Regione Umbria - Assemblea legislativa


SICUREZZA: “UMBRIA, PARADISO TERRESTRE O PARADISO DELLE MAFIE?” - NOTA DI DE VINCENZI (MISTO UN) SULL’OPERAZIONE STIGE

In sintesi

Il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (misto Umbria next) commenta con preoccupazione quanto pubblicato oggi da un quotidiano locale in relazione all'Operazione Stige. De Vincenzi sottolinea che “l’inchiesta conferma le recenti dichiarazioni del procuratore generale di Perugia e del procuratore nazionale antimafia, e mostra una preoccupante permeabilità alla malavita organizzata della nostra regione, sempre più percepita come ‘paradiso delle mafie’ dai gruppi criminali”.

(Acs) Perugia, 25 febbraio 2019 - “L'Umbria come ‘torre di controllo’, un luogo da cui operare in totale tranquillità da parte della 'Ndrangheta calabrese per i traffici nazionali e internazionali. Questo emerge da una inchiesta molto particolareggiata apparsa su un organo di informazione locale (https://tinyurl.com/operazione-stige) con riferimento all’Operazione Stige”. Lo rileva il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (misto Umbria next).

De Vincenzi aggiunge: “Lo immaginavamo, ma sino ad ora non avevamo contezza e riscontri certi. Ci ha pensato la Procura di Catanzaro, che il 4 marzo celebrerà l'avvio di un maxi processo con 80 imputati, alcuni dei quali controllavano il territorio umbro, più in particolare Perugia e provincia, con una serie di attività che andavano dalla ristorazione all'edilizia. Il sistema era così collaudato che sapeva interagire anche con i percorsi amministrativi attraverso imprese ‘pulite’, garantendo tutte le certificazioni anti-mafia del caso. Come vicepresidente della Commissione legalità dell'Assemblea legislativa – aggiunge - posso solo affermare che questo evento avvalora i timori e le preoccupazioni percepite durante le audizioni che hanno avuto luogo negli ultimi tre anni, confermando la difficoltà di intercettare sul nascere tutti quei fenomeni mafiosi che interessano l'Umbria”.

“Questo – spiega Sergio De Vincenzi - perché la Commissione ha poteri limitati e non ispettivi e non sempre è stata supportata nel suo servizio da alcuni organi istituzionali che negli anni passati hanno minimizzato la percezione dell'aumento delle infiltrazioni malavitose di stampo mafioso. Ci preoccupa in particolare che le indagini che interessano il nostro territorio provengano da procure extra regionali, senza riuscire ad averne contezza se non al momento dell'abbrivio dei processi giudiziari. Una inchiesta, quella di oggi, che conferma le recenti dichiarazioni del procuratore generale di Perugia, Cardella, che fanno eco a quelle del procuratore nazionale antimafia, De Raho, e si aggiungono alle precedenti ventidue interdittive antimafia dell'allora prefetto di Perugia, Cannizzaro (delle quali non si hanno ancora riferimenti certi), che ci mostrano una preoccupante permeabilità alla malavita organizzata della nostra regione, sempre più percepita come ‘paradiso delle mafie’ dai gruppi criminali”. RED/mp


Source URL: http://consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie/comunicati/sicurezza-umbria-paradiso-terrestre-o-paradiso-delle-mafie-nota-di

List of links present in page