Regione Umbria - Assemblea legislativa


QT - “CONOSCERE I RISULTATI DEI MONITORAGGI SULLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA SANITÀ REGIONALE” – A FORA (PATTO CIVICO) E PORZI (MISTO) RISPONDE ASSESSORE FIORONI: “ULTIMO MONITORAGGIO CONFERMA DIFFICOLTÀ ECONOMICA DEL SSR ANCHE PER L’ANNO IN CORSO”

(Acs) Perugia, 25 ottobre 2022 - Nella sessione riservata al Question time della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, i consiglieri regionali Andrea Fora (Patto Civico) e Donatella Porzi (Misto) hanno interrogato la Giunta in merito alla “situazione finanziaria della sanità regionale” chiedendo di conoscere il “risultato dei monitoraggi e adempimenti attuati e programmati”.

Illustrando l’atto in Aula Fora ha spiegato che “che sui conti della sanità da oltre un anno si accavallano voci, ipotesi, notizie le più diverse che comunque testimoniano una situazione di forte e drammatica criticità. I cittadini faticano a comprendere quale sia la reale situazione. Sulle difficoltà finanziarie delle sanità umbra pesano evidentemente anche i costi extra per il covid denunciati con una lettera delle Regioni al Governo, che quantifica in circa 4 miliardi il costo maggiore per i bilanci delle spese sanitarie per le Regioni negli ultimi anni per pagare i costi in più di personale, campagne vaccinali, tamponi, reagenti. Anche ipotizzando che nei prossimi mesi il Governo riesca a soddisfare in tutto o in parte la richiesta delle regioni, è evidente che in proporzione all’Umbria spetterà una somma che sarà comunque insufficiente a risolvere le criticità emerse. Inoltre il piano di efficientamento e riqualificazione del sistema sanitario regionale più che muovere da una nuova visione di politica sanitaria più attenta al territorio e alla tutela della salute dei cittadini sembra essere motivato da logiche di sola riduzione di spesa. Anche il direttore regionale Massimo D’Angelo ha adottato un atto dal quale si evince forte preoccupazione per la spesa farmaceutica da parte delle Asl dovuta probabilmente a un non corretto adempimento di disposizioni emanate in precedenza o alla inefficacia delle stesse e introduce ulteriori e stringenti obiettivi di riduzioni di spesa che ricordano i tagli lineari, alcuni dei quali colpiscono persino i farmaci delle strutture di oncologia ed ematologia con un taglio del 5% della spesa. È uno scenario che noi fatichiamo a ricostruire e a capire”.

Per conto dell’assessore Luca Coletto, l’assessore Michele Fioroni ha risposto che “l’ultimo monitoraggio trimestrale della spesa sanitaria conferma la difficoltà economica del sistema sanitario regionale anche per l’anno in corso, come tutti gli altri Ssr, aggravato dai costi covid e dalla crisi energetica. Per il 2022 le aziende stanno operando con la disponibilità finanziaria del 2021 per la mancanza dei fondi del Governo per la copertura covid. Il Mef ha certificato il raggiungimento dell’equilibrio per il 2021. Per la spesa farmaceutica l’Umbria ha una percentuale di spesa più alta del tetto previsto per gli acquisti diretti. Quindi il 4,77 percento del fondo sanitario nazionale viene tolto ai cittadini umbri per la propria assistenza sanitaria, ospedaliera e territoriale. Secondo vari rapporti l’Umbria è tra le regioni che usano maggiori quantità di dosi di farmaci e a maggior costo. Anche nella spesa per acquisti diretti l’Umbria ha una spesa in crescita rispetto al dato nazionale. Il documento per la razionalizzazione della spesa farmaceutica nasce per richiamare le Aziende sanitarie regionale ad una spesa più attenta. Non tutte le aziende sanitarie si sono attivate in maniera uniforme. Gli obiettivi del documento non sono tagli lineari ma frutto di un percorso iniziato nel 2021 che in alcuni settori già mostra i primi risultati, riducendo i costi medi e consentendo di trattare un numero maggiore di pazienti rispetto al 2021. Puntando sui farmaci biosimilari si ottengono prezzi più bassi di acquisto consentono di ottenere gli obiettivi assegnati. Da maggio 2022 ci sono i primi risultati positivi sugli acquisti diretti. La libertà prescrittiva dei medici va esercitata nel rispetto delle regole esistenti. Utilizzando in modo appropriato le risorse evitiamo costi aggiuntivi se non necessari”.

Nella sua replica, Donatella Porzi ha detto che “non siamo soddisfatti della risposta. Questo è il quarto atto che discutiamo sulle questioni relative al bilancio sanitario e non abbiamo mai ottenuto i dati che abbiamo provato a chiedere. Anche in questa risposta, al di là dell'excursus legislativo che avremmo potuto trovare da soli, non c’è risposta alle nostre domande. Procederemo con un'ulteriore richiesta per avere i dati che stiamo cercando. Più volte vi abbiamo sollecitato a spendere in maniera razionale i fondi che i governi Conte e Draghi mettevano a disposizione per l’emergenza covid. Dalla minoranza sono arrivati atti e suggerimenti che sono stati inascoltati. L’80 per cento del bilancio regionale è sanità, quindi il bilancio della Regione è fallimentare. E non lo diciamo solo noi ma anche partiti della maggioranza. Continueremo a chiedere chiarimenti”. DMB/

 


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