“ALL’UMBRIA SERVE LEGGE SU DISTURBI COMPORTAMENTO ALIMENTARE” – PAOLA FIORONI (LEGA): “CONTINUARE CON CONVINZIONE L’ITER DI APPROVAZIONE IN COMMISSIONE DELLA MIA PROPOSTA”
(Acs) Perugia, 7 novembre 2022 - “Lo scandalo di questi ultimi giorni che ha travolto il mondo della ginnastica ritmica, in virtù delle denunce di alcune atlete riguardo presunte vessazioni ed umiliazioni subite soprattutto nel controllo del peso, riporta di nuovo all’attenzione di noi tutti una problematica, fra le altre, che non riguarda solo ‘le farfalle’ nazionali, ma tante, troppe, ragazze ed anche ragazzi: i disturbi del comportamento alimentare”. È quanto dichiara il consigliere regionale del gruppo Lega Umbria Paola Fioroni, vicepresidente dell’Assemblea Legislativa, che ricorda di aver presentato “come prima firmataria una proposta di legge in merito”.
“I disturbi del comportamento alimentare, la ricerca di una fisicità che spesso porta a patologie concrete e pericolose, costituiscono - spiega Paola Fioroni - una delle forme di dipendenza più diffuse e subdole che si conoscano. Ricordiamo che i disturbi del comportamento alimentare sono patologie severe, che riguardano in Italia quasi 3 milioni di persone. Sono la seconda causa di morte per gli adolescenti dopo gli incidenti stradali e l’anoressia, oltre alle complicanze mediche legate alla malnutrizione, possono condurre al suicidio”.
“In Umbria – prosegue Paola Fioroni - si stimano circa 15mila persone affette da tali disturbi e sono stati 840 i pazienti che la rete dei servizi dedicati ai Dca (Disturbi comportamento alimentare) dell'Usl Umbria 1 ha preso in carico nel 2021 in tutti i livelli di assistenza (ambulatoriale, semiresidenziale ed ospedaliero-residenziale). La pandemia non ha certo aiutato visto l’isolamento e le profonde difficoltà vissute dai giovani. Nella nostra regione possiamo vantare una rete di eccellenza che fra pubblico e privato garantisce la presa in carico delle persone affette da Dca”.
“Molte regioni – continua Paola Fioroni - non possiedono strutture così adeguate, ma normative ad hoc. L’Umbria non si è mai dotata di una legge regionale in tal senso ed è proprio per questo che riteniamo doveroso continuare con convinzione l’iter di approvazione della legge di cui sono prima firmataria e che in questi giorni sarà istruita nella Commissione competente. La multidimensionalita e la multiprofessionalita dell’approccio con la qualità e l’appropriatezza sono al centro del consolidamento di una presa in carico globale dei malati, senza tralasciare la prevenzione che rimane uno degli strumenti più validi per evitare l’insorgenza della patologia. Viviamo in un mondo che manda messaggi spesso distorti e dirompenti nelle menti delle nostre ragazze e ragazzi e la ricerca della forma fisica nasconde talora problemi psicologici profondi e di certo diventa inaccettabile pensare che il rispetto di se stessi, la sicurezza e la dignità siano messe in discussione proprio esercitando una disciplina sportiva che può comportare regole e sacrifici, ma di certo non imposizione fuorvianti e annichilenti”.
“Occorre informare, sensibilizzare famiglia e scuola – continua Paola Fioroni - e non lasciare che eccellere nello sport significhi mettere in discussione la propria salute, ma anzi rafforzarla insieme alla socialità e al rispetto di sé e degli altri. Siamo convinti - conclude - che verrà fatta chiarezza sulla vicenda grave e squalificante per il mondo dello sport, considerato che ci sono tante situazioni di grande pregio anche in Umbria, nella ritmica e non solo, che non debbono rimanere colpite da questo scandalo”. RED/dmb