QT “FORMAZIONE IN ASSISTENZA SANITARIA PER L’OPERATORE SOCIO SANITARIO”, INTERROGAZIONE DI FORA (PATTO CIVICO) - ASSESSORE COLETTO “A BREVE CI SARÀ UNA PROPOSTA DELLA GIUNTA”
(Acs) Perugia, 27 settembre 2022 - L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere regionale Andrea Fora (Patto Civico) in merito alla “formazione complementare in assistenza sanitaria per l’operatore socio sanitario”.
Illustrando l’atto in Aula Fora ha chiesto “se e in che termini la Giunta intende avviare un percorso volto alla definizione dell'operatore socio sanitario specializzato, definendone standard formativi e requisiti, inserendola all’interno degli standard dell’accreditamento delle strutture sociosanitario in corso. L’Umbria è la regione con la più alta incidenza di disabile in rapporto con la popolazione. Nonostante la presenza del fenomeno, l’Umbria è tra le regioni con meno risorse per gli interventi sociosanitari. Il Covid ha dimostrato la debolezza della rete dei servizi, con grandi disparità territoriali. Nel contesto attuale di ridefinizione della medicina territoriale e di maggior qualificazione del lavoro di cura ed assistenza, si inserisce la figura dell’operatore socio sanitario specializzato, una figura intermedia tra Oss e infermiere in grado di gestire i bisogni della cronicità. La figura dell’Oss specializzato, a fronte di processi sempre maggiori di cronicizzazione e continuità assistenziale, può gestire alcune azioni dal punto di vista organizzativo, sotto il coordinamento infermieristico. Regioni come il Veneto, la Lombardia e la Liguria hanno avviato la definizione professionale di tale figura”.
L’assessore Luca Coletto ha detto che “quello degli operatori socio sanitari specializzati è un tema che dovremo affrontare. E la Giunta se ne farà carico portando una proposta in questo Consiglio. Dobbiamo però ricordare che la classificazione delle professioni sanitarie del Ministero include gli Oss ma non gli operatori socio sanitari specializzati. Una cosa che dovrà cambiare visto l’aumento di anziani e disabili. In ambito socio assistenziale c’è sempre più bisogno di figure di supporto come gli Oss, soprattutto per l’assistenza a domicilio. Noi dovremo dare risposte sul fronte socio sanitario elevando gli standard e dando la possibilità agli Oss di diventare operatori socio sanitari specializzati, così da porsi a metà tra infermieri e Oss. Ricordo che l’Usl Umbria 1 ha indetto un concorso per Oss con 94 posti. Sono arrivate circa 6700 domande. Siamo in attesa della graduatoria che potrà coprire i posti vacanti della quattro aziende umbre”.
Nella sua replica, Fora si è detto “soddisfatto della risposta dell’Assessore, che ha individuato in maniera coerente il focus dell’interrogazione: mancanza di infermieri, necessità di qualificare il lavoro di cura, possibilità che possa essere svolto all’interno della medicina territoriale. Bisogna farlo il prima possibile. Questo è il momento perché si sta ridispiegando il piano sanitario. Occasione da sfruttare per introdurre un intervento normativo con una sperimentazione regionale. Spero che la Giunta ci faccia pervenire presto una proposta per approvarla con tempi veloci”. DMB/