Regione Umbria - Assemblea legislativa


“LA COMUNICAZIONE, POCO ISTITUZIONALE, DELLA GIUNTA SULLA RIAPERTURA DELLA STAZIONE DI S.ANNA HA VIOLATO LA LEGGE SULLA PAR CONDICIO” - BORI (PD): “DOPO LA MIA SEGNALAZIONE REGIONE CENSURATA DA CORECOM E AGCOM”

(Acs) Perugia, 7 ottobre 2022 - “La comunicazione istituzionale della Giunta regionale sulla riapertura della tratta ferroviaria Ponte San Giovanni – Perugia ha violato la legge sulla Par condicio, la n.28/2000 ‘Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica’ e per questo, come ordinato dall’AgCom, sul sito istituzionale di Palazzo Donini dovrà essere riportata, da oggi, il provvedimento di censura emesso dal Garante”. Lo comunica il consigliere regionale del Partito democratico Tommaso Bori, spiegando che “prima il Corecom dell’Umbria e poi l’AgCom nazionale hanno accolto e valutato fondata la segnalazione con cui mettevo in evidenza che l’informazione istituzionale della Regione sulla riapertura della tratta ferroviaria era ben poco istituzionale e mancava delle caratteristiche di ‘impersonalità e necessità’ che la legge richiede per la comunicazione dell’Ente in periodo elettorale”.

“In buona sostanza – spiega Bori – l’assessore Enrico Melasecche ha utilizzato la riapertura di un tratto di binari, su cui far correre le sue locomotrici diesel, per entrare a gamba tesa nella campagna elettorale, rilasciando all’Agenzia di informazione della Regione dichiarazioni di giubilo e valutazioni politiche. Esattamente quello che la legge 28 stabilisce espressamente di evitare. Già, perché se quella norma per molti versi risulta sicuramente superata a causa della diffusione dei social media, sono proprio le sue finalità in materia di informazione istituzionale ad essere tuttora valide e ineludibili: le Giunte, i sindaci e le Amministrazioni non devono utilizzare inaugurazioni, buffet, presentazioni di libri ed eventi vari ed eventuali per fare campagna elettorale. Meno che mai approfittarne per incensare l’operato della propria maggioranza”.

Tommaso Bori rimarca inoltre che “l’inaugurazione del 14 settembre e la copertura informativa che la Regione gli ha garantito sono da subito apparse occasione strumentalmente gestita dalla Giunta, in modo così palese da avermi portato ad inoltrare una segnalazione al Comitato regionale per le comunicazioni dell’Umbria. Questo perché, come chiarito anche dalla Corte costituzionale ‘il divieto alle amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione durante la campagna elettorale è proprio finalizzato ad evitare il rischio che le stesse possano fornire una rappresentazione suggestiva, a fini elettorali, dell’amministrazione e dei suoi organi titolari’. Rappresentazioni suggestive di cui, come ormai abbiamo avuto modo di verificare, l’assessore Enrico Melasecche è maestro di cerimonia, sia davanti alle telecamere Mediaset che durante le cerimonie di taglio del nastro che tanto lo appassionano”.

“Emerge ancora una volta, nemmeno tanto in controluce, – conclude Bori – il profilo di una destra arrogante ed allergica a norme e regolamenti, sempre pronta ad inveire contro le opposizioni quanto poco attenta al profilo istituzionale, perennemente ben disposta ad oltraggiare i più deboli e raramente accorta nel comprendere i confini del proprio ego, malamente ammantato dalle proprie, fortunatamente temporanee, funzioni istituzionali”. RED/mp

 


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