Regione Umbria - Assemblea legislativa


LAVORI D’AULA (3): “PROSEGUA LA TRASMISSIONE DELLE SEDUTE DEL PARLAMENTO SU RADIO RADICALE” - APPROVATA MOZIONE DI SOLINAS (MISTO-MDP) E ROMETTI (SOCIALISTI)

In sintesi

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato la mozione dei consiglieri Attilio Solinas (misto-Mdp) e Silvano Rometti (Socialisti) per la prosecuzione della trasmissione radiofonica delle sedute dei lavori parlamentari da parte di Radio Radicale. L’atto impegna la Giunta ad “attivarsi presso il Governo nazionale per consentire la prosecuzione della trasmissione radiofonica delle sedute dei lavori parlamentari mediante la proroga del vigente regime convenzionale con il Centro di produzione”.

(Acs) Perugia, 12 marzo 2019 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato, con 13 voti favorevoli (Solinas-misto-Mdp, Marini, Cecchini, Casciari, Guasticchi, Leonelli, Chiacchieroni, Porzi e Smacchi-Pd, Rometti-Socialisti,  Squarta-FDI, Morroni-FI e Ricci-misto-RP-IC), 1 voto contrario (Mancini-Lega) e 3 astenuti (Liberati e Carbonari-M5s, Barberini-PD), la mozione dei consiglieri Attilio Solinas (misto-Mdp) e Silvano Rometti (Socialisti) per la prosecuzione della trasmissione radiofonica delle sedute dei lavori parlamentari da parte di Radio Radicale. L’atto impegna la Giunta ad “attivarsi presso il Governo nazionale per consentire la prosecuzione della trasmissione radiofonica delle sedute dei lavori parlamentari mediante la proroga del vigente regime convenzionale con il Centro di produzione”.

Illustrando l’atto in Aula, Solinas ha ricordato che “Radio Radicale ha dato vita ad una programmazione incentrata sulla pubblicizzazione dei momenti centrali della vita istituzionale e politica italiana e le dirette dal Parlamento, dai congressi dei partiti e dai tribunali hanno costituito il segno distintivo dell'emittente, rendendola di fatto una struttura privata efficacemente impegnata nello svolgimento di un servizio pubblico. Radio Radicale ha introdotto in Italia un modello di informazione politica totalmente innovativo, garantendo l'integralità degli eventi istituzionali e politici trasmessi: nessun taglio, nessuna mediazione giornalistica e nessuna selezione. Riteniamo doveroso consentire la prosecuzione dell'attività del Centro di produzione per garantire la trasmissione radiofonica delle sedute dei lavori parlamentari da parte di Radio Radicale, garantita ad oggi solo fino a maggio 2019”.

“Il palinsesto di Radio Radicale – ha evidenziato Solinas - ruota intorno ai lavori del Parlamento, giacché la radio in virtù della convenzione con il Ministero dello Sviluppo Economico è tenuta a trasmettere almeno il 60 per cento delle sedute delle due Camere. Nel tempo residuo Radio Radicale tenta di documentare anche l'attività di altre istituzioni (Consigli comunali. Corte dei Conti, Consiglio Superiore della Magistratura, Parlamento europeo), così come i congressi, i festival e le maggiori assemblee di tutti i partiti politici, i convegni organizzati dalle maggiori associazioni del mondo del lavoro e dell'impresa, manifestazioni o conferenze stampa di particolare interesse, dibattiti e presentazioni di libri. Con i suoi 250 impianti di diffusione terrestre, Radio Radicale copre il 75 per cento del territorio italiano, raggiungendo l’85 per cento della popolazione del Paese. Inoltre l'archivio audio-video di Radio Radicale contiene la registrazione delle sedute a partire dal 1977 del Senato della Repubblica e dal 1976 della Camera dei Deputati; ma anche di diversi Consigli regionali e numerosi Consigli comunali. Per quanto riguarda l'Umbria Radio Radicale ha registrato più di 1150 eventi, tra cui il processo Pecorelli, inaugurazioni di anni accademici e anni giudiziari ed attività legate al mondo ecclesiastico compresi i lavori della CEI. L'archivio ha in deposito oltre 540mila registrazioni, 224mila oratori, 102mila interviste, 23.500 udienze dei più importanti processi degli ultimi due decenni, 3.300 giornate di congressi di partiti, associazioni o sindacati, più di 32mila tra dibattiti e presentazioni di libri, oltre 6.900 tra comizi e manifestazioni, 22.600 conferenze stampa e più di 16.100 convegni. Il servizio Videoparlamento pubblica su internet e rende disponibili a tutti i cittadini i documenti audiovideo integrali di tutte le sedute del Parlamento dal 1998”. 

INTERVENTI

CLAUDIO RICCI (misto-RP-IC): “Le attività di Radio radicale rappresentano un patrimonio consolidato nel tempo che va difeso, un caposaldo innovativo di diritti civili. Va riconosciuto a Radio radicale un approccio ‘gandhiano’, nel rispetto di tutte le opinioni e nel perseguire le proprie attività di informazione utilizzando un metodo che certamente si avvicina al principio della non violenza. Ha sempre svolto anche un’opera di dialogo per la pace, non solo fra popoli e religioni, ma attraverso la dignità rappresentata dalla libertà di espressione. VOTO FAVOREVOLE alla mozione”.

ANDREA LIBERATI (M5S): “C’è una riflessione dell’attuale governo sui fondi pubblici per l’editoria e nessuno è immune da questa riflessione. Non c’è accanimento verso Radio radicale, che non viene messa in discussione. Il punto è che dobbiamo rivedere i fondi per l’editoria perché il mondo è cambiato, ci sono le dirette streaming, c’è il Gr Parlamento. Per il momento i contributi sono assicurati. Radio radicale ha ricevuto 10milioni di euro all’anno per dieci anni, perciò si ipotizza un taglio del 50 per cento, anche in considerazione del fatto che esistono altri canali per la diffusione delle notizie. Inoltre Radio radicale riceve altri 4milioni l’anno del Mise. Rispetto a queste cifre, c’è un punto di vista diverso: quello di stare nel mercato con ragionevole praticabilità finanziaria, pur riconoscendo l’importanza delle trasmissioni che l’emittente ha svolto. La mozione, invece, è fuorviante, almeno nelle sue premesse. Per questo CI ASTERREMO”. PG/


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