Regione Umbria - Assemblea legislativa


“LA RIDUZIONE DELLE APERTURE DEI CENTRI È PERICOLOSA: SANITÀ PUBBLICA ORMAI TRATTATA COME BENE DI LUSSO” - INTERROGAZIONE DI BORI (PD) SULLA SALUTE MENTALE

(Acs) Perugia, 10 novembre 2022 – “A fare le spese dei tagli alla sanità sono sempre i più fragili. È così che, alla luce della mancanza di medici psichiatri, la Usl Umbria 2 ha disposto la riduzione degli orari di apertura dei cinque Centri di Salute mentale attivi nel territorio di competenza. Un errore madornale nella gestione, tanto più in una fase post pandemica in cui sono ancora ben presenti gli effetti creati dai prolungati lockdown”. Così il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd-vicepresidente della Commissione Sanità), annunciando anche la presentazione di una interrogazione “per conoscere come la Regione intenda far fronte ad una situazione deleteria e pericolosa”.

“Dal 14 novembre – dice Bori – i Centri di salute mentale di Terni, Narni, Orvieto, Foligno e Spoleto – Valnerina, saranno aperti solo di mattina e, laddove la dotazione di medici lo permetta, tre pomeriggi a settimana. Il tutto con urgenze ed eventuali Tso da trattare tramite 118 e Pronto soccorso e il rischio concreto di aumento dei ricoveri di persone la cui condizione si sarebbe potuta gestire a domicilio. Che questa, senza le dovute azioni, possa essere una situazione destinata a durare nel tempo, è una questione chiara. La Regione deve quindi intervenire pensando a nuove assunzioni, a rendere attrattiva la possibilità di lavorare in queste strutture e quindi frenando l’esodo dei professionisti. La sanità e l’assistenza pubblica, in Umbria – prosegue Bori – stanno diventando sempre di più un bene di lusso: inaccessibili. Serve urgentemente un cambio di passo”. RED/mp

 


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