QT: “FENOMENI DI BULLISMO, STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 4/2018” - INTERROGAZIONE DI PORZI (MISTO), ASSESSORE COLETTO: “RALLENTAMENTO DOVUTO A PANDEMIA MA PROVVEDIMENTI GIÀ ATTIVATI”
(Acs) Perugia, 11 ottobre 2022 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso, durante l’odierna seduta di Question time, l’interrogazione a risposta immediata su relativa ai “Fenomeni di bullismo e allo stato di attuazione della legge regionale “4/2018”, presentata dal consigliere regionale Donatella Porzi (Misto).
Illustrando l’atto ispettivo, Porzi ha spiegato che “negli ultimi anni e nel recente periodo il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo ha fatto da sfondo a molti casi di cronaca, con risvolti talvolta drammatici, diventando un problema non più trascurabile. Il bullismo è un fenomeno estremamente complesso e articolato. Il fenomeno del bullismo informatico o cyberbullismo è una forma di bullismo perpetrato utilizzando mezzi informatici (social network, blog, e-mail, messaggi), ancora più subdola e pericolosa in quanto l'uso delle tecnologie informatiche consente l'anonimato del molestatore e permette di superare ogni confine e distanza, raggiungendo un grande numero di osservatori e testimoni. La legge regionale ‘4/2018’ mira a prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, in tutte le sue manifestazioni e valorizzare la crescita educativa, sociale e psicologica dei minorenni la Regione Umbria deve attivare accordi e intese con i soggetti istituzionali che operano nel territorio regionale per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. In particolare deve attuare uno stretto raccordo con l'Ufficio scolastico regionale finalizzato all'attivazione di specifiche campagne di educazione civica volte a prevenire il bullismo e il cyberbullismo sia nei confronti di altri studenti, sia nei confronti degli insegnanti e delle istituzioni scolastiche ed educative. Andrebbe dunque chiarito se la legge è stata attuata e nel dettaglio quale attività ha svolto il Tavolo di coordinamento per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo e quante volte si è riunito; quali e quanti programmi e progetti sono stati finanziati”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto che “la legge del 2018 prevedeva l’attivazione e la concertazione sul territorio di questa delicata tematica ma la pandemia ha rallentato tutto, non sono state fatte riunioni ma comunque sono stati portati avanti programmi e progetti con il centro di salute regionale per le tematiche sociosanitarie, segnatamente il progetto peer education per il contrasto al bullismo con azioni di comunità e in rete, dove il peer education è già attivo sul territorio. Sono state individuate diverse scuole per realizzare il programma coinvolgendo alcuni studenti con percorsi formativi ad hoc con finalità educative per far acquisire conoscenze e poi diffonderle. Incontri on line su peer education, realizzazione di elaborati con linguaggi specifici per le scuole, attivazione di punti di incontro on line, di punti di ascolto psicologico, report di valutazione sulle attività svolte. In integrazione con la legge 1/2016, prevista l’attuazione di specifici programmi per Zone sociali e comuni capofila per la prevenzione e il contrasto a bullismo e cyberbullismo. La delibera di Giunta 1217 del 2021, ‘giovani verso un nuovo inizio’, prevede l’attivazione di programmi di sostegno per giovani dai 14 ai 17 anni vittime di bullismo e si avvale del supporto di figure professionali, con il coinvolgimento delle associazioni. Altra delibera prevede il rafforzamento delle iniziative volte a prevenire e contrastare il rischio di esclusione sociale, soprattutto per giovani in difficoltà, un disagio acuito dagli effetti della pandemia, uno strumento inserito nel Piano prevenzione 2020-2025. Saranno sviluppati altri incontri sul territorio e con gli esperti, è materia di grande interesse per la Regione”.
Nella sua replica, Donatella Porzi ha ricordato che “la peer education c’è da anni, sottolineo e rafforzo il suo impegno a potenziare questo ambito perché la piattaforma del Ministero per la pubblica istruzione offre un quadro drammatico, con episodi molto estesi e numeri di casi che preoccupano, soprattutto nella scuola secondaria di secondo grado, dove emergono grandi difficoltà connesse al bullismo basato sul pregiudizio etnico, su prepotenze omofobiche, perfino avverso le disabilità, quindi vorrei prendere visione della sua relazione odierna in quanto definisce il quadro su cui dobbiamo agire”. PG