Regione Umbria - Assemblea legislativa


QUESTION TIME (3) ACQUE MINERALI: EMANAZIONE REGOLAMENTI ATTUATIVI PER REDISTRIBUZIONE CANONI CONCESSORI AI COMUNI” - A MORRONI (FI) RISPONDE ASSESSORE CECCHINI: “A BREVE ATTO IN COMMISSIONE”

(Acs) Perugia, 17 luglio 2018 – Nella seduta di oggi dell’Assemblea legislativa, sessione dedicata al Question time, l’assessore all’Ambiente Fernanda Cecchini ha risposto ad una interrogazione del consigliere Roberto Morroni (FI) nella quale ha evidenziato l’urgenza dell’emanazione, da parte dell’Esecutivo regionale, dei regolamenti attuativi, previsti dalla legge regionale ‘14/2017’ sulla disciplina delle acque minerali, necessari per la redistribuzione dei canoni concessori ai Comuni. 

Nell’illustrazione dell’atto, Morroni ha sottolineato che “l’attribuzione ai Comuni di una quota dei canoni pagati dalle aziende di imbottigliamento rappresenta una opportunità  preziosa per gli enti locali, che potrebbero in questo modo disporre di risorse significative per l’attuazione di interventi finalizzati alla tutela e alla riqualificazione ambientale. La legge ha infatti introdotto la possibilità per i territori interessati dalla coltivazione dell’acqua o dalla presenza di impianti di imbottigliamento (in Umbria sono ben 11) di vedere attribuita una parte dei canoni che le aziende versano alla Regione. Questa percentuale può variare da un minimo del 30 ad un massimo del 40 per cento. Un’opportunità preziosa per gli enti locali, che potrebbero in questo modo disporre di risorse significative per l’attuazione di interventi finalizzati alla tutela e alla riqualificazione ambientale. Ad oggi – ha spiegato - la legge regionale, entrata in vigore nell'ottobre 2017, risulta inattuata in quanto sprovvista del regolamento che disciplina i criteri e le modalità di presentazione dei progetti da parte dei Comuni nei cui territori ricadono le concessioni di acque minerali o gli impianti di imbottigliamento.  Se il concessionario, ad esempio,  versasse alla Regione  un canone annuo di 400mila euro, il Comune interessato, presentando appositi progetti, potrebbe ricevere da 120mila a 160 mila euro. E questo, come previsto dalla legge, a partire dall’anno 2018 e con cadenza annuale”.

L’assessore all’Ambiente, Fernanda Cecchini ha risposto che “ll regolamento, con un po’ di ritardo, è stato messo a disposizione dell’Ufficio legislativo per avere i pareri necessari e fare sì che la Giunta possa adottarlo e metterlo quindi a disposizione della Commissione per concordare insieme un documento che tenga conto delle indicazioni che provengono dalla legge, dall’insieme di norme che sono anche frutto di sollecitazioni provenienti anche anche da emendamenti di alcuni consiglieri nel corso dell’approvazione della legge. La proposta di regolamento arriverà comunque a breve in Commissione dove verranno concordate le migliori modalità per l’utilizzo delle risorse, che sarà ovviamente legato a tematiche ambientali e comunque collegate al tipo di entrata (idrico).  

Nella replica, Morroni si è dichiarato “parzialmente soddisfatto” dalla risposta. “Ricordo all’assessore che all’interno della legge è stato previsto che dall’anno in corso i Comuni possano beneficiare di queste risorse. Dunque il ritardo va a pregiudicare l’attuazione di una legge ed i relativi benefici.  I comuni non hanno mai goduto dei benefici derivanti dagli impianti presenti nei loro territori. Auspico che i tempi di predisposizione del regolamento possano avere una fortissima accelerazione”. AS/


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