CARCERI: “SOSTENERE L’INSERIMENTO LAVORATIVO E LA FORMAZIONE DEI DETENUTI IN UMBRIA” - NOTA DI CASCIARI (PD)
Il consigliere regionale del Partito democratico, Carla Casciari, esprime “soddisfazione in merito all’avviso della Regione per la formazione di 200 detenuti negli istituti penitenziari umbri”. Per Casciari è necessario “sostenere con forza azioni mirate all’inserimento lavorativo e la formazione dei detenuti”.
(Acs) Perugia, 31 luglio 2019 – “Sostenere con forza azioni mirate all’inserimento lavorativo e alla formazione dei detenuti”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Partito democratico, Carla Casciari, che esprime “soddisfazione per l’avviso della Regione per proposte formative per 200 detenuti negli istituti penitenziari umbri”.
“Nella sua relazione annuale – prosegue Casciari - il Garante dei detenuti, Stefano Anastasia, ha messo in luce alcune delle criticità che ha riscontrato negli istituti di pena della nostra regione. Fra tutte è emersa con urgenza la questione legata alle politiche di inclusione socio-lavorativa dei detenuti. È noto come la costruzione di percorsi di crescita professionale e di formazione durante il periodo detentivo rappresenti uno strumento di emancipazione e di reinserimento sociale nella comunità. All’abbattimento dei tassi di recidiva, che sfiora il 70 per cento, si aggiunge anche il fatto che l’ex detenuto formato e pronto ad affrontare una vita retta nella comunità costituisce un alleggerimento dei costi sociali-economici, una riduzione dei rischi di illegalità e quindi una maggior sicurezza per i cittadini”.
“Per queste ragioni – spiega Casciari - ritengo sia di fondamentale importanza che le Amministrazioni, a vario titolo coinvolte, sostengano con forza azioni mirate all’inserimento lavorativo e la formazione intramuraria. A tale scopo, ho appreso con soddisfazione che la Regione Umbria ha recentemente emanato un avviso pubblico, a valere sulle risorse della programmazione comunitaria POR-FSE 2014-2020, per la presentazione di proposte formative che vedrà coinvolte 200 persone detenute nei diversi istituti penitenziari umbri. Obiettivo – conclude - è quello di favorire l’indipendenza dei detenuti consentendogli di conseguire una qualifica lavorativa o le competenze di un mestiere da poter spendere una volta conclusa la reclusione”. RED/dmb