tifosi”: lo afferma il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd), in risposta ad alcune dichiarazioni dell’Assessore.

“Chi non vorrebbe infatti – prosegue - un ospedale ed uno stadio nuovo? Il tema è come. I ternani non sono così allocchi da pensare che la colpa di aver presentato progetti contra legem, poi bocciati dalla Giunta di cui fa parte, sia responsabilità di chi sta all’opposizione, anziché di chi governa. La DGR 1176 approvata il 9 novembre è l’ennesima fuffa con cui l’Assessore tuttofare, dopo aver lanciato strali contro la sua stessa Giunta, e quindi contro sé stesso, ma pur sempre rimanendo ben incollato alla poltrona, vuol far credere che così è stato attuato il famoso riequilibrio. Nulla di più falso, anzi, una vera e propria fake con cui tenta di gettare fumo negli occhi per coprire il suo fallimento”.

“Primo – spiega Paparelli - perché l’accreditamento di posti letto avviene su base regionale e quindi qualsiasi imprenditore voglia costruire una clinica, una volta ottenuto l’accreditamento, può partecipare per diritto ad una procedura comparativa (convenzionamento) appunto su base regionale; secondo perché il parametro 3,7 posti letto pubblici ospedalieri per 1000 abitanti è stabilito dalla legge e allora basta saper fare di conto per comprendere che una ricognizione dei posti letto non potrà che portare ad una razionalizzazione (che tradotto significa diminuzione) dei posti accreditati pubblici, a meno che non si pensi di togliere posti agli ospedali pubblici per aumentare quelli a disposizione della sanità privata convenzionata. In proposito basta leggere il nuovo Piano Sanitario preadottato dalla Giunta, anche con il voto di Melasecche, in cui si parla di razionalizzazione degli ospedali”.

“Con l’obiettivo – continua - di porre fine a questa telenovela e a queste bugie seriali, e considerato che per il centrosinistra prima viene la salute dei cittadini e poi tutto il resto, presenterò insieme ad altri colleghi un primo atto in Regione volto a finanziare attraverso i fondi pubblici relativi ai canoni idrici proprio la riqualificazione dello stadio di Terni. Un secondo atto sarà depositato per avviare un processo di riforma e riequilibrio istituzionale tra le province. Vedremo allora, nei fatti l’atteggiamento di chi oggi copre sé stesso insultando gli altri, ma soprattutto la verità. A Terni regna ormai la confusione più totale, c’è uno strano scambio di ruoli tra imprenditori, geometri, giuristi e politici, in un teatrino che ha vari registi. Chiariamo dunque una volta per tutte la questione di fondo: se la ricognizione fuffa promossa recentemente dalla Giunta regionale punta davvero a redistribuire territorialmente i posti già convenzionati allora non era affatto necessario approvare un atto del genere perché a valle del percorso rimarrà comunque per legge una gara regionale pubblica; se portasse invece ad una riduzione dei posti letto negli ospedali pubblici ed in quello di Terni, a scapito di quelli convenzionati, sarebbe davvero inquietante e la fattispecie ci troverebbe fermi oppositori. Melasecche, invece, da quale parte starà?”.

“Caro Melasecche – conclude Paparelli - invece di dare del ‘nababbo’, sulla stregua dei fan di Casapound, al figlio di un operaio, oggi professore di diritto grazie ai sacrifici dei genitori, renda pubblica la sua dichiarazione dei redditi così ne riparliamo, rintracciabile altrimenti anche sul sito istituzionale dell’Assemblea legislativa, sezione trasparenza. Lei che è un perugino doc e pensionato d’oro, cumula forse anche l’indennità di assessore con la pensione da ex consigliere regionale? In conclusione, un consiglio spassionato: quando il nervosismo straborda, prima di parlare, è sempre meglio guardarsi allo specchio”. RED/pg

 


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