Regione Umbria - Assemblea legislativa


TERREMOTO: “ARCHIVIAZIONE QUERELA COSP-TECNOSERVICE: FARNETICANTE PRETESA RISARCITORIA” - LIBERATI (M5S) “IMPEGNO ANCORA PIÙ FORTE E ATTENTO SULLA RICOSTRUZIONE”

In sintesi

Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, in una conferenza stampa a Terni, ha reso nota la decisione del GIP del Tribunale penale di Perugia che, sulle basi del “legittimo diritto di critica e del rilevante interesse pubblico”, ha archiviato definitivamente la querela per diffamazione presentata a suo tempo dalla COSP Tecnoservice. Per Liberati, tale archiviazione “sarà lo sprone per un M5S ancor più forte e attento sull'emergenza, ancora aperta, e sulla ricostruzione post-sisma 2016”.

 

(Acs) Perugia, 4 settembre 2018 - “Verrebbe da ricordare a qualche capo di maxicoop che non sempre e non tutte le ciambelle riescono col buco: non è andato in porto il maldestro tentativo di tapparci la bocca su ‘affari & politica’”. Così il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati che evidenzia come “ll Gip del Tribunale penale di Perugia, sulle basi del legittimo diritto di critica e del rilevante interesse pubblico, ha infatti archiviato definitivamente la querela presentata a suo tempo dal noto top manager Danilo Valenti, capo della Cosp Tecnoservice, in merito al carattere asseritamente diffamatorio di alcuni nostri comunicati”.

“L'aspetto più volgare di questa storia – scrive Liberati - resta la farneticante pretesa risarcitoria, una somma abnorme, 4milioni di euro, ‘una mensilità di fatturato dell'impresa’ richiesta dal gentiluomo per conto di una maxicooperativa che peraltro vive di commesse e risorse pubbliche, dunque soggette naturaliter al sindacato ispettivo degli eletti”.

“In questi due anni – continua il capogruppo pentastellato - noi abbiamo comunque continuato a fare la nostra parte, resistendo senza tentennamenti e senza condiscendenza alcuna nei confronti di chi crede di poter adire i giudici con faciloneria, difendendo la primazia della buona politica. Avevamo ragione. Resta ovviamente in piedi – spiega -, sia sul piano nazionale che locale, la grande e irrisolta questione del rapporto tra ‘affari & politica’, della mancanza di tensione morale in parte degli eletti, vicenda che abbassa le difese dello Stato dinanzi a speculatori più o meno arrembanti”.

“Il tempo da noi perso dietro queste inutili controversie giudiziarie – commenta Liberati - è stato certamente sottratto anche a tematiche cruciali: tale archiviazione sarà pertanto lo sprone per un M5S ancor più forte e attento sull'emergenza, ancora aperta, e sull'anelata ricostruzione post-sisma. Ricostruzione che ancora non c'è, anche a causa dell'elefantiasi burocratica e dell'iper-legiferazione, con sovrapposizione di norme e ordinanze, con antinomie e discrasie, tanto da spingere molti professionisti a rinunziare a priori nel presentare istanze di ricostruzione anche solo 'leggera' per conto delle famiglie terremotate: in un simile quadro, grande è il lavoro che resta da fare anche in Umbria”.

“In particolare – rimarca Liberati -, il nuovo disegno di legge regionale in materia non convince affatto architetti, ingegneri, geometri e geologi, così come abbiamo appreso nel corso delle audizioni di queste settimane: anziché semplificare, la Regione – conclude - rischia quindi di complicare ulteriormente, cancellando le residue speranze di ricostruire non solo i nostri antichi borghi, ma soprattutto le comunità socio-economiche, prima del loro irreversibile spopolamento”. RED/as


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