CRITICITÀ NELL’ATTUAZIONE DELLA LEGGE SULLE POLITICHE GIOVANILI: IL COMITATO DI CONTROLLO INVIA ALLA COMMISSIONE COMPETENTE LE PROPRIE VALUTAZIONI
(Acs) Perugia, 2 novembre 2022 – Il Comitato di controllo dell’Assemblea legislativa, presieduto da Thomas De Luca, si è occupato della relazione sullo stato di attuazione della legge “1/2016” (Politiche giovanili) ed ha inviato, con voto favorevole unanime, una lettera alla Terza commissione contenente le proprie valutazioni sulle principali criticità emerse: risorse esigue, mancanza di una ricognizione sui progetti realizzati e della rilevazione del consenso da parte dei giovani; la prevista Consulta dei giovani non si è mai riunita.
La legge 1/2016 assegna alla Regione le funzioni di programmazione, indirizzo e coordinamento delle politiche giovanili promuovendone l’integrazione con le politiche regionali in materia di lavoro, accesso all’abitazione, cultura e sociale, nonché favorendo la collaborazione con i Comuni in forma singola o associata. Per conseguire tali obiettivi, la Regione può realizzare interventi innovativi o stipulare intese e accordi, coinvolgendo comuni singoli o associati, altri organismi pubblici, organismi privati, associazioni interessate alle politiche giovanili. Prevede un Tavolo di coordinamento delle politiche giovanili, presieduto dall’assessore competente e da 12 assessori comunali, uno per ciascuna zona sociale, individuati dal Cal. La Consulta regionale dei giovani svolge invece funzioni di proposta alle istituzioni e fornisce parere sui documenti di programmazione adottati dalla Giunta.
“Rispetto agli obiettivi della programmazione regionale – ha sottolineato il presidente De Luca – manca una ricognizione dei progetti realizzati, non si conosce il consenso da parte dei giovani e la Consulta non si è mai riunita: è inoltre difficile ipotizzare che in proporzione ai fondi stabiliti sia possibile perseguire una reale politica a sostegno e a difesa della comunità giovanile umbra. Basti pensare che per un bacino di popolazione dai 14 ai 35 anni a Perugia, dove ci sono 43mila 759 unità, vengono destinati appena 21mila 890 euro, mentre a Terni, su 27mila 281 unità solo 14mila 777 euro. Il rischio è quello di ridurre fortemente l’impatto della legge, che già evidenzia molte criticità: in molte realtà cittadine è difficile reperire spazi e contenitori adeguati come previsto. Criticità anche nel ridurre disoccupazione e precarietà, visti i dati disponibili che parlano di una disoccupazione giovanile al 27 per cento per gli under 25 e al 21,5 per cento per gli under 30”.
Nella missiva del Comitato rivolta alla Commissione competente, approvata all’unanimità, si sollecita la Commissione stessa a prendere in carico i temi proposti e a sensibilizzare la Giunta affinché venga individuato il miglior percorso di programmazione; si sollecita la convocazione della Consulta nel rispetto delle tempistiche previste. Si ritiene necessario individuare il miglior percorso di programmazione delle risorse al fine di valorizzare le finalità della legge e renderla attuabile. Come relatore incaricato di riferire in commissione è stato individuato il consigliere Andrea Fora. PG