SANITÀ: NON DISPERDERE IL LAVORO SVOLTO DAL REGISTRO TUMORI UMBRO E RICONSIDERARNE IL RUOLO ALLA LUCE DEL NUOVO PIANO SANITARIO – AUDIZIONE DELLA TERZA COMMISSIONE
In Terza Commissione audizione con Fabrizio Stracci, coordinatore scientifico della sezione di Igiene e Sanità pubblica del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell'Università degli Studi di Perugia, in merito alle potenzialità del Registro Tumori Umbro di Popolazione. La prosecuzione delle attività del Registro tumori è in discussione alla luce di una forte diminuzione delle risorse.
(Acs) Perugia, 10 maggio 2018 – “Adottare provvedimenti per far sì che l’attività di raccolta ed elaborazione dati non subisca interruzioni e non vanifichi il lavoro fin qui svolto, anche perché si è rivelato essenziale per le attività di programmazione sanitaria e per l’organizzazione del Servizio sanitario regionale”: è l’orientamento espresso dal presidente della Terza commissione Attilio Solinas e dai consiglieri Carla Casciari e Giacomo Leonelli (PD) al termine dell’audizione di ieri con Fabrizio Stracci, coordinatore scientifico della sezione di Igiene e Sanità pubblica del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell'Università degli Studi di Perugia, in merito alle potenzialità del Registro Tumori Umbro di Popolazione.
La prosecuzione delle attività del Registro tumori è in discussione alla luce di una forte diminuzione delle risorse (da 380mila a 180mila euro) che ha già comportato l’esclusione dalla convenzione, in scadenza a settembre, di tutte le attività relative alla salute materno-infantile. In Commissione è stato perciò discusso un ripensamento dell’attuale assetto realizzando, con la sezione di Sanità pubblica dell’Università di Perugia e con le aziende ospedaliere e le Usl, un unico centro interaziendale che ottimizzi l’impegno di tecnologie, personale e costi dedicati alle attività di sorveglianza epidemiologica.
“Ritengo – ha detto il professor Stracci – che l’istituzione di un Centro strategico regionale di sanità pubblica ed epidemiologia a carattere interaziendale e interistituzionale offrirebbe l’opportunità di fornire le informazioni utili all’ottimizzazione della gestione del Servizio sanitario regionale, razionalizzando costi e personale in carenza di risorse”.
I settori su cui va ad incidere l’attività di un centro interaziendale di epidemiologia sono molteplici: interventi ad elevato impatto sul Servizio sanitario come lo screening cardiovascolare, percorsi diagnostici terapeutici assistenziali dedicati alle patologie, controllo su fenomeni come le infezioni correlate all’assistenza o l’accesso in strutture sanitarie e gestione del pronto soccorso ospedaliero.
Al termine dell’audizione, il presidente della commissione Attilio Solinas ha detto che “una Regione avanzata come la nostra, che è stata la prima in Italia ad attivare il Registro tumori in convenzione con l’Università, nel 1993, non può fare a meno di attività che hanno consentito alla sanità umbra di lavorare in maniera più efficace, trattandosi non della mera raccolta ed elaborazioni dati relativi ai tumori, ma incidendo efficacemente sull’organizzazione del Servizio sanitario”. PG/