“PROCEDERE AL RINNOVO O ALLA PROROGA DEL PROGETTO PE.T.R.A. (PERCORSI TRATTAMENTALI ALTERNATIVI) ALLA LUCE DEGLI OTTIMI RISULTATI RISCONTRATI – PORZI (GRUPPO MISTO) ANNUNCIA INTERROGAZIONE
(Acs) Perugia, 13 ottobre 2022 - “Nel luglio 2018 è stato stipulato un accordo tra la Cassa delle Ammende, le Regioni e le Province autonome per la promozione di una programmazione condivisa, relativa ad interventi d’inclusione sociale a favore delle persone in esecuzione penale; nell’aprile 2020 la Regione Umbria ha approvato e finanziato il Progetto ‘PE.T.R.A. (Percorsi Trattamentali Alternativi’ finanziato dalla Cassa delle Ammende - Ministero della Giustizia, per questo chiedo pertanto di sapere se è volontà della Giunta procedere al rinnovo o alla proroga del progetto PE.T.R.A. alla luce degli ottimi risultati riscontrati”. Così la consigliera Donatella Porzi (Gruppo misto) annuncia la presentazione di un’interrogazione all’Esecutivo regionale.
“Le proposte progettuali richieste alle Regioni da parte della Cassa delle Ammende – spiega Porzi – riguardavano: i percorsi di formazione professionale rivolti a persone in esecuzione penale; i percorsi di inclusione sociale e/o di inserimento lavorativo rivolti a persone in esecuzione penale; interventi di assistenza per le persone in esecuzione penale e per i familiari, con particolare riferimento alla prole minore di età; lo sviluppo di servizi pubblici per il sostegno alle vittime di reati, per la giustizia riparativa e la mediazione penale”.
Porzi, nel suo atto ispettivo, ricorda che, “la Cassa Ammende ha stanziato e ripartito fra le Regioni e Province autonome 10 milioni di euro per la formazione professionale e l’inclusione socio-lavorativa e 500 mila euro per la giustizia riparativa. Alla Regione Umbria sono stati assegnati rispettivamente 200 mila euro per l’inclusione socio-lavorativa e 10 mila euro per la giustizia riparativa che hanno portato alla predisposizione di una proposta progettuale denominata ‘Progetto PE.T.R.A. PErcorsi TRattamentali Alternativi’ le cui principali azioni riguardavano l’Attivazione di tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione a favore di persone (adulti e giovani adulti di età pari o superiore a 18 anni) con disturbo da uso di sostanze psicoattive o comportamenti e/o disturbi di profilo psichiatrico, in carico ai servizi sociosanitari territoriali delle Aziende USL e sottoposte a misure alternative o sanzioni di comunità e ai soggetti ristretti nelle strutture penitenziarie della Regione Umbria che siano in condizione di potervi accedere. Ma azioni legate anche al potenziamento delle attività di mediazione culturale poste a disposizione degli IIPP (Istituti Penitenziari) e degli UEPE (Uffici Distrettuali di Esecuzione Penale) dell’Umbria. In merito al requisito del cofinanziamento, il Servizio proponente ha individuato le risorse pari ad euro 60 mila”.
“L’Accordo – conclude Porzi - ha la finalità di rafforzare il campo di azione delle politiche di inclusione per contrastare fenomeni di discriminazione sociale e lavorativa e mettere a sistema le risorse messe in campo per l’inserimento sociale, formativo e lavorativo delle persone sottoposte a misure dell’Autorità Giudiziaria restrittive e limitative della libertà personale”. RED/as